Bologna. Al Mambo la presentazione di materiale d’archivio su “La Dolce Vita” a cura di Roberto Chiesi. Durante l’incontro, Roberto Chiesi, uno dei curatori della manifestazione dedicata a Fellini dalla Cineteca di Bologna, presenterà una serie di documenti filmati e giornalistici diventati referti di un’epoca lontana, emblematici dell’effetto deflagrante che La dolce vita di Fellini suscitò nell’Italia alle soglie del boom economico.
“Riteniamo Fellini colpevole di aver voluto scientemente contribuire alla causa dell’anti-Nazione, suggerendo attraverso il suo film l’imprescindibile necessità di distruggere l’attuale nostra struttura sociale per sostituirla con un’altra ricalcata sul modello sovietico”.
“Non ho visto il film ma mi hanno detto che uno dei momenti moralmente meno scabrosi è quello dello spogliarello di una dama della ‘bella società’. Il resto è ancora più marcio, più squallido. (…) La nausea ovunque. Una serie laida di cose che se dovessero essere raccontate in tribunale il processo si svolgerebbe a porte chiuse”.
Questi due attacchi contro La dolce vita di Federico Fellini appartengono rispettivamente al quotidiano di estrema destra “Il Secolo d’Italia” (13 febbraio 1960) e a padre Paolino Quattrocchi, parroco della chiesa di Parma. Esemplificano il tenore delle violente reazioni che il film di Fellini suscitò nell’Italia più retriva, presto appannate dal trionfo internazionale ottenuto da La dolce vita, dal festival di Cannes, dove vinse la Palma d’oro, agli Stati Uniti.
Roberto Chiesi, uno dei curatori della manifestazione dedicata a Fellini dalla Cineteca di Bologna, presenterà nel corso dell’incontro di oggi al MAMbo, una serie di documenti filmati e giornalistici diventati referti di un’epoca lontana, emblematici dell’effetto deflagrante che il film di Fellini suscitò nell’Italia alle soglie del boom economico. Fra i documenti presentati, la gratuita e moralistica condanna contro il film che Giovannino Guareschi inserì nel suo contributo al film La rabbia (1963), la spassosa e acuta rievocazione dello scandalo sollevato dal film, a distanza di appena un anno dall’uscita, nel film Divorzio all’italiana (1961) di Pietro Germi e le risposte, ironiche e perplesse, dello stesso Fellini a tanto clamore, in interviste filmate del 1960.
Appuntamento per il 24 aprile 2010 h 16.00 – Sala Conferenze Mambo Ingresso libero