“La Calabria sottosopra” è questo il titolo dell’ultimo lavoro editoriale di Nino Amadore che sarà presentato mercoledì 10 novembre alle 17e30 presso la Libreria Enoarcano in Via delle Paste 106 a Roma . All’evento saranno presenti Giuseppe Pignatone, procuratore di Reggio Calabria, Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia. Modera l’incontro Marcello Masi, vicedirettore del Tg2. Il libro edito da Rubbettino, rappresenta un grande atto di amore verso una terra frequentata per lavoro, apprezzata per quelle straordinarie risorse che pure possiede, analizzata nei suoi innumerevoli controsensi. C’è dentro la storia recente di questo estremo lembo di Italia continentale, tra le alterne vicende di classi dirigenti che spesso e volentieri si sono ridotte a «gruppi sociali – scrive – permeati dalla cultura mafiosa e incapaci di fare a meno di quel modus operandi, di quell’essere così predisposti alla richiesta di ’ncunamicu come direbbero a Reggio Calabria». Perché tra le sere in via Veneto della “meglio gioventù” raccontata da Eugenio Scalfari e quelle al bar Bristol di Messina, su cui Amadore si sofferma in uno dei più riusciti capitolo del libro, sembra esserci di mezzo un abisso. Evidentemente esiste una “meglio gioventù” calabrese ma, in tutta probabilità, vive lontano dalla Calabria. Ecco allora che alla fine del libro si approda a un’amara verità: «Non è affatto detto che è rimasto in Calabria il più disonesto dei cittadini ma di certo gli onesti non hanno avuto l’egemonia nella società». Un equilibrio funesto da sovvertire. In ballo c’è il futuro di due milioni di cittadini.