L’azione performativa coinvolgerà quaranta personaggi-tipo che caratterizzano i momenti inaugurali di una mostra, e anticipa l’esposizione, dal titolo SQUARAUS – Colore dal corpo, in programma dal 15 marzo al 30 aprile negli spazi della galleria milanese
Giovedì 10 marzo, dalle 19.30 alle 21.00, le Officine dell’Immagine di Milano (via Vannucci 13) e le strade circostanti ospiteranno la performance di BROS (Daniele Nicolosi), conosciuto come una delle voci più interessanti del fenomeno street art italiano, che farà da prologo alla mostra, dal titolo SQUARAUS – Colore dal corpo, in programma dal 15 marzo al 30 aprile 2011 negli spazi della galleria.
Il momento performativo vedrà quaranta caratteri-tipo delle inaugurazioni milanesi, ognuno con un costume e degli accessori che connotano il personaggio che deve rappresentare (dal fotografo all’allestitore, dal collezionista al semplice visitatore, dall’artista al gallerista, …); una parata di persone che occuperà una via Vannucci stravolta da bandiere sventolanti, per una sfilata festosa che renderà speciale il giovedì grasso del Carnevale Ambrosiano.
Tra i personaggi delle inaugurazioni, nelle parole del curatore della mostra, Alberto Mattia Martini, troviamo la viaggiatrice “Scusate, permesso, attenzione alla valigia…” Prima vedi, anzi senti le piccole ruote del trolley che ti asfaltano i piedi e poco dopo vedi transitare una persona con passo svelto la cui destinazione non sembra avere dimora. In perenne movimento, in costante ricerca di una mostra dove poter acquietare la bulimica fame di arte che la accompagna. I suoi racconti vertono esclusivamente su mostre ed artisti rigorosamente non attinenti all’evento a cui sta partecipando; un tentativo di dimostrare la propria dinamicità artistico-culturale. Ti giri un attimo per salutare un amico, ti rigiri verso la viaggiatrice e lei, come per magia, non c’è più, svanita nel nulla, verso nuove avventure…
E anche l’ufficio stampa: Se all’inaugurazione c’è molta gente e tutti i giornali hanno pubblicato numerose notizie riguardanti la mostra in questione, è senza ombra di dubbio solo ed esclusivamente merito loro. Se invece alla serata inaugurale ci sono solo i classici quattro gatti, più la mamma e il papà dell’artista e la notizia della mostra è uscita solo come trafiletto sul giornalino della parrocchia, l’ufficio stampa inizia ad arrancare scuse del tipo: “é ancora presto, adesso sono ancora tutti in ufficio, e poi oggi c’è in contemporanea la mostra a Palazzo Reale e la finale di Champions”. Oppure inventando strane ed improbabili coincidenze: “Sui giornali è uscito poco perché con Natale alle porte, il governo che sta cadendo, l’Inter campione d’Italia, il disastro della marea nera e le escort molto attive in questo ultimo periodo, tutte queste notizie hanno rubato lo spazio disponibile”. L’importante in questi frangenti è comunque non lasciarsi abbattere ed essere propositivi, rassicurando tutti che nei giorni seguenti usciranno certamente numerosi articoli riguardanti la mostra. Nel frattempo l’attività migliore per sfruttare la situazione a proprio favore può essere quella di iniziare una distribuzione a tappeto dei bigliettini da visita, in modo da auto promuoversi.
E ovviamente l’artista: É lui, l’artista con la A maiuscola, la star, il protagonista indiscusso della serata. Tutti sono qui per lui o per lo meno così dovrebbe essere, comunque tutti lo vogliono e tutti lo cercano, chi per farsi immortalare in sua compagnia, chi per farsi firmare il catalogo e complimentarsi per la mostra. Apparentemente poco attento ai dettagli, come se per lui i beni materiali non avessero alcuna importanza, vestito con le prime cose trovate nell’armadio, è in verità “studiato” in ogni minimo particolare: capelli lunghi raccolti insieme alla bene meglio, jeans rigorosamente sporco di vernice, scarpe possibilmente trasandate, ancora meglio se l’una di un colore diversa dall’altra. Si aggira per la mostra con aria indifferente e sorridente anche se con scritto in fronte: tutto questo è opera mia, fermatemi e chiedetemi informazioni, fatemi domande. “La festa è finita e gli amici se ne vanno”, il momento di massima celebrità è terminato, è tempo di tirare le somme, ora lo attende la prova più dura a cui non si può sottrarre e soprattutto dove non si può mentire: il confronto con sé stesso.
Milano, 8 marzo 2011
BROS
SQUARAUS – Colore dal corpo
Milano, Officine dell’Immagine
Via Atto Vannucci 13
Performance: giovedì 10 marzo, dalle 19.30 alle 21.00
Mostra: 15 marzo – 30 aprile 2011
Orari: dal martedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30. Sabato dalle 11 alle 19. Mattina e festivi su appuntamento.
Ingresso libero
INFO: tel. +39 0331 898608 | cell: +39 334 5490900 – info@officinedellimmagine.it – www.officinedellimmagine.it