Bologna 1 settembre _ A Bologna si è fatto spazio un nuovo concetto di ospitalità turistica alternativa all’albergo, il residence diffuso naturalmente proteso al cultural style. Si tratta di una vera e propria rete tra edifici diversi, caratterizzati da uno stesso pregio storico e architettonico, tutti vicini tra loro, in un centro storico di fascino. E contraddistinti da un obiettivo chiaro e semplice: un’offerta a gestione imprenditoriale in grado di garantire diverse tipologie di ambienti e tanti servizi ai clienti, compresi gli spazi comuni arricchiti da piccole biblioteche, materiali di informazione turistica e tante proposte per vivere al meglio la città.
E’ la formula che ha scelto il Gruppo Adriano di Bologna che l’8 settembre presenterà ufficialmente alla città la terza struttura del gruppo residenziale.
sono tre al momento i complessi del Gruppo, situati nel cuore di Bologna, pensati per offrire un’atmosfera unica e raffinata, l’ideale per un soggiorno di lavoro o per una vacanza rilassante. Il Residence Adriano, in via San Felice, è stato costruito sulle fondamenta di uno storico cinema bolognese. Il fascino del mondo della celluloide è ripreso dalle soluzioni d’arredo esclusive, dal gusto retrò, dai ritratti dei miti di Hollywood alle pareti. Anche gli appartamenti portano i nomi dei re e delle regine del cinema. Il Residence Petronio si trova invece in via Rizzoli, nel cuore pulsante di Bologna, con vista sulle Due Torri. I colori caldi della cittadina sono ripresi negli arredi, sempre attenti al dettaglio. Il Residence Carducci, il più giovane del gruppo, si trova in via Broccaindosso, in una palazzina del Seicento, la stessa in cui dal 1861 al 1876 visse il sommo poeta coi suoi familiari. Lo stabile, e in particolare l’ingresso, i cortili e le scalinate ricordano le caratteristiche architettoniche tipiche bolognesi, mentre il terrazzo consente agli ospiti di godere di uno spazio immerso nel verde. Gli appartamenti a tema riportano i versi dell’artista delle “Odi barbariche”. Il complesso viene così personalizzato ispirandosi ad uno degli artisti che hanno caratterizzato la città, rafforzandone l’identità in relazione al contesto urbano.
Attento alla valorizzazione del suo territorio il Residence Carducci ha creato una partnership durante l’estate con la Fondazione del Monte, realtà conosciuta in città per le sue iniziative in ambito culturale e artistico, offrendo dei pacchetti vacanza legati alla mostra dedicata a Luciano De Vita, artista e incisore emiliano allievo di Morandi (fino al 30 ottobre).
Le strutture del Gruppo Adriano sono state pensate per instaurare un rapporto concreto e di alta qualità con il territorio e la realtà sociale in cui si trovano. E anche per questo motivo sviluppano nuove sinergie culturali promuovendo la nascita di una comunità “viva” e “autentica”, anche se solo per un lasso temporale limitato. E tutto parte sempre con il restauro di palazzi di pregio architettonico o di strutture ad alta valenza storico-artistica, meglio se collocate in una posizione centrale dal punto di vista urbanistico per vivere a pieno le bellezze della città.
Durante il soggiorno, il cliente viene immerso nel quartiere, passando dal ruolo di ospite a quello del vicino di casa, integrato quindi nella vita comunitaria di un “microcosmo a scadenza”. Motivo per cui queste strutture hanno tutte identità ben definite, riconoscibili, uniformi e caratterizzate da uno stile gestionale fortemente integrato da un punto di vista culturale e geografico nel territorio e nella sua cultura.
Le sorelle Buscaroli, Silvia e Francesca, hanno abbracciato per prime a Bologna il concetto del residence diffuso, partendo da alcune esperienze di successo che risalgono agli anni ‘80 in Carnia e nel Montefeltro, nate prevalentemente allo scopo di utilizzare case disabitate a fini turistici.
Architetto Silvia – responsabile dunque della parte ideativa delle ristrutturazioni – e designer Francesca – molto impegnata sul fronte degli arredi delle strutture e delle loro gestioni – hanno ripreso questo concetto come modello per creare strutture di ospitalità d’avanguardia. Un’idea altamente innovativa per una città come Bologna, che grazie a questo progetto, si mette al pari di interessanti esperienze residenziali in Germania, Inghilterra, Israele e Croazia.
Chi sceglie questo tipo di soluzione abitativa per larga parte è un professionista che resta a lungo fuori casa per motivi professionali e necessita di vivere una dimensione più familiare, senza rinunciare alle comodità e ai tipici servizi alberghieri: la reception, il servizio di pulizie e di lavanderia, il cambio della biancheria, la concierge. Anche se si è rivelato ideale per la famiglia che desidera fare un salto per il fine settimane sotto le Due Torri.
Il residence diffuso è un’opportunità che offre prospettive notevoli per una città fieristica come Bologna. Infatti la città dei portici ospita 31 fiere all’anno, un business in continua crescita visto che gli espositori sono aumentati del 5,7% rispetto alla fine del 2010.