Dal 18 al 21 settembre Bologna, designata Città Creativa della Musica nel
2006, ospiterà il Meeting annuale del Network delle Città Creative UNESCO.
A un anno di distanza dall’ultima assemblea generale di Montréal, si
riuniranno i rappresentanti delle 34 città Creative UNESCO raggruppate in
sette aree disciplinari, ovvero ‘sub-networks’: musica, design, film, ‘folk
art’, gastronomia, letteratura e ‘media arts’.Una grande opportunità internazionale per Bologna, che accoglierà i lavori
del network nella splendida cornice della sala Stabat Mater
dell’Archiginnasio, dove si discuteranno le future azioni da intraprendere
e i progetti comuni. Ai partecipanti del meeting saranno inoltre offerte
numerose opportunità per conoscere il territorio attraverso incontri con
operatori e imprese locali, ‘study visit’ ai luoghi di riferimento per ogni
settore disciplinare, occasioni di networking ed eventi culturali.
All’interno delle visite di studio, le città del Design saranno ospiti della Ducati in un tour tra passato, presente e futuro dell’azienda di
Borgo Panigale; le città della Gastronomia avranno l’opportunità di
scoprire il Gelato Museum Carpigiani con l’esperienza unica al mondo della
‘Gelato University’; le città della Musica scopriranno il patrimonio
straordinario delle due esposizioni permanenti cittadine del Museo
Internazionale della Musica e dell’Oratorio di San Colombano; le città del
Film e delle ‘Media Arts’ conosceranno i tesori della Cineteca e la vivace
scena produttiva cittadina, mente le città delle ‘Folk Arts’ saranno
guidate in un percorso alla scoperta dell’eccellenza dell’artigianato
bolognese.
Tra le varie iniziative in programma per gli ospiti, segnaliamo il
benvenuto alle città creative ospitato dal Museo della Città di Genus
Bononiae; il concerto di Cristina Zavalloni all’Auditorium UNIPOL e
l’incontro con i partecipanti alla cerimonia della firma della Magna
Charta Universitatum in occasione della conferenza di Umberto Eco.
Al programma riservato agli ospiti si aggiungerà un fitto calendario di
eventi per tutta la città, tra cui la performance musicale offerta a
Bologna dalla città di Ghent con il trombettista Bart Maris; il consueto
programma di Artelibro, quest’anno dedicato alla musica in omaggio alla
Città della Musica; infine il sabato 21 la terza edizione della popolare
manifestazione La Strada del Jazz e il prestigioso concerto serale dell’
Accademia degli Astrusi all’Oratorio di San Filippo Neri.
Una buona notizia per Bologna; un’ottima occasione per promuovere le
eccellenze locali e stringere alleanze, nella convinzione che nella cultura
e nella creatività risieda un enorme potenziale di sviluppo per le capitali
culturali ed economiche del futuro.
E’ online il blog Bologna Città della Musica UNESCO (
http://cittadellamusica.comune.bologna.it), pensato come strumento per
comunicare le attività della Città Creativa della Musica, e in generale
come opportunità di promozione del settore musicale del territorio.
Il Network delle Città Creative è stato promosso dall’UNESCO nel 2004 con
l’obiettivo di creare un legame tra città che hanno la creatività culturale
come elemento essenziale per la propria identità. Il network offre agli
operatori locali una piattaforma internazionale su cui convogliare
l’energia creativa delle proprie città, gettando così le fondamenta per
proiettare esperienze locali in un contesto globale e favorire lo sviluppo
dell’export culturale e delle industrie creative. Le città che entrano a
far parte del network, infatti, sono riconosciute come ‘hub’ creativi in
grado di veicolare lo sviluppo culturale e socio-economico in tutto il
mondo attraverso il sistema delle imprese culturali e creative, e come
‘cluster’ socio-culturali in grado di creare un ecosistema urbano inclusivo
per le diverse comunità presenti. Il Network incoraggia le città a
sviluppare progetti congiunti in linea con le priorità UNESCO di cultura e
sviluppo sostenibile. Attraverso la rete dei 7 sub-network tematici (oltre
alla musica, per cui Bologna è stata designata nel 2006, design, film,
‘folk art’, gastronomia, letteratura, ‘media arts’) le città possono
instaurare rapporti privilegiati e condividere progetti, valorizzando le proprie capacità ed incrementando la presenza dei propri prodotti culturali
sui mercati nazionali ed internazionali.
A oggi, il network delle Città Creative è composto da 34 città di cui 14
europee, 11 asiatiche, 3 nordamericane, 3 sudamericane, 2 australiane e 1
africana:
Città Creative per la Musica: Bologna, Gent (Belgio), Glasgow (Scozia),
Siviglia (Spagna), Bogotá (Colombia).
Città Creative per il Design: Berlino (Germania), Buenos Aires (Argentina),
Graz (Austria), Montreal (Canada), Nagoya e Kobe (Giappone), Pechino
(Cina), Saint-Étienne (Francia), Seoul (Corea del Sud), Shenzhen e Shanghai
(Cina).
Città Creativa per la Gastronomia: Chengdu (Cina), Jeonju (Corea),
Östersund (Svezia), Popayán (Colombia).
Città Creativa per il Film: Bradford (Regno Unito), Sydney (Australia).
Città Creative per la Letteratura: Dublino (Irlanda), Edimburgo (Scozia),
Iowa City (Stati Uniti), Melbourne (Australia), Reykjavik (Islanda),
Norwich (Regno Unito).
Città Creative per la ‘Folk Art’: Aswan (Egitto), Icheon (Corea del Sud),
Kanazawa (Giappone), Santa Fe (Stati Uniti), Hangzhou (Cina).
Città Creativa per le Media Arts: Lione (Francia).
Agli attuali membri del Network si aggiungeranno presto nuove città: sono
46 quelle che hanno presentato il dossier di candidatura e saranno
selezionate entro l’anno. Il Network, infatti, gode di crescente
popolarità, e anche a Bologna saranno presenti in occasione degli eventi
pubblici numerose ‘aspiranti città creative’.