Il gruppo ha affrontato tematiche legate alla diversificazione di attività non agricole, alla creazione d’impresa e all’incentivazione di attività turistiche. Non sono mancati momenti di brainstorming, durante i quali i partecipanti hanno scambiato know how e si sono confrontati sulle esperienze quotidiane.
Fra i numerosi incontri previsti, particolarmente coinvolgente l’iniziativa “Cooking Show” alle Fattorie Faggioli per uno scambio di saperi e sapori con i prodotti pugliesi.
“L’enogastronomia – sottolinea Fausto Faggioli – ha un ruolo prevalente nell’italian style e l’insieme di momenti conviviali con la famiglia, con gli amici, le competenze tradizionali trasmesse di generazione in generazione, sono un qualcosa di unico al mondo che va salvaguardato e valorizzato. Mentre l’alimentazione è diventata un argomento primario nel dibattito culturale, anche in vista di Expo 2015 e i grandi cuochi fanno tendenza, assume sempre più importanza la cultura del cibo responsabile, la sostenibilità delle produzioni alimentari stagionali, il rispetto dell’ambiente e delle tradizioni territoriali.”
Sui temi delle dinamiche di sviluppo e sulle future collaborazioni, il gruppo pugliese ha incontrato Bruno Biserni, presidente del GAL L’Altra Romagna, uno dei cinque Gal presenti in regione e l’unico della Romagna, comprendendo 34 Comuni delle Province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna.
Parola d’ordine per il futuro dei Territori è l’integrazione, come hanno sottolineato tutti i partecipanti all’incontro. Integrazione letta sia nel rapporto tra pubblico e privato sia tra diversi settori.
“Il nostro programma di sviluppo rurale è nato per contrastare lo spopolamento delle campagne, – ha specificato Bruno Biserni, presidente del GAL L’Altra Romagna – anche perché la presenza antropica contribuisce alla salvaguardia del territorio, creando occasioni di aggregazione. Come GAL abbiamo promosso tante iniziative ed anche progetti per le scuole. Abbiamo dalla nostra un brand molto conosciuto che è la Romagna, che non è solo la riviera adriatica, ma comprende anche la zona interna collinare. Di qui l’importanza di fare rete tra imprese di diversi settori per poter arrivare al mercato”.
“Questa è un’esperienza fondamentale per gli attori economici del nostro territorio – ha commentato Nicola Mercurio, presidente del GAL Fior d’Olivi – Lo studio e lo scambio di buone prassi, l’analisi delle strategie vincenti di Territori ben più affermati del nostro dal punto di vista turistico, aiuteranno tutti noi a costruire una rete, un sistema territorio efficace ed efficiente”.