Dal 2 ottobre 2015 al 17 gennaio 2016, alla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo è in programma un’ampia retrospettiva dedicata a Kazimir Malevič, figura centrale e insostituibile dell’arte moderna, curata da Eugenia Petrova – vice direttore del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, e Giacinto Di Pietrantonio – direttore della GAMeC, coprodotta dalla GAMeC e da GAmm – Giunti Arte mostre musei, in collaborazione con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra si tiene a cento anni dalla nascita del Suprematismo, il più radicale dei movimenti delle avanguardie storiche del Novecento di cui Malevič è stato il fondatore, anniversario già ricordato nel 2014 dall’esposizione alla Tate Modern di Londra e che sarà al centro, nel prossimo ottobre alla Fondation Beyeler, della ricostruzione filologica della storica mostra Zero.10, che presentò al mondo il movimento.
L’evento milanese proporrà alcuni dei più conosciuti capolavori di Malevič, partendo dagli inizi simbolisti, proseguendo con i celebri dipinti degli anni cubo-futuristi per giungere alle icone del Suprematismo, come il Quadrato nero e il Quadrato rosso, e infine alla straordinaria pittura della stagione della sua emarginazione causata dall’imposizione dei canoni del regime staliniano.
In ogni sezione, le opere di Malevič saranno accompagnate e messe a confronto con selezionati dipinti dei maggiori artisti di ciascuna di quelle stagioni dell’avanguardia.
Per la prima volta in Italia, una grande sala accoglierà la riedizione de La Vittoria sul Sole, prima opera totale di musica, arte, poesia e teatro, creata da Malevič con gli amici Matjusin e Krucenych.
Tale opera, rappresentata una sola volta nel 1913, è stata filologicamente ricomposta sui disegni originali di Malevič – presenti in mostra – sulla musica e sui testi ritrovati negli archivi, dove erano stati sepolti durante gli anni del regime, e sulle poche immagini fotografiche esistenti.
Dopo la recente riapertura dell’Accademia Carrara e la rassegna su Palma il Vecchio, Bergamo conferma così la propria vocazione nel proporre mostre e iniziative di grande rilievo nazionale e internazionale.