Storie di mare, di uomini e di imprese, di Natura e storia. Un lembo di terra da scoprire (anche) fuori dalle stagioni canoniche.
Dopo Olbia, Cagliari e Nuoro è la volta di Dorgali. La BITAS è la principale esposizione internazionale del turismo in Sardegna, specializzata nel Turismo Attivo, uno dei settori a maggiore crescita per l’isola. All’inaugurazione dell’edizione 2015, svoltasi dal 2 al 4 ottobre scorso, si sono delineati gli intenti futuri e all’unisono (presenti le istituzioni, Sindaco, Camera di Commercio, Ass. regionale, economisti e opinionisti) un solo unico progetto: rivolgersi ad un segmento turistico altrettanto importante per l’isola. Un’isola che non può e non deve vivere solo del turismo estivo, di villeggiatura e bagnanti. Il must infatti alla cerimonia di apertura della Borsa Internazionale del Turismo attivo è stato: “Tutto ciò che non è alta stagione è erroneamente chiamata bassa. Perchè continuare a chiamarla bassa? Proponiamola stagione.E basta“.
Le offerte infatti nella “bassa” stagione sono varie e ricchissime. L’enogastronomia ad esempio non ha stagioni, o meglio ogni stagione ha le sue peculiarità. Le bellezze naturali ad ogni ciclo climatico offrono colori e paesaggi superbi, per non parlare della flora e della fauna. Interessante e di natura scientifica è stato il convegno “Biodiversità e turismo nel Mediterraneo e il caso della foca monaca“.
La foca monaca è una delle specie più importanti della fauna sarda. E come tale occorre studiarla e preservarla, come una specie che non è in estinzione, ma che nel passato è tornata nelle coste dell’Isola e continua ancora a fare. «Bisogna trattarla come merita», ha dichiarato Alessandro Bardi, esperto di pianificazione ambientale e territoriale. La storia della foca è affascinante. Si va dalle prime testimonianze dell’esemplare in monete ritrovate in Turchia e a Cnosso. Fino alla storia tragica del famoso cucciolo di foca fatto nuotare nella Fontana di Trevi negli anni ’50: morì qualche giorno dopo. L’ingegnere Emanuele Coppola ha fatto il resoconto dei suoi trent’anni per il mondo alla scoperta di questa specie.
Ma è lo Lo sport, in tutte le sue versioni, che trionfa in questo territorio: dall’ agonistico a quello amatoriale, turistico o adatto anche alle famiglie. In questa zona si praticano i piu alti livelli di sport estremi grazie alla conformazione della zona dove i monti incontrano il mare. Marcia a piedi, bici, Deltaplano, Parapendio (nello specifico PARAGLIDING con atterraggio sulle spiagge), Climbing, kayac. Fino ad arrivare al canyoning, immersioni subaque e vela.Tra le immersioni più significative si evidenziano il relitto di Cala Luna, a 30 mt di profondità: adagiato sul fondo si trova il mercantile italiano Nasello, silurato durante l’ultimo conflitto bellico. A nord di Cala Gonone è possibile scoprire con più immersioni il KT 12, cargo della marina militare tedesca adagiato in assetto di navigazione. E’ in questa zona che l’apneista italiano piu famoso si allena, Davide Carrera, campione del mondo con 94 metri di profondità in due minuti e 43 secondi.. Ed è ancora qui che cresce professionalmente il velista in solitario Gaetano Mura.
Gli itinerari marini, molti sport acquatici, sono possibili anche durante la stagione invernale, nelle “secche di Gennaio” ad esempio, quando il mare è calmo, le nuvole non incombono all’orizzonte e la temperatura non è mai rigida.
Silvia Donnini