HUMAN CARILLON Azioni Visionarie di Donne Resilienti – FIRENZE 25-26 Novembre 2016

fire4.jpgIn occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza alle Donne, il 25 e 26
Novembre le artiste Noel Gazzano e Grace Zanotto propongono, in un nuovo spazio
espositivo all’angolo con Piazza della Signoria a Firenze, la videoproiezione architettonica
di quattro performance che sono uno sguardo profondo, toccante, spiazzante, sulla
violenza verso le donne, la natura e gli esseri umani tutti. Una meraviglia di bellezza e
femminilità giunge nel cuore di Firenze con un’interazione ardita tra la solidità
dell’architettura rinascimentale e la fluidità delle immagini di arte contemporanea in
movimento.
fire3Ne La Fine di Un’Era, Noel Gazzano affronta, a partire da esperienze autobiografiche, il
superamento della violenza tramite paziente resistenza, ri fiuto, proposizione di bellezza e
poesia. Una donna riveste lentamente un fucile all’uncinetto, e punto dopo punto lo
trasforma, letteralmente cancellandolo. Il finale, sorprendente, palesa la speranza del
nuovo inizio che segue ogni separazione.
In Loop, Grace Zanotto per la regia di Silvia Camagni, evoca, con linguaggio delicato e
crudo, due immagini femminili che incarnano nodi del nostro tempo: una donna agguerrita, tutta muscoli e corpo, che forse ha perso una delicatezza nelle proprie battaglie, ed una silenziosamente meditativa, che forse ha perso il proprio corpo in questa ascesi. Il loro confronto, senza inizio né fine, ci fa ri flettere sulle complesse dinamiche identitarie che caratterizzano ogni esperienza femminile, soprattutto nel confrontarsi con la violenza delle nostre culture.fire2
Infine, L’Insopportabile Contraddizione di Gazzano e Non Più Fango Ma Terra Cruda di
Zanotto propongono come soluzione all’attuale crisi ecologica una profonda
trasformazione culturale: il far sentire a tutti gli esseri umani che la Terra è la nostra stessa carne. Questo pensiero è necessario soprattutto nella cultura globale contemporanea, caratterizzata da consumismo, anaffettività, scissione tra mente e corpo, razionalità e sentire – scissione alla base della violenza. Madre terra, archetipo femminile, appare nella visione contemporanea offrendosi come resiliente figura di rinascita; nella proiezione del gesto artistico si fa germoglio di canapa che depura da tossine cancerogene e mattone in terra cruda a fondamento di una nuova comunità umana.
fire1Nel riscoprire la nostra condivisa umanità intesa come sensibilità, le artiste prospettano
dunque il superamento di ogni forma di violenza.
Ringraziamenti e credits: La Fine di Un’Era: Federica Antonelli, Rossella Granata | “Loop”
Underwater: Silvia Camagni, Federica Cleopazzo, Francesco Mariani, Nicolo Tagliabue, Niccolo Tartarelli | Non Più Fango Ma Terra Cruda: Roberto Marsella, Elena Marini, Sabrina Raffaghello, David Zanotto. Location e staff di Palazzo Ducale di Genova | Terra Mia, Cammino Per Te: Federica Antonelli, Rossella Granata, Betty Locane, Dario Rizzello, il popolo Salentino resiliente e sensibile.fire

Studio BONG, Via Calimaruzza 10r (angolo Piazza della Signoria) 50122 Firenze
ORARI 25 Nov 16-21; 26 Nov 11-13, 16-21
INFO FB Noel Gazzano Grace Zanotto www.noelgazzano.com www.famigliamargini.com

NOTE BIOGRAFICHE
NOEL GAZZANO
www.noelgazzano.com
Noel Gazzano è un’artista ed antropologa italo-americana con dieci anni di docenza
universitaria alle spalle (Marist College, Richmond College London, IED-Istituto Europeo di Design). Affronta i nodi cruciali della nostra epoca: crisi ecologica, violenza verso le donne e gli esseri umani tutti. Esplora il suo ruolo nel mondo in quanto artista, in primis: ri fiutare violenza proponendo ricerca e bellezza, manifestare realta oltre negazionismo ed omerta .
Ha studiato molteplici linguaggi (fotografia, disegno e pittura, recitazione teatrale,
scrittura) che condensa nelle sue performance. Presentandosi in tutta la sua vulnerabilita
e forza, stimola il pubblico a mettersi in discussione.
La Fine di un’Era (2015) affronta, a partire da esperienze autobiografiche, il superamento
della violenza verso le donne, la natura e gli ongi essere vivente. Esposto in Italia ed
all’estero, ha permesso a vittime di abusi di vedere l’azione meditativa di rivestimento del
fucile come resiliente ricerca di se , e il nudo finale come dignita e purezza oltre la
“vergogna”. L’opera e stata preceduta da una serie a china patrocinata dal R.F. Kennedy
Center for Justice and Human Rights Europe (Un Anno da Sirene, 2014-15).
L’Insopportabile Contraddizione (2016) e un sonoro NO alla quotidiana violazione dei
diritti umani perpetrata in Italia, dove inquinamento mal gestito e ri fiuti interrati illegalmente causano il cancro. Patrocinata da ISDE-International Society of Doctors for Environment, questa performance ha stimolato partecipazione sociale attraverso la consapevolezza.
Naturale prosecuzione è Damascus Rose, lavoro in corso con cui l’artista si rivolge
direttamente a chi detiene potere decisionale, stimolando l’emergere della sensibilita
necessaria per compiere scelte eque e giuste.
Attualmente sta sviluppando un progetto di arte relazionale con i migranti in un paesino
della Sicilia, con l’intenzione di mettersi da parte, per un’arte che emerga dalla vita stessa.
GRACE ZANOTTO
www.famiglia margini.com
Laureata in Design presso l’Istituto Europeo di Design nel 2004, anno in cui partecipa alla
mostra “Peggy and Beyond” alla Guggenheim di Venezia, mostra organizzata e realizzata
come tesi. Si laurea in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2013 con una
relazione sul ruolo sociale dell’artista. Nel 2006 fonda la galleria d’arte contemporanea
Famiglia Margini, con la quale mappa il contemporaneo catturando le innovazioni in
anteprima.
Interessata al Burka come massima icona della sottomissione umana, lo assume e lo
ricostruisce con coraggiosa autoironia. Espone un’installazione di 6 super burka girl
comouflage alla IV Biennale di Malindi a cura di Achille Bonito Oliva (Fondazione Sarenco,
Kenya, 2012).
Impegnata per la rinascita di una Taranto post-ILVA, sviluppa la performance “Il giro
dell’Ilva in Burka”, af fidata alla regia di Luigi Pignatelli. E’ tra i fondatori del movimento
trasversale d’avanguardia artistica “Non Perdono”. Realizza il docufilm “Non Perdono” in
collaborazione con il regista Roberto Marsella, presentato nel 2016 presso il Museo d’Arte
Contemporanea – Macro Testaccio – Roma (Grammelot, a cura di Antonietta Campilongo.
Il film viene presentato al Teatro Eleonora Duse di Asolo, sabato 21 maggio 2016 come
evento speciale della Biennale di Asolo (Treviso).
Il 14 luglio 2016 in occasione della vernice della mostra “FlashBack, fotografia di
sperimentazione italiana 1960-2016” a cura di Sabrina Raffaghello e Roberto Mutti
(Palazzo Ducale, Genova) propone la performance “Non piu fango, ma terra cruda”. Il
video è frutto del “Movimento Non Perdono” che utilizza la tecnica dell’esplosione come
possibilità di nuova verginità, rifiutando il culto dell’arte per l’arte, a favore dell’arte come
pratica diretta verso scopi sociali