“Per creare una destinazione attraente occorre che si presenti in modo gradevole. Per questo i primi interventi di questa Amministrazione sono stati tutti improntati alla pulizia e al decoro urbano. Oggi, chiunque arrivi in città non può non notarlo. Ma dopo il primo obiettivo, vogliamo ora giocarci la carta del turismo”. E’ quanto ha dichiarato il Sindaco di Pomezia, Fabio Fucci, aprendo la Conferenza Stampa di presentazione del 1° Osservatorio Turistico. “La città, ha proseguito il primo cittadino, non ha nulla da invidiare al turismo nazionale ed estero. Siamo a Lavinium, il luogo dove la leggenda vuole che Enea sia giunto insieme al figlio Ascanio: è qui che è nata la culla della civiltà laziale, ancora prima che a Roma. La città di per sé ha diversi punti di interesse: è giovane e già questo genera una forte curiosità, ha diversi siti archeologici, un Museo, quasi nove chilometri di costa e una struttura ricettiva di tutto rispetto con quasi 2.500 posti letto che la posizionano al 4° posto fra i Comuni laziali e, addirittura al 3° posto nella categoria 4 stelle. Per questo l’Amministrazione comunale ha deciso di rompere gli indugi per dare alla città una visione che vada oltre l’aspetto puramente industriale. Il Parco Zoomarine e la stessa Cinecittà World, molto più vicina a Pomezia che a Roma cui amministrativamente appartiene, possono rappresentare attrattive turistiche non indifferenti. Vogliamo anche incrementare il turismo balneare, ma non vogliamo affidare nulla al caso. Per questo abbiamo incaricato la Società SL&A, esperta del settore, di promuovere un Osservatorio che sappia indicarci come muoverci e in quale direzione andare”.
Una osservazione che sta ad indicare una inversione di tendenza rispetto al passato. Non sempre per promuovere un territorio, ci si è chiesto da dove partire e, molte volte, neppure dove arrivare.
Ad illustrare le linee guida del progetto, è stato il Presidente della Società, Stefano Landi, secondo cui “non si può prescindere da un’analisi dell’offerta, coinvolgendo tutti gli attori della filiera (albergatori, agenti immobiliari, agenti di viaggio, ristoratori, balneari, attrattori turistici, trasportatori, associazioni di categoria, ecc.). A questa prima analisi dovrà seguire quella della domanda, con una serie di indagini ed interviste dirette ai turisti pernottanti (italiani e stranieri), agli escursionisti (responsabili marketing delle principali strutture oggetto dei flussi) e agli operatori della domanda organizzata (programmatori di eventi e congressi, agenti di viaggio, tour operator, bus operator, ecc.). Il terzo ed ultimo elemento, ha concluso Landi, riguarda l’immagine a la marca con una indagine approfondita effettuata sia sui siti e portali web sia analizzando il materiale promozionale”.
Spesso confusa con i suoi toponimi (Torvajanica e Zoomarine), Pomezia vuole scrollarsi di dosso questa poco simpatica realtà per affermare il valore di una marca locale ben definita e riconoscibile anche oltre gli stereotipi che fin qui l’hanno condizionata.