Il Festival “Siena Città Aperta” celebra la Giornata Internazionale dei Diritti Umani con una serie di eventi che prenderanno il via mercoledì 7 dicembre per concludersi martedì 13 dicembre. Teatro, pittura, street dance, concerti e danze etniche per sensibilizzare l’opinione pubblica su quei princìpi che il 10 dicembre del 1948 spinsero l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ad adottare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. Il primo articolo della Dichiarazione Universale viene celebrato da “Siena Città Aperta” con otto eventi che vedranno protagonista la cultura come strumento per superare il disagio e l’emarginazione come nel caso dei detenuti delle Case Circondariali di Siena e San Gimignano che da venerdì 9 dicembre saranno al centro di “Ricordo, Sogno e Libertà”, una mostra di pittura
inedita con i lavori realizzati in carcere. Inoltre la Casa Circondariale di Siena lunedì 12 dicembre si trasformerà in un palcoscenico teatrale per ospitare “Ho sognato un mondo nuovo” lo spettacolo dei detenuti nato a conclusione dei laboratori teatrali organizzati da Serena Cesarini Sforza e da Sobborghi Onlus. “Pace, tolleranza, diritti umani sono alla base della settimana di eventi dedicati alla ricorrenza del 10 dicembre e più generale all’intero Festival Siena Città Aperta – spiega l’assessore Francesca Vannozzi – per dare un forte segnale, attraverso la
cultura, in difesa di quei principi etici e morali che dovrebbero guidare i cittadini nella scelta di un mondo non di differenze ma di solidarietà”. L’innovativo cartellone di Siena Città Aperta vedrà protagonisti infatti anche teatro, danza, musica e performance dal vivo con tanti appuntamenti dedicata alla Giornata Internazionale dei Diritti Umani. “
Danza. A dare il via al programma delle iniziative, mercoledì 7 dicembre, tre eventi, tutti ad ingresso gratuito, che si terranno al Rettorato dell’Università di Siena. Si inizia alle 19 con “L’anima del Movimento”, una performance di street dance nata e ispirata da una citazione di Martin Luther King e curata dall’ associazione Fundanza. Alle 19.30 “ Aires De Tango” racconterà, attraverso la musica, il legame tra il tango argentino e l’immigrazione europea. Un concerto, a cura dell’associazione Diapason, per mostrare come l’integrazione e l’unione dei popoli può dare vita a nuove energie culturali e generare forme comunicative universalmente condivisibili. L’esecuzione vedrà protagonisti chitarra, violino e flauto con i Maestri Dario Vannini, Gabriele Centorbi e Sara Ceccarelli. Alle 20.30 teatro e danza indiana, si fonderanno per dare vita a “Scene dal Mahabharata, Draupadi e il tiro dei dadi”, uno spettacolo, portato in scena dall’associazione Natanavedica East/West Performing Arts . E’ la storia di Draupadi, una donna calpestata ma mai distrutta che trovandosi in una situazione di grande disperazione ne uscirà trionfante con la sua intelligenza e fede. Maresa Moglia interpreterà la principessa indiana. A seguire si terrà la narrazione di un breve brano dal titolo “Struggle” tra danza classica e contemporanea con Matthias Buccianti, Gioia Guerrini, Giulia Marchetti, Elena Ristori, Ashley Sheakoski.
Teatro. I temi dell’emigrazione e della clandestinità saranno al centro di “Bilal – Nessun viaggiatore è straniero”, spettacolo portato in scena da Egumteatro in una serata che vedrà la partecipazione di Medici Senza Frontiere al Teatro dei Rozzi domenica 11 dicembre dalle ore 18. Sul palco un unico attore, Leonardo Capuano, che si esibirà in un monologo tratto dal reportage del giornalista del settimanale “L’Espresso” Fabrizio Gatti (Bilal – viaggiare, lavorare, morire da clandestini, premio Tiziano Terzani nel 2008). Si tratta della testimonianza del suo viaggio, travestito da curdo, dall’Africa Subsahariana a Lampedusa. La narrazione, ricrea le emozioni e le sensazioni che scaturiscono dalle drammatiche storie presentate e insieme stabilisce un imprescindibile legame tra attore e pubblico.
Musica. Le celebrazioni per la Giornata Internazionale dei Diritti Umani vedranno protagonista la musica con il concerto, in programma il 10 dicembre alle 17.30 nella Sala delle Lupe di Palazzo Pubblico dal titolo “La voce oltre i confini”: il coro dei Polifonici Senesi eseguirà musiche di Musiche di C. Debussy, J. de Wert, A. Marri, J. Brahms, W. Byrd, I. Stravinsky, e J. Busto.
Performance. A chiudere le iniziative sarà “Erase”, in programma martedì 13 dicembre nel suggestivo scenario dei Voltoni dell’ex ospedale psichiatrico San Niccolò. Uno spettacolo, gratuito, a cura della compagnia Motus che si aprirà alle ore 19.30 con l’inaugurazione della mostra fotografica “Diritto Violato” di Carlo Pennatini.