La dodicesima edizione di Radici del Sud si svolgerà a cavallo tra maggio e giugno prossimi presentandosi, con le numerose attività in programma durante l’arco dei sette giorni della manifestazione, in un format collaudato e quest’anno ulteriormente perfezionato nei dettagli. Per la prima volta a Radici del Sud farà la sua apparizione ad affiancare i vini durante il Salone delle due giornate conclusive l’olio prodotto dalle aziende che già partecipano con le proprie etichette enologiche in attesa che dal prossimo anno anche per l’olio sia possibile replicare ogni altra attività fino a oggi destinata esclusivamente al vino e destinare così al reparto olivicolo del Sud Italia, secondo produttore dell’intera area mediterranea, tutta l’attenzione che a buon diritto merita.
Gli incontri BtoB con gli importatori
Ancora una volta è bene evidenziare quanto importanti siano per il produttore i vantaggi da cogliere attraverso il confronto diretto da una parte con gli esperti internazionali ospiti della kermesse, attesi quest’anno da Danimarca, Norvegia, Svezia, Inghilterra, USA, Gran Bretagna, Australia, Olanda, Russia, Polonia, Corea del Sud e Medio-Oriente, e dall’altra col pubblico dei consumatori finali che visiteranno il Salone del Vino nelle due giornate conclusive dell’evento.
Soprattutto particolarmente proficui gli incontri commerciali tra gli importatori e i rappresentanti delle Cantine partecipanti che in passato hanno permesso ai vini da vitigno autoctono meridionali di trovare degna collocazione sui mercati esteri.
Il Concorso e le giurie
Partecipare a Radici del Sud consente di ottenere un riscontro attendibile in merito alla qualità della propria produzione: l’opinione delle giurie chiamate a valutare i vini in concorso fornisce una prima autorevole indicazione in questo senso che si combinerà col contributo degli operatori di settore che considerano attentamente la potenzialità del vino di fare breccia sui mercati.
Anche il confronto con i colleghi produttori dovrebbe essere decisivo nell’individuare possibili azioni comuni da intraprendere volte a promuovere il successo di critica e di mercato di una produzione enologica così particolare, se vogliamo di nicchia, che si distingue per la spiccata tipicità e i fortissimi legami col territorio.
Wine-tour e seminari a tema
La macchina organizzativa di Radici del Sud sicuramente facilita un proficuo scambio culturale con i vari operatori del settore attraverso i seminari a tema, le visite alle Cantine e le alte attività conviviali che sono in programma. La grande affluenza alla manifestazione della stampa nazionale ed estera più accreditata assicura ai produttori una vasta eco mondiale dei singoli prodotti e dell’intero fenomeno rappresentato dal vino da vitigno autoctono del Sud Italia.
La partecipazione delle autorità istituzionali locali inoltre suggerisce alle Cantine produttrici la volontà degli organi a loro volta interessati nella promozione del turismo enogastronomico delle regioni coinvolte a Radici del Sud di collaborare e giocare in questo senso un ruolo determinante.
I due giorni del Salone del vino e dell’olio
Anche il confronto col pubblico degli appassionati che accorre numeroso alla fiera espositiva del Salone del Vino e dell’Olio del Sud costituisce per il produttore un’utile occasione per conoscere il gusto e le esigenze dell’utente finale.
Soprattutto e come sempre il produttore potrà contare sulla fluida organizzazione di Radici del Sud e sulla prerogativa di questo atteso evento di riuscire a coinvolgere e appassionare le principali figure professionali che operano nel settore ancor quando per la prima volta si rivolgano a questo comparto così speciale e affascinante per il quale Radici del Sud costituisce un vero e proprio punto di riferimento.
Le iscrizioni sono aperte dal 31 gennaio e saranno accolte entro e non oltre il 31 Marzo 2017.
Come partecipare: modulo d’iscrizione clicca qui / regolamento clicca qui