Mattinata intensa all’auditorium Gaber in occasione del convegno “Dopo 60 anni quale futuro per l’Europa?”, organizzato dall’Associazione Amici di Zona 2 e dal periodico ‘NOI zona 2’, in collaborazione con la Rappresentanza a Milano della Commissione europea, con l’Ufficio d’Informazione a Milano del Parlamento europeo e con il patrocinio di Regione Lombardia. Protagonisti dell’evento gli studenti delle scuole superiori: “Integrazione, rispetto, fiducia, educazione e concretezza” le parole più ricorrenti tra i ragazzi
Si è parlato di giovani ed Europa venerdì 31 marzo all’Auditorium Giorgio Gaber di Regione Lombardia, nel corso del convegno “Dopo 60 anni quale futuro per l’Europa?”.
La mattinata si è aperta con i saluti di Luigi Galbusera, Presidente dell’Associazione Amici di zona 2” e di Pietro Scardillo, Vice presidente dell’associazione e direttore della testata “NOI zona2”, che ha coordinato i diversi interventi sul palco. I saluti istituzionali sono giunti da Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia, tramite un messaggio letto dal moderatore: “Rivolgo il mio messaggio di saluto agli organizzatori e a tutti i presenti al Convegno “Dopo 60 anni, quale futuro per l’Europa?”. Sono convinto che, data l’elevata qualità dei relatori, l’incontro saprà fornire preziosi spunti sull’Europa e il futuro dell’Unione: un tema di cui abbiamo dibattuto in Aula consiliare in questa settimana, e che ha visto l’evento epocale della Brexit prendere realmente forma. Auguro a tutti, nel rispetto delle diverse posizioni, un buon lavoro!”.
A seguire, la lettura del messaggio di Federica Mogherini, Alto rappresentante vice presidente della Commissione Europea che ha ricordato: “La promessa più importante fatta con coraggio e determinazione nel 1957 con la firma dei Trattati di Roma è stata mantenuta: dentro i suoi confini, l’Unione ha conosciuto sessant’anni di pace. A Roma una settimana fa è stata confermata la volontà di stare insieme, la forza di un’Unione che è diventata indispensabile per garantire crescita, sicurezza e pace in un mondo fragile in cui nessun paese è grande abbastanza per competere o per proteggere i propri cittadini, in solitudine. L’Europa ha la sua forza prima di tutto nei suoi valori. Un’Europa più unita – e quindi più solidale, più forte, più giusta – è possibile solo se ciascuno fa la propria parte. Perché l’Europa è ciò che decidiamo di farne”.
Sulla stessa linea le parole di Francesco Laera, Addetto Stampa della Rappresentanza Regionale a Milano della Commissione europea e di Bruno Marasà Responsabile Ufficio d’Informazione a Milano del Parlamento europeo: “Il 25 marzo scorso, gli Stati che fanno parte dell’Unione Europea hanno preso un impegno che deve essere condiviso anche dai cittadini. Dobbiamo lavorare insieme sull’idea di futuro che vogliamo per l’Europa”.
Alfredo Canavero, Professore ordinario di Storia Contemporanea presso la Facoltà di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Milano, ha ripercorso le tappe principali dell’unione europea. A seguire, Lamberto Bertolè, presidente del Consiglio comunale di Milano, che al termine del suo intervento si è rivolto direttamente ai giovani presenti in sala: “attendiamo da voi gli spunti per una nuova visione dell’Europa”.
Proprio i giovani, infatti, sono stati i protagonisti della parte centrale del convegno: nel corso della tavola rotonda moderata da Gianni Borsa, corrispondente Agenzia Sir da Bruxelles, hanno detto la loro otto ragazzi in rappresentanza delle classi quarte e quinte di alcune scuole superiori della zona 2 di Milano (Civico liceo A. Manzoni, Liceo Classico Statale G. Carducci, Istituto Gonzaga, Istituto Salesiano Sant’Ambrogio di via Copernico, Istituto Maria Consolatrice, I.T.C.S. Schiaparelli-Gramsci).
Dalla voce dei ragazzi è emersa l’esigenza di un’Europa più attenta all’unità e alla cooperazione: hanno chiesto nuove politiche economiche attive, volte anche a far sì che il lavoro riacquisti una nuova dignità, che permetta ai giovani di crescere.
Durante l’intervista di Luciano Fontana, Direttore del Corriere della Sera, Enrico Letta, Presidente dell’Istituto Jacques Delors, già Presidente del Consiglio dei Ministri e autore del recentissimo libro “Contro venti e maree. Idee sull’Europa e sull’Italia” edito da Il Mulino ha dichiarato: “Chi se la prende con l‘Europa, sostenendo che è la causa di tutti i nostri mali, colpisce il bersaglio sbagliato. Ne è la prova ciò che sta accadendo negli Stati Uniti: andare contro l’integrazione non è la soluzione ai problemi. L’accelerazione della globalizzazione ci fa temere di perdere il controllo, ma l’Europa è una strada per l’integrazione”.
Nel corso di una seconda tavola rotonda, moderata da Fabio Pizzul, giornalista e Consigliere Regionale della Lombardia, alcuni europarlamentari si sono confrontati con i responsabili degli uffici di rappresentanza degli organismi europei di Milano: sono intervenuti Patrizia Toia, Presidente della delegazione PD al Parlamento Europeo, Alessia Mosca e Brando Benifei del Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo.
“L’Europa è la nostra casa, questa è l’unica speranza che ci consente di guardare al futuro, l’unica strada attraverso la quale possiamo uscire dalla crisi – ha detto Alessia Mosca.
Queste le parole dell’ On. Toia: “Un’Europa che guarda avanti e che vuole rafforzare il suo ruolo deve diventare sempre più un’Unione sociale, che mette al centro della sua azione i cittadini, i loro bisogni e diritti. L’altro grande obiettivo per il futuro è che l’Europa sia una voce di pace e di cultura dei diritti nella sua azione di politica esterna. Con i cambiamenti nella guida politica dell’America e le posizioni che la Russia sta assumendo il ruolo dell’Europa diventa infatti ancora più cruciale”.
“Dopo il 25 marzo – ha detto Brando Benifei – e la manifestazione europeista di Roma è importante portare avanti, soprattutto nelle scuole e con i giovani, la battaglia per un nuovo slancio federalista che sappia affrontare le sfide del presente e del futuro chiedendo maggiore democraticità e trasparenza dei processi decisionali, più giustizia sociale nelle scelte politiche, una vera crescita delle opportunità per tutti i cittadini europei”.
Nella parte finale, la proiezione della video intervista a don Virginio Colmegna, Presidente della Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”: “Povertà e disuguaglianza sono le vere sfide che l’Europa deve oggi affrontare” è il suo messaggio. A seguire, l’intervento di Carmine Pacente, Presidente Commissione Affari internazionali, Post Expo e Politiche europee del Comune di Milano che ha illustrato le opportunità che la nostra città, al pari delle altre città europee, può cogliere, lavorando in sinergia con gli uffici di rappresentanza degli organismi europei presenti sul territorio, attraverso un nuovo canale più diretto Milano-Europa.
Tutti i 200 studenti presenti in aula hanno compilato un questionario relativo alle loro considerazioni e aspettative sull’Europa, le cui risposte saranno elaborate dall’Associazione Amici di zona 2 e successivamente divulgate.