Una prima edizione di successo. È così che si può sintetizzare l’esperienza del primo Pantelleria DOC Festival, celebrato dal 31 agosto al 9 settembrenell’isola siciliana, cerniera tra l’Africa e l’Europa. Il festival, che ha visto coinvolte tutte le contrade pantesche, ha avuto come protagonista assoluta la raccolta di quell’uva zibibbo, coltura che segna così nel profondo l’aspetto e l’animo dell’isola.
Merito del Consorzio dei Vini Pantelleria Doc che, insieme al consorzio turistico Pantelleria Island, ha promosso il festival e; un merito a cui si aggiunge il sostegno dell’Assessorato Regionale Agricoltura, il patrocinio del Comune e del Parco Nazionale. Ancora oggi, a Festival concluso, è possibile per i turisti presenti sull’isola ammirare lo spettacolo delle uve zibibbo in appassimento, prima del loro passaggio in cantina dove daranno vita a quello che è il vero e proprio nettare dell’isola, il Passito.
“Questa prima edizione del Pantelleria DOC Festival – ha commentato Benedetto Renda, presidente del Consorzio dei Vini Doc – che a sua volta rappresenta un’evoluzione dell’esperienza del Passitaly, ha visto attivarsi l’intero tessuto economico-produttivo della nostra isola, dai piccoli produttori artigianali e agricoli a wine bar, enoteche e ristoranti: un progetto ampiamente condiviso e la cui realizzazione ha dato spunti per ulteriori futuri migliorament. Innanzitutto, dobbiamo lavorare affinché il Pantelleria DOC Festival diventi un appuntamento fisso per il mondo del vino con una sua finestra temporale specifica. Chi ama il vino non può non amare le straordinarie produzioni di nicchia che quest’isola è capace di offrire, un unicum per caratteristiche geografiche, storiche, produttive ed enogastronomiche che ritroviamo in una somma di culture differenti: basti pensare, ad esempio, che la coltura dell’uva zibibbo va fatta risalire alla colonizzazione araba, così evidente anche nei nomi delle contrade”.
Entrando nello specifico, le attività proposte dal Festival si sono innanzitutto rivolte alla scoperta del cuore autentico dell’isola, tra cultura del vino, natura incontaminata, percorsi benessere e una cucina che riassume nei suoi ingredienti tutta l’essenza de genuini sapori mediterranei.
In ognuna delle giornate i visitatori hanno preso parte a percorsi guidati di trekking e in bicicletta, esplorando alcuni dei luoghi più affascinanti di Pantelleria come i misteriosi Sesi, costruzioni megalitiche, oppure le terme naturali nei pressi di Gadìr, piccolo borgo di pescatori, o ancora il Lago di Venere, alimentato dalle acque piovane e da sorgenti di origine vulcanica e celebre per i suoi fanghi sulfurei.
Ovviamente, non sono mancate le occasioni per degustare i frutti dell’arte enologica pantesca; le escursioni, infatti, si sono concluse con un brindisi presso le diverse cantine associate al Consorzio Pantelleria Doc: Basile, De Bartoli, Donnafugata, Coste di Ghirlanda, Murana, Pellegrino e Vinisola, aziende che continuano a dimostrarsi non solo interpreti del territorio, ma, attraverso l’esperienza dell’enoturismo che ogni anno accoglie migliaia di visitatori, anche avamposti di quel sistema ricettivo d’eccellenza che un’isola ricca di risorse e bellezza come Pantelleria ha l’obbligo di sviluppare.
“Quest’anno – ha spiegato Fabio Casano, direttore del Consorzio turistico Pantelleria Island – in estate, abbiamo registrato un aumento di turisti dell’ordine delle duemila unità, un ottimo segnale. In generale, il flusso turistico è stato maggiore di quello dell’anno scorso, anche grazie al fattore attrattivo costituito dalla novità del Festival e del suo variegato programma. Adesso, l’obiettivo del Consorzio turistico e di tutta la comunità è quello di avviare un processo di destagionalizzazione che porti Pantelleria a essere vissuta non solo d’estate: ci rivolgiamo soprattutto a dei visitatori, come quelli nordeuropei, che, nei mesi di autunno e inverno, tendono a programmare le vacanze in territori più miti, non condizionati dal tipico caldo estivo. In questo senso, è fondamentale la collaborazione con la compagnia Danish Air Transport, che da quest’estate opera i collegamenti aerei dagli aeroporti di Trapani, Palermo e Catania verso Pantelleria”.
Una fama, quella del Pantelleria DOC Festival, che è destinata a crescere anche grazie alla delegazione della stampa nazionale di settore che, per tre giorni, ha seguito con interesse il programma di eventi e visitato le aziende del territorio.
“Per Pantelleria, il 2018 è stato un anno di grandi novità – ha dichiarato Salvatore Gino Gabriele, ex sindaco dell’isola e primo presidente del Parco Nazionale dell’isola di Pantelleria, istituito nel 2016 – adesso, siamo chiamati a consolidare i risultati ottenuti negli ultimi anni, valorizzando le nostre risorse naturali e umane proprio partendo da quelle vitivinicole che, nel 2014, grazie alla tradizionale coltivazione della vite ad alberello, sono state riconosciute dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità”.
Alle sue parole si sono accompagnate quelle del sindaco Vincenzo Campo, che, a conclusione del Festival, ha dichiarato: “Il Pantelleria DOC Festival è stata una manifestazione importante, innanzitutto, per la finestra temporale in cui è stata organizzata: ha prolungato significativamente la stagione, e il suo successo è il segno che possiamo andare in questa direzione. Tuttavia, spero che questa prima edizione serva, per il futuro, a dare la giusta valorizzazione e spazio a quell’eroe, il contadino pantesco, che fisicamente tiene viva anno per anno un’intera tradizione agricola che altrimenti, se lui sparisse, finirebbe per essere dimenticata”.