La prima edizione di VITIS – I Grandi Bianchi del Roero si è conclusa sabato 15 giugno tra l’allestimento scenografico sulla terrazza giardino del castello di Govone, residenza sabauda, e le splendide luci del tramonto sul paesaggio roerino. L’Enoteca Regionale del Roero 2.0, con i suoi 66 afferenti, ha voluto premiare i sei vini bianchi del Roero che per l’anno 2019 meglio raccontano il territorio con la sua varietà di suoli, i suoi vitigni autoctoni e la tradizione della viticoltura locale, il suo clima semi-arido e i suoi colli.
Ogni vino è stato selezionato da una giuria di enologi e rappresentanti di AIS, ONAV e FISAR: Andrea Dani dell’Associazione Italiana Sommelier, Michele Alessandria per ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino), Luigi Bertini per FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori), Gianpiero Cordero giovane maître del ristorante stellato Il Centrodi Priocca (CN), Gianfranco Cordero stimato enologo e consulente di prestigiose aziende vitivinicole italiane. Durante la serata, presentata dal giornalista Andrea Radic, ogni vino è stato narrato e degustato tra storia e proiezioni e in abbinamento a specifici piatti che lo esaltano. Ad aprire le danze dei premiati con il titolo onorario di “Vini dell’anno 2019 dell’Enoteca Regionale del Roero” è stato, in ordine di servizio ai tavoli, il Soelì Roero Arneis DOCG Metodo Classico della Cascina Lanzarotti, la Langhe Favorita DOC 2018 della Cascina Chicco, il Roero Arneis DOCG 2018 dell’Azienda Agricola Borgogno Rivata e il Serramiana Roero Arneis DOCG 2018 della Cantina Marsaglia, la riserva Sette Anni Roero Arneis DOCG dell’Azienda Agricola Negro Angelo & Figli e il Moscato d’Asti DOCG Santa Vittoria d’Alba dell’Azienda Agricola Fratelli Rabino. Dopo l’introduzione al territorio con la narrazione di Vincenzo Santagata, regista attore nonché direttore artistico de Il Magico Paese di Natale di Govone, che ha richiamato il profumo e il gusto delle terre del Roero, i vini premiati ma non ancora svelati, sono stati serviti ognuno assieme a una o più portate. Ogni membro della giuria ha raccontato un vino specifico, ricordando la storia del vitigno e descrivendone il terreno e le note di degustazione.
La serata ha visto salire sul palco tra le varie autorità ed enti rappresentati, anche il Direttore dell’Enoteca Pier Paolo Guelfo e il senatore Marco Perosino, Presidente dell’Enoteca, che hanno ringraziato le autorità presenti, con i sindaci in prima linea “a rappresentare il territorio del Roero e delle Langhe e a sottolineare la valenza paesaggistica, culturale e turistica di quest’area” come detto da Pier Paolo Guelfo. Il Presidente dell’Enoteca Marco Perosino ha rimarcato come “dalla fondazione dell’Enoteca 2.0 questo è solo l’inizio e solo una delle tante iniziative di cui l’Associazione vuole farsi promotrice, portando in autunno il territorio del Roero alla ribalta anche a Roma, in collaborazione con la Langa”. Un territorio che vede 1000 ettari vitati a Roero DOCG, ovvero Arneis e Roero, per una produzione di più di 6 milioni di bottiglie, di cui il 60% destinato all’export.
La serata, che ha visto per la sua realizzazione anche la collaborazione del Consorzio per la Tutela del Roero che con l’Enoteca promuove la DOCG Roero, è stata accompagnata dalla musica dell’Elizabeth Lounge Project e ha visto intervenire sul palco anche alcuni giovani govonesi impegnati sui social sul fronte del “bere bene giovane e responsabile”. La parte finale della serata si è invece distinta per il nuovo modo di bere i bianchi del Roero, divenuti protagonisti di una vasta scelta di cocktail del bartender Nunzio Lorusso della scuola Killerbarman.