Scopri le storie di Bianchello d’Autore con #Bianchelliamocisu, le chiacchierate in diretta su Instagram dedicate al Bianchello del Metauro, la Doc autoctona di Pesaro e Urbino!
Protagoniste le 9 cantine del progetto Bianchello d’Autore e a Luciano Lombardi – alias Vignadelmar – appassionato e passionale estimatore di cibo e vino.
Si parte, venerdì 17 aprile, ore 18.30, con tutto il sapore e le tante curiosità della Cantina Terracruda, di FratteRosa (PU – Marche) guidata dalla famiglia Avenanti.
Info utili: segui la pagina @Bianchellodautore, sintonizzati nell’orario indicato, metti #soundon e prepara un calice di Bianchello da gustare.
Il Progetto Bianchello d’Autore: Storie di Famiglie & di Vini.
Obiettivo del gruppo è sviluppare iniziative che promuovano la DOC, eccellenza nata nel 1969 tra le colline che dal mare Adriatico risalgono verso l’interno, abbracciando le sponde del fiume Metauro. Un territorio segnato dalla storia di un vino illustre e dalle cantine che, da decenni, raccontano “l’autentico sapore del vino”.
Bianchello d’Autore è il progetto nato nel 2017 che riunisce nove storiche cantine del Bianchello del Metauro DOC, con il sostegno di IMT (Istituto Marchigiano di Tutela Vini).
A partecipare sono: Azienda Agricola Bruscia, Società Agricola Cignano, Azienda Agraria Claudio Morelli, Azienda Agricola “Il Conventino di Monteciccardo”, Azienda Agraria Di Sante, Azienda Agraria Fiorini, Azienda Agricola Mariotti Cesare, Azienda Vitivinicola Terracruda, Fattoria Villa Ligi.
Terracruda & Bianchello d’Autore.
“Un posto dove la parola terra si ripete, si ritrova, è un simbolo di antichità e modernità, di lavoro, di sostentamento, a volte di povertà, altre volte di ricchezza”. E’ qui, in una delle più suggestive zone tra il Montefeltro e il mare, che i vini DOC e IGT marchigiani della Cantina Terracruda nascono, a Fratte Rosa. Senza dimenticare le proprie origini, ma con lo sguardo rivolto al futuro, Terracruda, è stata la Cantina promotrice del progetto Bianchello d’Autore, scegliendo di valorizzare i vitigni autoctoni, che meglio esprimono l’essenza del territorio, avviando la produzione di vini Doc e recuperando antichi uvaggi locali. Praticare la coltivazione della vite con metodologie a basso impatto ambientale e a conduzione biologicica, selezionare e vendemmiare le uve a mano nel rispetto dell’ambiente e della tradizione vinicola garantendo la qualità di un vino senza compromessi.