Alfio Biagini confermato alla presidenza del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola per i prossimi tre anni. La nomina è arrivata nel consiglio di amministrazione di ieri (lunedì 25 maggio) che ha anche confermato alla vicepresidenza Moreno Giulianelli.
Per Biagini si tratta del secondo mandato alla guida del consorzio del prodotto simbolo della Romagna. La piadina è un prodotto inscindibile dalla sua terra, tutelato in ambito nazionale e internazionale grazie all’IGP (Indicazione Geografica Protetta). Un prodotto nato tanti secoli fa da quattro semplici ingredienti (acqua, farina, sale, olio o strutto), che ha fatto della sua storia e del territorio la sua chiave identitaria, come intuì Giovanni Pascoli in una celebre poesia.
“Sono due le linee chiave che ci impegneranno nei mesi a venire – spiega il presidente Biagini – Prima di tutto valorizzare il prodotto emblema della nostra terra di Romagna, colpita in questi mesi da questa terribile emergenza sanitaria, e che può trovare un elemento di riscossa proprio nel suo prodotto simbolo. In secondo luogo, la difesa della Piadina da tentativi di contraffazione al di fuori dei confini della Romagna, attraverso un impegno e una vigilanza costante nella tutela del prodotto, come abbiamo fatto con soddisfazione negli ultimi mesi in Canada e nel Regno Unito”.
La Piadina Romagnola IGP
Sono quattro gli ingredienti base della Piadina riconosciuti nel Disciplinare di tutela: Farina di grano tenero; Acqua (quanto basta per ottenere un impasto omogeneo); Sale (pari o inferiore a 25 grammi); Grassi (strutto, e/o olio di oliva e/o olio di oliva extravergine fino a 250 grammi).
Per potersi fregiare dell’Igp la Piadina deve essere confezionata nelle sole zone di produzione stabilite dal disciplinare e certificata da un ente preposto. Il Disciplinare presenta la piadina al consumo in due tipologie: quella con un diametro minore (15-25 cm) ma più spessa (4-8 mm), e alla Riminese con un diametro maggiore (23-30 cm) e più sottile (fino a 3 mm).