GUARDAMI. Io sono Mantova dal 3 al 31 agosto aguzza lo sguardo sui cieli di Mantova

Una nuova “mappa del tesoro” conduce al cuore di Mantova, tracciando strade e svolte che aprono scenari inattesi. Così, attraverso interventi artistici narrativi, il progetto “GUARDAMI. Io sono Mantova” vuole raccontare storia, natura, segreti e identità di uno dei più affascinanti luoghi d’Italia. Dal 3 al 31 agosto 2020, 16 opere di poster-art firmate da 9 artisti contemporanei saranno disseminate per la città. Tracce misteriose ma espressive, indizi visivi che faranno capolino da strade e piste ciclabili, sorprendendo i passanti, in un itinerario tra passato e contemporaneità, realtà e immaginario, visione soggettiva, autoriale, e ri-costruzione partecipata di un’identità collettiva.

“GUARDAMI. Io sono Mantova” è una iniziativa curata da Simona Gavioli, in collaborazione con Lavinia Bottini per Caravan SetUp, l’associazione che da cinque anni, a Mantova, organizza il festival di arte contemporanea e riqualificazione urbana Without Frontiers – Lunetta a Colori, in programma quest’anno dal 31 agosto al 6 settembre. Un nuovo progetto di arte pubblica e sociale inizierà quest’anno per la prima volta, dal 26 al 30 agosto e porterà per gemmazione, alla realizzazione della nuova iniziativa Piccola Biblioteca Ideale per il quartiere Te Brunetti.
GUARDAMI. Io sono Mantova” è parte del Piano Mantova per la cultura promosso dal Comune di Mantova. 

“Ricordo un sette agosto, davanti al castello e vicino al lago, il cielo era bianco. L’acqua compatta, gli alberi riflettevano scintillii opachi, come specchi. Mantova, dormendo, sudava. Il mondo emetteva umidità. Eppure, dalle pietre bollenti, e dall’acqua calda e piatta, emanava sensualità.” (Flavio Caroli)
Mantova è una città bellissima. Il sole bacia con i suoi raggi il marmo e il travertino degli edifici cittadini, che diventano fonte di bagliori dorati e rosati. Riflessi continui decorano la città, provenienti dalle acque del lago e dai rii che la attraversano, generando giochi di luci e ombre e contrasti suggestivi ed evocativi di una storia millenaria ancora da scoprire. Nel suo cuore cela tesori segreti, protetti da antiche dimore che si ergono a roccaforti di tanta bellezza. È stupenda con i fumi della nebbia mattutina che lentamente salgono dal lago bagnando i fili d’erba che lo costeggiano, e al tramonto, quando un sole rosso fuoco illumina il castello di San Giorgio che sembra bruciare di fiamme vere. Ha dato i natali e ospitato alcune fra le personalità più interessanti e importanti della storia italiana, da Virgilio ai Gonzaga, da Isabella d’Este al Mantegna, da Giulio Romano a Nuvolari. Ora è giunto il momento di raccontare tutto questo.

Il progetto “GUARDAMI. Io sono Mantova” vuole raccontare la storia e i segreti, e soprattutto l’ambiente naturale di una città affascinante attraverso degli interventi artistici narrativi. Grazie degli interventi di poster-art le bellezze segrete e nascoste della città torneranno ad emergere, imponendosi allo sguardo di tutti quelli che attraversano la città. La scelta di questa tipologia d’arte nasce dalla volontà di coniugare due aspetti fondamentali: da un lato la volontà di ricollegarsi, attraverso il fil rouge dell’arte, con le magnificenze del passato rinascimentale della città, dall’altro il supporto per le opere, che consiste in cartelloni pubblicitari. Questi ultimi, per natura, sono lo spazio per eccellenza dedicato al brand, al logo, all’espressione di identità. Ricollegandosi al mondo delle corti rinascimentali, si scopre che i personaggi, le famiglie e le città più importanti avevano un loro peculiare ‘logo’: questa era l’impresa, composta da un simbolo che evocava i tratti salienti della persona e un motto che esplicava tali simboli. Così, come il granduca Federico II Gonzaga si autorappresentava con una salamandra, simbolo di resistenza al fuoco, che sovrastava il motto “Quod huic dees me torquet” (ciò che manca a costei tormenta me), così gli artisti coinvolti nel progetto “GUARDAMI. Io sono Mantova” saranno chiamati a reinterpretare in chiave contemporanea il tema rinascimentale dell’impresa della città, evidenziandone le caratteristiche identitarie salienti e in particolare quelle che più contribuiscono alla rinascita culturale, artistica e sociale della stessa. I lavori saranno realizzati da artisti diversi fra loro per stile e poetica, così da generare una narrazione eterogenea e vivace, che tocchi più momenti possibili del passato mantovano reinterpretato in chiave contemporanea. L’obiettivo è quello di legare passato e presente attraverso l’arte. Tradizione antica e contenuti nuovi, storia e contemporaneità si intrecciano e rispondono alle due domande fondamentali: “Cos’era Mantova un tempo?” e “Cos’è Mantova oggi?” in un crescendo narrativo che spinga gli spettatori a voler indagare, anche individualmente, le glorie e le magnificenze di una città pronta a rinascere.

IL CONCEPT: DALLE IMPRESE RINASCIMENTALI AI POSTER CONTEMPORANEI

La scelta dei poster pubblicitari come supporto alle opere d’arte si ricollega al passato rinascimentale della città di Mantova. I cartelloni pubblicitari oggi sono lo spazio per eccellenza dedicato ai brand, al logo, all’espressione d’identità. Nel Rinascimento una funzione simile era quella delle imprese: figurazioni costituite da un corpo (immagine) e da un’anima (motto), che rimandavano a un significato simbolico (valori, vicende storiche, segreti amorosi) a partire da un contenuto allegorico. Famosa, ad esempio, l’impresa della salamandra di Federico II Gonzaga, simbolo personale che sovrastava il motto “Quod huic dees me torquet” (ciò che manca a costei tormenta me). La capacità di questo animale di resistere al fuoco veniva interpretata come resistenza al fuoco d’amore, dote che mancava al Duca. Federico Gonzaga scelse l’arguto motto come allusione al proprio temperamento sensuale, e in riferimento all’amore passionale che lo legava alla sua favorita, Isabella Boschetti.

Gli artisti coinvolti nel progetto “GUARDAMI. Io sono Mantova” sono stati chiamati a reinterpretare in chiave contemporanea il tema rinascimentale dell’impresa della città, evidenziando le caratteristiche identitarie salienti di Mantova e, in particolare, quelle che più contribuiscono alla rinascita culturale, artistica e sociale del luogo. I nomi selezionati differiscono volutamente fra loro per stile e poetica, così da generare una narrazione eterogenea e vivace.
Tradizione antica e contenuti contemporanei s’intrecciano per interpretare l’identità di Mantova e non solo, in un crescendo narrativo che vuole spingere gli spettatori a voler indagare, anche individualmente, le glorie e le magnificenze di una città.

ARTE IN BICILETTA

Per fruire maggiormente della mostra diffusa saranno programmati tour in bicicletta. Questo semplice mezzo di trasporto permette di entrare in connessione profonda con l’ambiente circostante. Offre nuovi punti di vista sul presente, consente di osservare dettagli che altrimenti resterebbero nascosti. Mantova è una città perfetta per essere osservata e vissuta in bicicletta, la sua morfologia consente di connettere comodamente le periferie al centro cittadino, attraversando ponti e vie che si aprono su panorami suggestivi. Il più poetico e tra i più antichi fra i moderni mezzi di trasporto si candida a simbolo della città del futuro.

ATTENZIONE GREEN

“GUARDAMI. Io sono Mantova” è parte integrante del Piano Mantova per la cultura promosso dal Comune di Mantova e rientra nell’ambito del C-Change. Arts and Culture leading climate action in Cities e ARC³A – Azioni di Resistenza Climatica Collettiva di Cultura e Arte.
Tutto il progetto è green oriented: i 16 manifesti 600×300 e i materiali pubblicitari sono stampati su carta biodegradabile e utilizzano inchiostri ad acqua certificati.