Gli antichi riti della campagna, la natura e i sapori tipici del territorio saranno protagonisti alla Torre di Oriolo di Faenza in occasione dei “Lòm a Mêrz”, la festa popolare con cui, sotto la preziosa egida del gruppo “Il lavoro dei contadini”, la Romagna contadina saluta l’arrivo della primavera. Dopo due anni in cui la manifestazione ai piedi dell’antica torre medievale di Oriolo dei Fichi era saltata a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, l’appuntamento torna domenica 27 febbraio, dalle ore 10.45, con una giornata dedicata alla biodiversità della campagna faentina.
Focus quindi sul Centesimino di Oriolo, il vino di terrroir che sarà al centro di due interessantissimi percorsi di degustazione organizzati in collaborazione con il sommelier Gilles Coffi Degboe e l’enologa ed esperta in biodiversità viticola Marisa Fontana.
Nel primo, in programma alle ore 11, i partecipanti saranno guidati nell’assaggio alla cieca di una selezione di bottiglie di Centesimino, Ruchè di Castagnole Monferrato (Piemonte) e Lacrima di Morro d’Alba (Marche), tre vini spesso accostati tra loro per profumi e sapori ma allo stesso tempo profondamente legati ai rispettivi territori di provenienza (costo di partecipazione: 25 euro). Mentre alle ore 15.30 spazio alla degustazione verticale “Il Centesimino a spasso nel tempo” in un percorso in cui sarà possibile, dopo aver assaggiato le differenti interpretazioni d’annata dei produttori del territorio, scoprire l’evoluzione nel tempo del rosso di Oriolo lungo dieci diverse annate abbinate a un tris di formaggi locali (costo di partecipazione: 40 euro). Prenotazioni laboratori di degustazione: tel. 3333814000.
Dalle ore 12 nel parco della torre un punto ristoro proporrà per tutta la giornata specialità della tradizione romagnola prodotte dalle aziende agricole di Oriolo, mentre nella vicina oasi del gusto i visitatori potranno trovare vini, succhi di frutta, confetture, farine di grani antichi, olio, formaggi e altri golosi prodotti in degustazione e in vendita. Ad allietare il pranzo saranno le performance musicali del duo Emisurèla, nuovissimo e giovanissimo duo femminile che con violino e fisarmonica accompagneranno i presenti alla riscoperta del repertorio folk romagnolo.
Alle ore 14 la natura che si risveglia sarà al centro della passeggiata “Le erbe di Oriolo” a cura di Luciana Mazzotti. Camminando lungo il Sentiero dell’Amore si imparerà a riconoscere le erbe spontanee di stagione e il loro possibile utilizzo nella vita di ogni giorno. Alla stessa ora partiranno i giochi popolari della tradizione romagnola adatti a tutta la famiglia, mentre per tutta la giornata sarà possibile visitare le mostre e gli allestimenti della tradizione ospitati all’interno della Torre.
L’atmosfera magica dei Lòm a Mêrz inizierà a riempire l’aria alle ore 17.45 con il calar del sole: alle ore 18 sarà acceso il grande falò propiziatorio nel quale saranno bruciati simbolicamente, insieme a rami secchi e resti delle potature, i freddi e le fatiche dell’inverno, invocando con il tradizionale scongiuro propiziatorio una primavera benevola per la campagna. Attorno al fuoco andrà in scena uno spettacolo nuovo per ascoltare la musica di Quinzàn e i balli della tradizione romagnola come nessuno li ha mai sentiti.
La manifestazione si concluderà alle ore 23. In caso di maltempo l’evento sarà replicato domenica 6 marzo con lo stesso programma.