A segnare l’inizio di un vero e proprio tour verso la Coppa del Mondo di sci, Madonna di Campiglio – sede storica della 3TRE, la gara più antica d’Italia – è ospite di una delle famiglie che più l’amano e la frequentano ormai da oltre 70 anni. È la famiglia Savini che apre per l’occasione le porte della Casa Museo intestata a Renzo Savini, collezionista-artista e grande amante dello sci e della località di Madonna di Campiglio, sua seconda casa dove si trasferiva per i mesi dello sci invernale. “Nessuno della nostra famiglia in tutti questi anni si è mai stancato di vedere le stesse piste, le stesse cose” osserva Benedetta Savini Marescotti, la figlia più grande di Renzo Savini e della moglie Nina de Beni, “perché Madonna di Campiglio è diventata casa essa stessa, legame affettivo col territorio, le sue tradizioni le nostre”.
A parlare di sci, di 3TRE, di Coppa del Mondo e di Madonna di Campiglio, (“come nostro padre sarebbe stato tanto orgoglioso di ascoltare”) ci saranno Lorenzo Conci Presidente del Comitato Organizzatore 3Tre, Tullio Serafini Presidente dell’Azienda per il Turismo di Madonna di Campiglio che ha fortemente voluto questa felice commistione di arte e sci sul filo dell’amore per la perla delle Dolomiti del Brenta, Alessandro Russello Direttore del Corriere di Bologna e del Corriere del Trentino, Giuliano Razzoli oro olimpico Vancouver 2010 e Paolo Luconi Bisti storico della 3Tre.
Prima della light dinner con spumante Ferrari e Cioccolateria Roccati, gli ospiti non perderanno l’occasione di visitare la casa di un grande collezionista di emozioni, di tracce di vita, di storia e di arte, che più eterogenee non si può, il cui assortimento e la particolarissima mise-en-scene che scaturiva dall’estro di Renzo Savini conferisce alla stessa collezione una cifra artistica in più, esclusiva perché irripetibile anche volendo riaccorpare gli stessi preziosi oggetti. Senza il suo tocco, senza il suo gioco tra materiali supporto e materiali esposti, la collezione Savini non sarebbe la stessa cosa. Anticipava decisamente i tempi, Renzo Savini, per il gusto eclettico con cui sapeva accostare gli elementi, rompendo gli schemi e le convenzioni: la sua era “l’Arte nell’Arte”, come troviamo scritto sul sito della Casa Museo. Imperdibile in particolare la Kunstkammer dove una babele di oggetti è disposta su mensole di vetro per annullare qualunque confine tra questo e quello, tra qui e là, tra arte e vita quotidiana: reperti, manoscritti, frammenti di statue, monete, curiosità e creazione, per il piacere puro dell’immersione nel mondo di Savini.
Dopo Bologna, il tour di avvicinamento alla Coppa del Mondo di sci continua a Roma il 10 novembre e successivamente farà tappa a Milano, prima di quel fatidico 22 dicembre che vedrà tutti riuniti a Madonna di Campiglio per il gran finale, quella 3TRE che stravinse Zeno Colò nella sua prima edizione del 1950. Il sostegno è di Casa Museo Renzo Savini, Associazione Nazionale Case della Memoria, Corriere di Bologna, Ferrari, Roccati.