Il pomodoro italiano e le strategie per valorizzarlo sono stati al centro del convegno “Come promuovere il pomodoro di qualità: esperienze a confronto”, organizzato nella suggestiva cornice di Castello Tafuri a Portopalo (Siracusa), con la partecipazione di tutta la filiera, dai produttori agli agronomi, dalle istituzioni al mondo della grande distribuzione. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare i dati di una ricerca ISMEA, a cura di Fabio Del Bravo, secondo la quale il pomodoro di qualità rappresenta il cardine del reparto ortofrutta: con il 15% della spesa complessiva è infatti il principale prodotto tra gli ortaggi freschi presenti nel paniere d’acquisto delle famiglie italiane.
E questo anche grazie ad un’ampia gamma di tipologie (tondo, costoluto, tondo a grappolo, ciliegino, datterino, cuore di bue) e alle differenti utilizzazioni (da sugo, da insalata, snack). La produzione si attesta intorno a 1 milione di tonnellate, in lieve crescita, anche sul lungo periodo (+9,5% in 10 anni); il consumo pro capite annuo è di circa 18 kg, anch’esso in crescita, con un +12,9% nel decennio. Al primo posto per produzione è proprio la Sicilia, con circa il 40% delle superfici, che in totale si attestano sui 25mila ettari, seguita a distanza da Lazio e Puglia.