L’ultimo Presidio Slow Food dell’anno a venire ufficializzato è un legume… da bere! Tranquilli, non ci è dato di volta il cervello per colpa dei pasti natalizi: è tutta una questione di storia e di tradizioni.
Benedetti legumi
A ottenere il riconoscimento è il lupino di Anterivo, paese di quattrocento abitanti a una quarantina di chilometri a sud di Bolzano. Terreni sabbiosi, leggermente acidi, sopra la roccia di porfido e fertili solo in parte. Eppure, come si legge già nella biografia, datata 1897, del principe vescovo Johann Baptist Zwerge che ad Anterivo nacque, “nonostante la scarsità di terreno e di humus, crescono pressoché tutti i tipi di cereali e patate”. Il merito, adesso come allora, è proprio della pianta dei lupini, una leguminosa che (come tutte le altre) è in grado di fissare a terra l’azoto, elemento fondamentale per la crescita delle coltivazioni. «Da queste parti, la pianta di lupini è stata storicamente molto utilizzata come fertilizzante naturale, perché in grado di arricchire un terreno povero di humus» conferma Adam Givani, referente dei produttori che aderiscono al Presidio del lupino di Anterivo.
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