È #Cantoanima il libro rivelazione di un nuovo e interessante linguaggio poetico, come lo ha definito Massimo Gramellini, partorito dalla penna della Professoressa Irene Catarella ormai alla sua seconda ristampa. Edito da Giorgio Mondadori, il libro vanta oltre venti prefazioni di personaggi illustri della cultura italiana che hanno riconosciuto il valore dell’opera della Catarella che vuole rilanciare la poesia come linguaggio d’eccellenza del web e dell’anima anche nella nostra contemporaneità soprattutto tra i giovani che si devono sentire riconosciuti nel loro tempo dall’uso dell’hashtag (#) e di neologismi, parole nuove composte dall’unione di due termini che creano sensazioni, emozioni, riflessioni uniche e
irripetibili. Il testo inglese a fronte, opera della traduzione della Professoressa Nazarena Tuzzolino, è valso alla Catarella numerosi premi internazionali, come il Premio Malta e il Premio Miami, che si vanno ad aggiungere alla miriade di premi nazionali vinti e alle prestigiose presentazioni svoltesi in luoghi storici di tutta Italia, come Casa Dante a Firenze in occasione dell’anniversario dei 700 anni della morte del Sommo poeta. La Professoressa Catarella è la dimostrazione di un riscatto esistenziale dopo una lunga sindrome di Ménière che l’ha colpita per circa 15 anni e che l’ha temprata e le ha permesso di diventare la poetessa della forza vitale, la voce di chi soffre, di chi è vittima di ingiustizia, di chi aiuta il prossimo, di chi ama e anela a essere amato. In una poesia della silloge la poetessa dell’hashtag (#), come è stata battezzata da “Il Messaggero”, comunica al pubblico perché si è messa a scrivere: “Mi misi a scrivere/ per comunicare al mondo/ il #sognomessaggio del mio #corpoanima/ donare ai miei #fratellisorelle/ quelle #parolebraccia/ dove rannicchiarsi al sicuro/ dal #frastuonodolore del mondo e/ dalle #rivalitàinvidie che inquinano/ il nostro #esseressenza”.
https://instagram.com/irenecatarella.scrittrice?igshid=YmMyMTA2M2Y=