A Bologna cena stellata di beneficenza: La Porta Restaurant e “Azione contro la Fame” di nuovo insieme in nome della solidarietà

L’alta ristorazione ha incontrato anche quest’anno il mondo della solidarietà in una serata dove gusto e attenzione per chi è meno fortunato vanno
a braccetto. L’esclusivo evento, organizzato in collaborazione con Azione contro la Fame – organizzazione internazionale specialista nella lotta alla fame e alla malnutrizione infantile – ha visto riunirsi il 27 febbraio alle ore 20,30 nella splendida
cornice de La Porta Restaurant i grandi protagonisti dell’alta cucina italiana, che hanno dato vita ad un’esclusiva cena stellata a sostegno di chi non riesce nemmeno a mettere in tavola un pasto intero al giorno.


Per l’occasione, accanto a Pasquale d’Aniello e a Sara Daolio, rispettivamente chef e
pastry chef de La Porta, si sono messi ai fornelli Agostino Iacobucci, chef e titolare
dell’omonimo ristorante stellato di Castel Maggiore (BO), Riccardo Agostini, chef e
patron del Ristorante stellato Piastrino di Pennabilli (RN) e Giuseppe Postorino,
executive chef del ristorante stellato milanese L’Alchimia, dando vita ad un evento davvero
indimenticabile e all’insegna della magistrale cucina d’autore che tutto il mondo ci invidia.
L’appuntamento fa parte di “ Ristoranti contro la Fame ”, iniziativa giunta alla sua VIII
edizione con oltre 132 ristoranti aderenti, che contribuisce a sostenere i progetti della
campagna “Mai più Fame”, in Italia, India, Libano, Sahel e Repubblica Democratica del
Congo.
“Ristoranti contro la Fame, la più grande mobilitazione nazionale che unisce buon cibo e
solidarietà, è un modo concreto per contribuire a contrastare l’insicurezza alimentare, in
Italia e nel mondo e, oggi, assume un valore ancor più importante, in considerazione della
crisi alimentare globale che stiamo vivendo – dichiara Simone Garroni, direttore
generale di Azione contro la Fame e aggiunge – ringraziamo La Porta Restaurant e gli
chef che hanno voluto unirsi a noi nel combattere la fame e a restituire un futuro a donne,
uomini e bambini”.

La serata del 27 febbraio

La cena stellata, di cui una parte del ricavato sarà devoluto a Ristoranti contro la
Fame, è stata emblematica di una delle parole chiave su cui La Porta basa la propria
filosofia di comunicazione, ovvero “l’empatia”, che assieme a “i luoghi”, “la ricerca”,
“l’esperienza”, “l’eleganza”, “la cura” e “la passione” va a comporre il mood “un
senso di ristorazione”, inteso come dare un senso a tutto ciò che viene fatto nel locale.

IL MENU STELLATO

A dir poco sontuoso il menu, comprensivo dei vini in abbinamento serviti dai sommelier
della delegazione Assosommelier di Bologna, composto da piatti complessi e molto
invitanti:

Sedano rapa, mandorle, uova di trota affumicata

e olio al rosmarino

Accompagnato con un calice di Champagne brut, Aubert et Fils

Chef Agostino Iacobucci
Risotto Milano – Bologna

Risotto alla milanese con ragù alla bolognese crudo e cotto
Accompagnato con un calice di Maximum brut, Cantine Ferrari

Chef Giuseppe Postorino

Canederlo romagnolo, daino e brodo di montagna

Accompagnato con un calice di Nobile di Montepulciano, Tenute del Cerro

Chef Riccardo Agostini

Lingua croccante, cime di rapa, cozze, limone piccante e bottarga
Accompagnato con un calice di Nebbiolo, Agostino Bosco

Chef Pasquale d’Aniello
Non solo limone

Muesli croccante alle nocciole, meringa italiana, curd di limone,
limone fermentato e polvere di limone bruciato
Accompagnato con un calice di Moscato d’Asti, Ceretto

Pastry Chef Sara Daolio

I Partner della serata

Protagonisti della serata sono stati anche i vini di eccellenza, tra cui: Tenute del
Cerro, Champagne Aubert et Fils, Ferrari, Agostino Bosco, Ceretto.

LA PORTA RESTAURANT

Un nome che racconta una città in perpetuo divenire: La Porta Restaurant si configura
come un passaggio moderno che punta verso un ambiente internazionale. Il locale,
infatti, si trova nella zona fieristica del capoluogo emiliano, in prossimità di Porta Europa,
la tredicesima porta all’ombra delle due torri. Il management del locale crede fortemente
nella multiculturalità e nell’unione di usanze diverse come mezzo per raggiungere una
maggiore completezza sia in cucina che in sala. Lo staff, infatti, è composto da giovani
professionisti provenienti da ogni angolo d’Italia e del mondo: ogni regione italiana trova
rappresentanza presso La Porta Restaurant, una storia di integrazione ed inclusione
che racconta gli ideali perseguiti dal locale. La cucina tradizionale – con un
immancabile tocco gourmet – è al centro dell’offerta, così come la ricerca sul territorio

delle materie prime adatte ad ogni piatto e il conseguente studio delle peculiarità e
degli accostamenti fra ingredienti.
All’attenzione riposta in cucina, si affianca quella impiegata nella selezione delle
etichette presenti nella carta dei vini: oltre 300 nomi custoditi nella preziosa cantina a
vista.
A La Porta si punta a fare proprio un approccio curioso al mondo della cucina e delle
materie prime che le gravitano attorno, un concetto che diventa ricerca costante sul
prodotto. Non ci si limita, quindi, alla preparazione del piatto, ma si cerca di portare a
termine un’analisi dell’elemento che c’è a monte della pietanza finita. Un obiettivo
sicuramente ambizioso ma perfettamente centrato grazie alla maestria dello Chef
Pasquale D’Aniello e alla professionalità indiscussa della pasticcera Sara Daolio. Onore
al merito anche a Giulia Valenti Pettino per gli onori di casa, al savoir faire in sala e cantina
di Simone Venezia; all’affidabilità di Francesca Giangiorgi, assistente alla direzione, e a
tutta la squadra, costituita da giovani e validi collaboratori.
Da oltre un anno, inoltre, La Porta Restaurant ha voluto catalogare la propria
comunicazione in sette parole chiave: i luoghi, la ricerca, l’esperienza, l’eleganza,
l’empatia, la cura, la passione. Parole che vengono racchiuse nel mood “La Porta
Restaurant, un senso di ristorazione”, inteso come dare un senso a tutto ciò che
riguarda il locale: dalla gestione verde del personale, alla ricerca sui prodotti, al luogo
come comunità di riferimento, ad iniziative a favore di altri come quelle organizzate
assieme ad Azione contro la Fame. In particolare, per ciò che riguarda le materie prime
lavorate in cucina, La Porta tende a preferire opzioni che prestano maggiore attenzione
alla sostenibilità ambientale: scegliendo, per esempio, un salmone di qualità
proveniente dal Trentino o dall’Appennino tosco-emiliano – più precisamente dal
Corno alle scale – in modo da mantenere un minore impatto ambientale ed evitare la
dispersione di risorse che si avrebbe optando per un pesce proveniente dall’estero.
La Porta, in sintesi, rappresenta il ristorante ideale per ogni tipo di esigenza, grazie ai suoi
tanti plus: l’esclusiva proposta enogastronomica, l’ambiente caldo e raffinato, il servizio
accurato, la zona riservata per gli aperitivi, la confortevole cigar room di ultima
generazione, una ricca cantina con le migliori etichette italiane e del mondo, e l’ampia
distanza tra i tavoli, che garantisce la massima riservatezza. Ciliegina sulla torta: il
parcheggio sotterraneo videosorvegliato, da cui si arriva in ascensore direttamente nel
ristorante e che offre anche la possibilità di ricaricare l’auto elettrica grazie alla presenza
della colonnina in partnership con Porsche Destination Charge usufruibile da tutte le
marche automobilistiche. Infine, seguendo l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
presentata dall’ONU, La Porta Restaurant tutela l’acqua, vera e propria fonte di vita
che va protetta e valorizzata, tanto che il team di La Porta Restaurant fra le proprie fila
conta esperti idrosommelier in grado di abbinare alla perfezione le caratteristiche
particolari dell’acqua ai singoli elementi dei quali si compone il piatto finale. Info:
www.laportadibologna.it

AZIONE CONTRO LA FAME

Azione contro la Fame è un’organizzazione umanitaria internazionale specialista contro
fame e malnutrizione infantile. Si attiva a qualunque costo per salvare la vita dei bambini
gravemente malnutriti e per fornire a intere comunità acqua, cibo, formazione e assistenza
sanitaria per vivere libere dalla fame. Si mobilita con determinazione per spingere persone
e governi ad un’azione collettiva contro le cause strutturali di questa ingiustizia
inaccettabile. Lavora da 40 anni in 51 paesi del mondo, impiegando sul campo quasi il
90% dei fondi raccolti. www.azionecontrolafame.it

GLI CHEF OSPITI

Agostino Iacobucci
Nel ristorante della zia a Lettere, dove trascorre le domeniche d’infanzia con la famiglia,
Agostino scopre il suo amore per la cucina e sogna di diventare chef. Ad attenderlo anni di
studio e di fatica, durante i quali impara i segreti di un mestiere che, per regalare
soddisfazioni, ha bisogno di entusiasmo e di talento. Talento ed entusiasmo che Agostino
mette in ogni suo piatto, ricoprendo via via ruoli di maggiore responsabilità all’interno della
brigata di cucina, a partire dalla Taverna Diciotto di Vico Equense. La conquista della
prima Stella Michelin arriva nel 2010 al ristorante La Cantinella di Napoli, di cui è primo
chef dall’ottobre 2009 al marzo 2012. A Bologna Agostino continua il suo percorso di
successo, con la conferma della Stella Michelin al ristorante I Portici. Nel capoluogo
emiliano-romagnolo, lo chef dà vita anche a “I 5 Sensi – Uniti per De@Esi”, progetto in cui
l’alta cucina si mette al servizio della solidarietà. È del 2018 la decisione di accettare una
nuova sfida e realizzare un sogno: aprire il Ristorante Agostino Iacobucci. A Villa Zarri lo
chef propone il meglio della propria filosofia in cucina: una fusione perfetta tra tradizione e
innovazione, capace di riscoprire sapori antichi, rivisitati in accostamenti nuovi e creativi.
Elementi di spicco della cucina mediterranea e partenopea si combinano al grande
patrimonio della tradizione gastronomica emiliana, con un’accurata selezione delle materie
prime e una sapiente valorizzazione dei prodotti di eccellenza, dal pesce ai formaggi,
dall’olio extravergine d’oliva alle primizie dell’orto. È l’inizio di una nuova avventura. Che si
è già meritata una stella della Guida Michelin. Info: www.agostinoiacobucci.it
Riccardo Agostini
Riccardo Agostini è semplicemente il cuoco più importante del Montefeltro, terra sospesa
tra Marche, Romagna, Toscana e San Marino, terra dal passato nobile quanto la bellezza
paesaggistica delle sue sinuose colline. Da qui Riccardo si è allontanato ragazzo e
“pelapatate”, assetato di conoscenza gastronomica, per poi tornarci, dopo importanti
esperienze, da Uomo e Chef. Il Piastrino, ristorante gourmet che gestisce insieme alla
brillante moglie Claudia in quel di Pennabilli, è un luogo d’alta cucina che sa rappresentare
il territorio in maniera speciale: i più fragranti ingredienti dell’entroterra, infatti, sono esaltati
grazie a piatti che sanno far dialogare con forza ed armonia ricordi legati alle tradizioni
locali con frizzanti “assoli” creativi. È proprio questo il suo contributo concreto e
contemporaneo alla sostenibilità, all’interno della più tipica e diffusa provincia italiana,
della Via Italiana al gusto. Info: www.piastrino.it
Giuseppe Postorino
Per Giuseppe Postorino, Executive Chef de L’Alchimia Ristorante & Lounge di Milano, la
cucina è una questione di consapevolezza e di responsabilità, nei confronti dei
commensali, della sala e della brigata e rispetto alla filiera. Giuseppe cucina anche per
trasmettere i valori a lui cari: non si tratta soltanto di mangiare molto bene, ma anche di
condividere un pasto che faccia stare bene le persone, che lasci un’impronta culturale ed
emotiva duratura. Classe 1985, nato a Monza ma di origini calabresi, si appassiona fin da
subito al mondo della cucina grazie ai profumi della regione di origine: inizia gli studi e si
diploma all’alberghiero del collegio Ballerini di Seregno. Da lì, attraverso il mentore
Alberico Penati, il suo percorso professionale inizia con un’esperienza internazionale
al Rocco Forte Hotel di Bruxelles. In seguito, rientra in Italia per lavorare nelle prestigiose
cucine del Maestro Gualtiero Marchesi presso il Relais & Chateaux L’Albereta, per poi
fermarsi sette anni nel celebre Hotel Magna Pars Suite (5*) nel ruolo prima di Sous Chef e
poi di Executive Chef del ristorante DA NOI IN. Giuseppe approda nel 2019 a L’Alchimia
Ristorante, dove ottiene l’ambito riconoscimento della prestigiosa Stella Michelin nel 2020,

riconfermato anche per il 2021, oltre a una serie di premi e riconoscimenti dei migliori
esponenti della critica enogastronomica. Info: www.ristorantelalchimia.com