Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del Reg. UE 2023/512 della Commissione viene formalmente accolta la richiesta di modifica del disciplinare dell’Aceto Balsamico di Modena. Dopo un lunghissimo iter, avviato nel dicembre 2015, e la gestione di diverse opposizioni presentate a livello nazionale e comunitario, la Commissione ha accolto pienamente le argomentazioni e le richieste del Consorzio di Tutela e del MASAF.
“L’iter è stato lungo e travagliato – afferma Mariangela Grosoli Presidente del Consorzio – ma finalmente siamo giunti al termine e possiamo implementare operativamente le novità normative introdotte. Ringrazio tutti coloro che ci hanno supportato in questo lavoro impegnativo e, in primis, il Ministero e tutti i funzionari che hanno avuto un ruolo attivo nella procedura.”
Tre sono i grandi temi toccati dalle modifiche: nuovi parametri qualitativi dell’Aceto Balsamico di Modena Invecchiato; l’ampliamento della gamma dei contenitori in cui sarà possibile imbottigliare il prodotto e l’ampliamento e l’integrazione del sistema di controllo della filiera. Novità che per il consumatore vogliono dire: più scelta, più qualità e più garanzie.
Per quanto riguarda il primo aspetto, “il nuovo Disciplinare prevede un aumento della densità minima prevista per l’Aceto Balsamico di Modena Invecchiato, abbassandone al contempo l’acidità – spiega Federico Desimoni, Direttore del Consorzio – e dando la possibilità di affiancare alla dicitura “Invecchiato” l’indicazione del periodo minimo di invecchiamento pari a 3 anni. Una modifica importante che siamo convinti valorizzerà ulteriormente il segmento dell’Invecchiato, permettendo di offrire un prodotto che risponde alle aspettative e al gusto del consumatore di oggi. Questa modifica diventa ancor più rilevante se abbinata alla seconda novità – continua il Direttore – con cui si sono introdotte, nella gamma di bottiglie in cui il prodotto può essere commercializzato, anche bottiglie più piccole fino ad arrivare a quella da 100 ml”.
Infine, il Disciplinare appena approvato amplia la gamma dei soggetti della filiera sottoposti al controllo dell’ente di certificazione aggiungendo la categoria dei produttori di vino e integra il sistema di controllo introduce le analisi isotopiche strumento estremamente efficace per la verifica dell’autenticità delle materie prime.
Il prossimo passaggio verso l’attivazione delle nuove norme sarà quello della pubblicazione del decreto ministeriale sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, attesa nelle prossime settimane, e, infine, la modifica del Piano di Controllo che determinerà l’entrata in vigore e l’operatività di quanto disposto nel nuovo disciplinare.