Conclusa la seconda edizione di “Vini d’Abbazia”, la manifestazione che racconta le tradizioni vitivinicole e i riti contadini delle Abbazie d’Italia che si è svolta dal 2 al 4 giugno all’Abbazia di Fossanova dove, da centinaia di anni, il vino è di casa. Qui infatti nel 1208 arrivarono i Monaci Cistercensi creatori di quelle che sarebbero diventate le etichette più rinomate della Borgogna.
Nel chiostro dell’Abbazia si sono incontrati monaci, imprenditori e imprenditrici vitivinicoli, sommelier e vignaioli prevenienti da oltre 30 cantine monastiche italiane e francesi che con il loro lavoro mantengono intorno a monasteri e conventi angoli di paradiso.
Oltre un centinaio le etichette degustate tra i banchi di assaggio: presenti le Abbazie di Goleto (Feudi di San Gregorio), Valvisciolo, Busco, Muri Gries, Novacella, Praglia, Rosazzo (Livio Felluga), Crapolla, Monte Oliveto Maggiore, Badia a Passignano (Antonori), Cistercense di Casamari; i Monasteri di Bose, Sabiona Valle Isarco, Frati Bianchi, Santo Stefano Belbo (Beppe Marino), Camaldoli, Convento della Santissima Annunciata (Bellavista), VallepicciolaPievasciata, Monache trappiste di Vitorchiano; Arnaldo Caprai per le vigne di Sagrantino delle Abbazie di Montefalco e, per la prima volta quest’anno, l’Associazione di Abbazie francesi LesVins d’Abbayes con oltre 10 etichette. In rappresentanza del territorio, le Cantine della Strada del vino di Latina: Cantina Sant’Andrea, Marco Carpineti, Casale del Giglio, Cincinnato, Pietra Pinta, La valle dell’Usignolo, Cantina Villa Gianna, Donato Giangirolami.
“L’evento ci ha dato la conferma della popolarità già riscontrata lo scorso anno nella prima edizione, rinnovando il successo di pubblico con oltre tremila presenze nel Borgo di Fossanova.Tutti gli eventi e le masterclasssold out, i banchi di degustazione affollati e apprezzati”, raccontano gli organizzatori. “Abbiamo avuto anche il piacere di ospitare Carlo Petrini in un appassionato incontro condotto dal giornalista Rai Marcello Masi in cui il fondatore di Slow Food ha parlato di transizione ecologica come via per la felicità, dell’importante ruolo delle piccole comunità produttive che rinnovano oggi la lezione del monacesimo, cui dobbiamo tra l’VIII e il XIII secolo il salvataggio delle comunità locali e la tutela del territorio”. Graditissima dal pubblico anche l’apertura degli stand gastronomici di Slow Food Latina e delle piccole botteghe dello scenografico Borgo di Fossanova, così come affollate le visite guidate al Borgocurate da Slow Food Travel.
Presente a Vini d’Abbazia anche Giancarlo Righini Assessore Regionale del Lazio alle Politiche Agricole:“Manifestazioni come questa –che hanno l’obiettivo di ricordare il ruolo fondamentale delle Abbazie nella Storia, sia come luoghi di produzione di vino, sia come custodi e conservatrici di vitigni di eccellenza che altrimenti sarebbero andati persi – si iscrivono perfettamente nel senso della nuova legge regionale che stiamo per varare” ha detto Righini“una legge sull’eno-olio turismo che ha come obiettivo di creare una rete tra territorio, storia, cultura e tradizione”. L’Assessoreè intervenuto al Convegno “Il vino come motore di un territorio – Progetti di Sviluppo” al fianco delSindaco di Priverno Annamaria Bilancia, del Direttore Generale di Confagricoltura Anna Barrile, del Presidente di Informare – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Frosinone e Latina Luigi Niccolini.
Vini d’Abbazia 2023 è stato organizzato dall’Associazione Culturale Passione di Vino, dal Comune di Priverno, da Taste RootsSoc. Coop. e da Strada del Vino di Latina, con la collaborazione di Slow Food Lazio e Direzione Regionale Musei Lazio, con il patrocinio di Regione Lazio, ARSIAL, Camera di Commercio di Frosinone Latina, Informare, Confagricoltura.