Nel Salento San Martino è una festa molto attesa che si trascorre in famiglia o con gli amici, senza formalità. L’11 novembre sera ci si riunisce nelle case o nei ristoranti per festeggiare alla grande l’arrivo del vino novello. E in quella occasione ci si può lasciare andare, che tradotto… significa che ci si può anche ubriacare.
La festa è unica e si festeggia solo nel Salento. Ma grazie all’impegno dell’ Associazione regionale Pugliesi di Milano, dell’Associazione Sogno Salentino di Verona e dell’Associazione Core Presciatu di Vicenza, i salentini e i pugliesi che vivono fuori hanno contagiato con questa bellissima festa tutto il Nord Italia, dove ormai i festeggiamenti in onore di San Martino vengono onorati sempre di più in perfetto stile salentino.
UNA CENA SPETTACOLO IN CANTINA TENUTE BELLAMARINA
Cantina Tenute Bellamarina propone un evento unico, tre giorni prima della Festa: sabato 9 novembre alle 19.30 per avere l’opportunità di fare tardi e lasciarsi andare, sarà festa con “Aspettando San Martino”, una cena spettacolo nella grande sala eventi della Cantina stessa durante la quale si potranno degustare piatti tipici innaffiati con i freschi vini firmati Tenute Bellamarina: il bianco Galè, fiano Salento IGP, il rosato Rosamaro di negroamaro vinificato in purezzaa, Salento IGP e il rosso ZIS, un primitivo Salento IGP. Gran finale con le bollicine Undiciunidici, create dall’abbraccio dei due vitigni principali: Negroamaro e Primitivo che si abbracciano tra i 70 ettari di vigneti che circondano la Cantina Tenute Bellamarina.
A curare lo spettacolo dal titolo: “Quando il sole ballava la notte” sarà il Laboratorio di Drammaturgia e Musica Popolare “Pietre Vive del Salento”, un intreccio di musica, canto e teatro, frutto di anni di studi e ricerche sui canti popolari, sulle credenze e i riti dell’antico mondo contadino che spesso rimarcano una disperata condizione sociale che influenza l’amore come il lavoro, la società come la famiglia, il vivere stesso di un intero popolo. Lo spettacolo si snoda tra musica, danza e narrazione ed è caratterizzato, in particolare, dai riti propiziatori e di possessione, dai canti d’amore e di dolore e dal ritmo ossessivo dei tamburelli nel rito liberatorio della tarantata.
Sono ben otto gli artisti coinvolti: Tonino Papadia (voce narrante), Antonella Rubino (canto e tamburello), Angelo Gaglione (canto, tamburelli e percussioni) Francesco Longo (fisarmonica), Antonio Saracino (fiati) Vito Bellanova (contrabbasso) Roberto Cati (batteria) Angelo Guarini (chitarra).
Ci sono tutte le premesse per una serata eccezionale all’insegna del buon vino e del divertimento. Per lasciarsi andare Aspettando San Martino.
Info e prenotazioni tel. 320 03 17 686 o 389 490 43 74