Il Salento archeologico e culturale, protagonista alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum

Incontri con giornalisti e tour operator, relazioni istituzionali con grandi e importanti enti pubblici e con esperti del Ministero della Cultura, per il Patrimonio Unesco.

La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum, che si è conclusa il 3 novembre si conferma, anche quest’anno, la fiera ideale per promuovere viaggi incentrati sul turismo culturale ed archeologico, mettendo in luce siti e beni culturali, sullo sfondo dei Templi di Paestum e del Museo Archeologico riaperto da poco con la Tomba del tuffatore, i cui affreschi raffigurano un giovane che si tuffa nel mare dell’Eternità.

Il Salento è stato grande protagonista alla Bmta con le città di Lequile, che ha promosso l’Archeologia industriale con i suoi frantoi ipogei di Dragoni, dalla cui ricchezza sono nate le splendide chiese tardo barocche e i palazzi gentilizi e con Latiano e Mesagne, vicinissime a Brindisi e attraversate dal penultimo tratto della via Appia, divenuta Patrimonio Mondiale dell’Umanità Sito Unesco, il 60mo d’Italia.

Illustrando l’itinerario e l’immenso patrimonio culturale, ma anche enogastronomico, con l’aiuto della rivista Spiagge edizione speciale Archeologia, diretta da Carmen Mancarella (www.mediterraneantourism.it) il sindaco di Lequile, Vincenzo Carlà, l’assessore alla cultura di Latiano, Monica Albano e il consulente politico del sindaco Toni Matarrelli, Mimmo Stella con delega al sito archeologico di Muro Tenente e al centro storico di Mesagne, hanno avuto un’agenda fitta di incontri.

Hanno incontrato e stretto ulteriori relazioni con la Città Metropolitana di Roma Capitale, dove nasce la via Appia, con il Ministero dei Beni Culturali e con diversi giornalisti e tour operator come Kell12, EmozioniMondo, Carrani tour operator (che sta per festeggiare i primi 100 anni di storia), con l’Ente del Turismo Cinese e i Gruppi Archeologici: 3.000 appassionati sparsi in tutta Italia che ogni anno programmano viaggi culturali e archeologici alla scoperta dei borghi meno conosciuti.

Spiega il sindaco di Lequile Vincenzo Carlà: “Siamo qui alla Bmta per uscire dai nostri confini e promuovere a livello mondiale la bellezza della nostra Lequile che entra a pieno titolo negli itinerari archeologici e culturali grazie ai frantoi ipogei di Dragoni e alle sue stupende chiese e palazzi gentilizi come le chiese di San Vito e di San Nicola, la chiesa Madre, il convento con la sua ricca biblioteca e i suoi straordinari affreschi. Lequile è ricca anche di strutture ricettive che vorremmo fossero piene tutto l’anno e non solo d’estate. Siamo a Paestum per favorire la destagionalizzazione puntando sulle nostre straordinarie risorse. Ci lega a Mesagne l’estro del grande architetto Salvatore Miccoli, nato a Lequile, che, nel XVII secolo, realizzò le chiese di San Vito e di San Nicola a Lequile e la Mater Domini a Mesagne, praticamente simili”.

La via Appia riunisce come una grande famiglia borghi, beni culturali, ma anche eccellenze enogastronomiche come sottolinea la dottoressa Maria Angela Ferroni, responsabile scientifica del progetto “Via Appia, Regina delle Vie” che ha portato il Ministero dei Beni Culturali a candidare e ottenere che la Via Appia, la prima autostrada dell’Umanità, lunga 900 chilometri, con svincoli, bretelle, masserie di ristoro (autogrill), divenisse Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco. “La via Appia accende potenti riflettori sui borghi”, commenta la dottoressa Ferroni, “ma bisogna stare attenti a tenere la fiamma sempre accesa”.

Latiano e Mesagne con il sito di Muro Tenente, abitato dai Messapi, condividono una storia millenaria. “Sono le comunità a promuovere i borghi”, sottolinea l’assessore alla cultura di Latiano, Monica Albano. “Pensiamo a quello che è accaduto con la nostra Fiera, dove in pochi anni, la Sagra degli Stacchiodd (delle orecchiette) ha portato a Latiano fino a 2.500 visitatori per un solo evento. Latiano è la città dei musei, perché offre ben sette collezioni concentrate nel polo museale dell’ex convento dei Domenicani e la straordinaria collezione Ribezzi Petrosillo con reperti rinvenuti nel sito di Muro Tenente., Ma Latiano è anche la città del beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei e offre un’imperdibile sosta golosa grazie alla pasta reale divenuta di recente de.co”.

Punta sulla sostenibilità e all’accessibilità la città di Mesagne che presto avrà la possibilità di realizzare la ciclovia dal centro storico al sito archeologico di Muro Tenente grazie ad un finanziamento di due milioni e 250mila euro che gli sono stati riconosciuti direttamente dal Ministero della Cultura.

Spiega il consulente politico del sindaco, Toni Matarrelli, Mimmo Stella addetto al sito archeologico di Muro Tenente e al centro storico: “Per noi Mesagne è come un balcone che si affaccia sulla Via Appia, che diventa la straordinaria occasione per promuovere tutti i beni culturali di cui la nostra cittadina è ricchissima. Mesagne è Archeologica e Barocca. Agli appassionati di Archeologica offre visite lungo il tratto della via Appia, sui siti archeologici di Muro Tenente e del Villaggio Japigeo nel cuore del centro storico, nel Museo Mater “Granafei”, aperto alle visite guidate anche per le persone non vedenti grazie al progetto “Touch The History”. Mesagne è una città che parla con percorsi studiati per le persopne diversamente abili ed è  ricca di stupende chiese barocche. Ha un centro storico davvero delizioso protetto dal castello normanno, dove si svolgono grandi mostre, che richiamano appassionati da ogni parte d’Italia e del mondo come la mostra 7 Secoli di Arte, prorogata sino al 7 gennaio 2025”.

Ha suscitato un grande interesse il progetto CartApulia presentato alla Bmta dal funzionario della Regione Puglia, Mauro Paolo Bruno: “E’ un sistema digitale aperto, al quale tutti possono dare il proprio contributo e fruibile da tutti, in cui, per la prima volta, si parla non di Beni culturali isolati, ma di Paesaggio culturale, contestualizzando i Beni stessi nel contesto economico, turistico e sociale”.

Infine il mare di Puglia, un mare di incontri e culture, sta restituendo siti archeologici subacquei di straordinaria bellezza grazie alle ricerche condotte dalle équipe di archeologi sub dell’Università del Salento, di Bari e di Foggia. “Si tratta di grandi risorse, di grandi opportunità, che saranno presto rese fruibili anche per i viaggiatori e i turisti”, conclude la professoressa Rita Auriemma di UniSalento.

La Puglia ha tutte le carte in regola per vivere di turismo tutto l’anno grazie al suo straordinario patrimonio culturale e archeologico, presentato anche quest’anno alla Bmta di Paestum. E ora giornalisti e tour operator saranno invitati in un prossimo educational che sarà organizzato dalla rivista Spiagge con il partenariato dei Comuni e che vedrà l’ospitalità nella magnifica ed elegante struttura ricettiva Tenuta Caradonna www.tenutacaradonna.com.