Si è conclusa il 24 novembre la settimana europea per la riduzione dei rifiuti, con il motto: ‘ Food waste is out of taste’ (lo spreco di cibo è fuori gusto). Ogni anno questo appuntamento si focalizza su una tematica diversa relativa ai rifiuti e per il 2024 è stato appunto lo spreco alimentare. 58 milioni di tonnellate è l’ammontare totale dello spreco alimentare dell’Unione Europea, secondo una statistica riferita al 2021 (dati Eurostat), pari a quasi 131kg per abitante! E lo spreco maggiore è stato individuato nell’ambito domestico, seguito dal settore della trasformazione del cibo e dalla ristorazione.
Grazie ad una serie di norme sviluppate per agevolare il recupero e la redistribuzione del cibo invenduto, oltre al supporto finanziario di istituzioni ed enti privati, negli ultimi anni il recupero delle eccedenze è cresciuto in maniera significativa e in molte città e Regioni italiane sono stati attivati e si diffondono progetti e iniziative che coinvolgono associazioni e cittadini impegnati a ridurre lo spreco alimentare.
Il Comune di Bologna attraverso l’iniziativa ‘NON SI BUTTA VIA NIENTE’, in collaborazione con il Gruppo Hera e Last Minute Market, riesce a recuperare le eccedenze alimentari di mense, esercizi commerciali e aziende, per consegnarle a enti no profit che si occupano di persone in difficoltà. Questa iniziativa è presente anche all’aeroporto Marconi dove ogni mattina, alcuni volontari dell’associazione Civibo, ritirano croissant, pizze, focacce, piadine per le Cucine Popolari, un luogo dove anche la socialità ha la sua importanza. Sempre a Bologna due applicazioni ‘antispreco’: Phenix e Squiseat permettono di acquistare dai negozianti i prodotti invenduti.