È un momento di grande attenzione quello attuale per il vino, combattuto tra alert salutisitici, etichette trasparenti, dazi di natura geopolitica, consumi che cambiano anche con l’avvento dei vini dealcolati. «L’Accademia della vite e del vino è da sempre attenta a tutto quanto gira attorno al mondo dell’enologia», spiega il presidente Rosario Di Lorenzo. «Quella della dealcolazione è una questione molto sentita e dibattuta tra puristi della tradizione, senza alcol non è vino, e chi si apre alla necessità di dare risposta alle nuove tendenze che si basano anche su aspetti legati alle nuove tendenze dei consumi e di conseguenza dei mercati», sottolinea il presidente. «Ecco, dunque, che l’Accademia ha prodotto una relazione, curata dal nostro vicepresidente Vincenzo Gerbi, dal titolo Alcol e vino, un rapporto da ripensare, per offrire una base scientifica con cui affrontare il futuro di questo settore».
La relazione di Gerbi parte dalla recente allerta dell’Oms sulle implicazioni tra vino e salute pubblica.