Slow Wine Fair e SANA Food insieme: perchè bontà e sostenibilità sono possibili lungo la filiera alimentare e vitivinicola

«La Slow Wine Fair si conferma differente rispetto alle altre fiere dedicate al vino, perché alla sua base ha sempre un tema politico di grande rilevanza e attualità. In questa edizione dedichiamo i nostri sforzi a far sì che la filiera vitivinicola diventi uno dei settori produttivi a minor impatto ambientale» ha dichiarato Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine e coordinatore della Slow Wine Coalition durante la conferenza stampa di presentazione del programma completo di Slow Wine Fair 2025, dal 23 al 25 febbraio a BolognaFiere, nei padiglioni 15 e 20. «Per farlo, dobbiamo far sì che il vetro con cui sono fatte le bottiglie sia meno pesante, un fattore che condiziona sia i costi effettivi e ambientali di produzione sia la logistica. Oggi i dati affermano che il vino non è più attrattivo per i giovani e che i consumi stanno diminuendo, ma se non offriamo alternative interessanti e soluzioni innovative a queste fasce di appassionati, non ci sarà alcuna partita. Al contrario, è importante sottolineare che il vino, consumato con moderazione, è l’unica bevanda alcolica che ha il potere di far bene al paesaggio, grazie a vignaiole e vignaioli che sono sentinelle del territorio; all’ambiente, attraverso un’agricoltura sostenibile basata sulla rigenerazione del suolo, ma anche alla società, garantendo un rapporto virtuoso con i dipendenti e con gli abitanti dei villaggi di collina, che spesso sarebbero abbandonati se non esistesse la viticoltura».

Slow Wine Fair e SANA Food insieme: perché bontà e sostenibilità sono possibili lungo la filiera alimentare e vitivinicola 

Dal 23 al 25 febbraio la quarta edizione dell’evento organizzato da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, e il nuovo format SANA Food: un’occasione per conoscere e assaggiare prodotti buoni, puliti e giusti.

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