Lucio Corsi e la chitarra Wandrè: un ponte tra passato e futuro musicale

Quando Lucio Corsi è salito sul palco del Festival di Sanremo con una chitarra Wandrè, ha portato con sé non solo uno strumento musicale, ma un pezzo di storia dell’Emilia-Romagna e della liuteria italiana.

Le chitarre Wandrè, nate a Cavriago negli anni ’50 grazie alla creatività di Antonio Pioli (meglio noto come Wandrè), rappresentano un esempio di come l’arte e l’artigianato possano fondersi per creare qualcosa di unico.

Le chitarre Wandrè sono celebri per il loro design innovativo e distintivo.

Caratterizzate da forme originali, finiture particolari e un uso sperimentale dei materiali, queste chitarre si distinguevano immediatamente da qualsiasi altro strumento dell’epoca.

Pioli utilizzava materiali inconsueti come la plastica e creava decorazioni che univano pop art, surrealismo e un tocco di avanguardia.

Ogni chitarra era un’opera d’arte, che univa funzionalità musicale a una straordinaria estetica. Non sorprende che le chitarre Wandrè abbiano conquistato il cuore di molti musicisti nazionali e internazionali.

Da Frank Zappa ai Nomadi, da Francesco Guccini a Bob Dylan, molti artisti sono stati attratti dal suono unico e dall’estetica particolare di questi strumenti.

La loro versatilità ha permesso di esplorare generi musicali diversi, contribuendo a scrivere alcune delle pagine più belle della storia della musica.

A prestare la chitarra a Lucio Corsi è stato il collettivo “Partigiani di Wandrè”, un gruppo di appassionati che mantiene viva la memoria di Antonio Pioli.

Lo scorso anno, il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna ha reso omaggio a Wandrè con una mostra curata da Marco Ballestri, con la collaborazione di Oderso Rubini, dei Partigiani di Wandrè, della Regione Emilia-Romagna e il sostegno di Assimusica di Cremona.

Un evento che ha permesso di riscoprire la bellezza e l’originalità delle sue chitarre, ma anche di contestualizzare il suo lavoro nella storia della musica e dell’arte italiana.

L’esibizione di Lucio Corsi a Sanremo, con la chitarra Wandrè, è stata un segnale forte: la musica italiana può guardare al futuro mantenendo un legame profondo con le proprie radici.

Una storia di creatività, passione e memoria, che unisce generazioni diverse sotto il segno della musica.

Massimo Nocito