Tiziano Bellini da direttore di multinazionali a tuttofare nella sua azienda vitivinicola: la realizzazione di un sogno: “La cantina dell’innovazione”

Dalla gestione dei rischi delle banche a Londra alle terre di Sabbioni di Mantova per coltivare un’idea declinata in vini naturali artigianali che hanno conquistato in breve tempo palati celebri e locali di prestigio. Il segreto? Il profondo amore per il proprio territorio di origine, la curiosità e la passione per le sfide. Nasce così la cantina Tiziano Bellini.

Riconosciuto manager presso alcune fra le più prestigiose istituzioni finanziarie globali nella City di Londra, professore di statistica in alcune tra le più rinomate università negli UK, autore di libri diventati punto di riferimento per i risk manager di tutto il mondo, Tiziano Bellini ha deciso di rientrare in Italia col sogno di realizzare la “La cantina dell’innovazione” nelle terre di Sabbioni, piccolo centro nella provincia di Mantova.

Quella che qualche tempo fa poteva sembrare semplicemente una “pazza idea” si sta schiudendo come un’intrigante realtà riconosciuta da palati celebri e locali di prestigio a livello internazionale. Il segreto? Un profondo amore per il territorio di origine, l’inesauribile curiosità, un’insaziabile passione per le sfide e un’intraprendente determinazione.

Non si tratta di un semplice investimento finanziario, ma di una vera e propria “immersione” nei panni del vignaiolo. Tiziano, insieme alla sorella Patrizia ha impiantato i vigneti ed ha impostato una filosofia di vinificazione che contravviene tutti gli stereotipi e i preconcetti.

Ogni bottiglia è un’opera unica, frutto del lavoro dell’artigiano, del rigore dello scienziato e della creatività dell’artista. L’obiettivo è ridare lustro alla millenaria tradizione vitivinicola del terroir Viadanese e Sabbionetano, in provincia di Mantova, svelando al mondo un tesoro nascosto da troppo tempo.

I principi dell’agricoltura circolare ispirano ogni azione sia nei vigneti che in cantina. Preservare la biodiversità e minimizzare gli sprechi per Tiziano Bellini sono imperativi ai fini della sostenibilità e rispetto della natura.

I vigneti, si trovano nella piana creata dalle millenarie esondazioni del fiume Po, un terroir unico che combina suoli franco-argillosi e sabbiosi-limosi con una vena calcarea superficiale. Questo ambiente beneficia di un clima intermedio tra mediterraneo e oceanico che vede nella disponibilità idrica naturale un fondamentale alleato nei tempi di siccità registrati nell’ultimo decennio.

La scelta delle varietà Ancellotta e Grappello Ruberti è tesa a valorizzare l’originalità dei ceppi autoctoni. Per contro, Pinot Nero e Pinot Chardonnay esprimono il più alto stadio della sfida ai luoghi comuni. A tale riguardo, contravvenendo al mantra che è indispensabile avere vigneti in altura, si potrebbe parlare di vigneti “eroici” per il terroir Viadanese e Sabbionetano.

Se l’uvaggio Ancellotta è esaltato da protratto appassimento, lunga macerazione e affinamento in legno, il Grappello Ruberti è alla base di bollicine pet-nat e metodo classico. Parimenti, Pinot Nero e Pinot Chardonnay sono destinati alle bollicine metodo classico.

In cantina, l’idea imperante è combinare tradizione e innovazione al fine esaltare le peculiarità delle proprie uve. Questi sono i tratti salienti di una filosofia che fa della innovazione il cavallo di battaglia. In cantina si sperimentano fermentazioni con lieviti indigeni, vengono rivisitate tecniche di lavorazione artigianali e l’affinamento è oggetto di continua ricerca e sperimentazione.

A rimarcare il legame con territorio e famiglia, le bottiglie di “bollicine” portano i nomi (in dialetto) delle località nei pressi della cantina e dei vigneti: Paion (Sabbioni), Samatè (San Matteo delle Chiaviche), Bacen (impianto di bonifica in San Matteo), Turdoi (Torre d’Oglio – tradizionale ponte in barche, pittoresco simbolo di San Matteo). I vini fermi invece si richiamano ai componenti della famiglia di origine: Giorgio (il papà scomparso alcuni giorni prima dell’impianto del primo vigneto), Annunciata (la mamma), Patrizia (co-founder appassionata imprenditrice).

Una sinfonia di squadra è alla base del successo: il lavoro in vigna, svolto nel più scrupoloso rispetto della natura, l’esperienza di una guida in cantina con trascorsi nello champagne, la solidità dello spirito di famiglia condiviso con la sorella Patrizia e con la moglie Olga. A dispetto dello scetticismo dei più, i risultati non si sono fatti attendere e la critica, anche quella più scettica, si è dovuta ricredere. Del resto, i pionieri e gli sperimentatori sono abbastanza abituati a incontrare un’iniziale riserva. I vini Tiziano Bellini sono oggi distribuiti e proposti in rinomati ristoranti nelle principali regioni italiane, in Spagna, Canada, UK. I prossimi passi… continuare nel solco tracciato…

Rossi fermi

Sono la massima espressione dei vitigni autoctoni. L’Ancellotta, con i suoi grappoli distanziati e l’elevato contenuto zuccherino, viene affinata con tecniche di appassimento, fermentazione prolungata e maturazione per 24 mesi in barrique e tonneauxdi rovere francese. Anche il Grappello Ruberti segue un lungo processo di macerazione e affinamento, per ottenere vini dalla straordinaria struttura.

Giorgio – Rosso Corpo Pieno – Ancellotta.

GIORGIO è un omaggio alla scrupolosa precisione e straordinaria passione del padre di Patrizia e Tiziano. Una sfida entusiasmante nel gestire Ancellotta come uvaggio appassito, fermo e in legno, dal risultato sorprendente e subito premiato al Decanter Worl Wine Award 2024.

La Realizzare vini appassiti e in legno è una scelta non comune in pianura, nata dalla voglia di Tiziano di rivalorizzare il vitigno e proporre un vino di alta qualità e complessità. Il risultato? Un vino che decantato un’oretta prima di bere si fa dare del Lei!

Le uve Ancellotta vengono raccolte a mano da vigneti di proprietà e riposte in cassette di piccole dimensioni ove si svolge un lungo processo di appassimento. La vinificazione si caratterizza per la protratta macerazione sulle vinacce. Il processo di affinamento si protrae per almeno 24 mesi di cui i primi sei in barrique (225 litri) ed i seguenti diciotto in tonneaux (500 litri) di rovere. GIORGIO si caratterizza per lo straordinario colore rosso granato, il raffinato aroma con sentori di amarena, liquirizia con note di spezie, pepe bianco, caffè e tabacco. Il gusto vellutato, intenso, armonicamente complesso si arricchisce di squisita mineralità che persiste a lungo dopo la deglutizione.

Annunciata – Rosso Corpo Medio- Grappello Ruberti

ANNUNCIATA è un tributo al rigore e spontanea vivacità della madre di Patrizia e Tiziano. Viene ottenuto da uve Grappello Ruberti raccolte a mano nei vigneti di proprietà. Alla protratta macerazione sulle vinacce segue un meticoloso processo di affinamento in barrique e tonneauX di rovere francese che ne caratterizzano gli spiccati sentori aromatici, intensa freschezza e mineralità.

Effervescenza con metodo ancestrale (Pét-Nat)

Questo metodo antico prevede una rifermentazione in bottiglia, creando un vino delicatamente effervescente e artigianale. Il Pét-Nat conserva lievi residui di sedimento, contribuendo a un’esperienza sensoriale unica.

Turdoi – Rosè – Rifermentato in Bottiglia

TURDOI prende il nome dall’appellativo dialettale riferito a Torre d’Oglio e il suo caratteristico ponte di barche risalente al secolo scorso, nelle vicinanze del vigneto Val d’Oca e Cantina.

TURDOI è ottenuto da uve Grappello Ruberti raccolte a mano esclusivamente nei vigneti di proprietà.

Viene seguito il metodo della rifermentazione in bottiglia (metodo Ancestrale o “vino col fondo”) che caratterizza Turdoi per le intense note di frutti rossi, raffinato perlage delicatamente effervescente e squisita freschezza.

Orange Wine

Realizzato con uve Chardonnay in purezza, Orange Wine fermenta in macerazione a contatto con le bucce per circa 5 settimane e affina in legno per 24 mesi, acquisendo un colore ambrato intenso e una personalità straordinaria.

Patrizia – Orange wine – Chardonnay

PATRIZIA è un omaggio alla sorella di Tiziano con la quale ha intrapreso l’avventura vitivinicola.

È ottenuto da uve Chardonnay raccolte a mano nei vigneti di proprietà.

Alla protratta macerazione sulle vinacce segue un meticoloso processo di affinamento in barrique di rovere francese.

PATRIZIA si caratterizza per il vivace colore ambrato, elegante ampiezza olfattiva, complessità e raffinata freschezza.

Rosè fermo

Luigia Rosè fermo

LUIGIA è un omaggio alla vivace passione e rigorosità di nonna di Tiziano, ottenuto da uve Grappello Ruberti raccolte a mano esclusivamente nei vigneti di proprietà. E’ un rose barricato, affinato in botti di rovere francese – pratica molto rara, per via del processo molto complesso – da cui nasce una selezione limitata. La barricatura influisce sulle caratteristiche sensoriali del vino, dal profumo, al gusto, al colore. I sentori di frutti rossi, quali ciliegia e ribes si intrecciano in LUIGIA a note di mandorla, vaniglia e pepe bianco che accompagnano una bevuta fresca impreziosita da un finale elegantemente minerale. 

Bollicine Metodo Classico

Le bollicine Metodo Classico seguono un lungo affinamento sui lieviti, di almeno 18-24 mesi, per esaltare la qualità e la complessità del vino. Ogni bottiglia viene trattata con la massima cura, dalla sboccatura al dosaggio zero.

Un’altra sfida di Tiziano, per ottenere i vini morbidi, piacevoli ed eleganti ma senza aggiunta degli zuccheri, per garantire autenticità e originalità e per essere più sinceri possibile.

Samatè – Blanc de Blancs – Metodo Classico

SAMATE’ prende il nome dall’appellativo dialettale riferito alla località di San Matteo dove Patrizia e Tiziano sono nati. Viene ottenuto da uve Chardonnay raccolte a mano esclusivamente nei vigneti di proprietà. SAMATE’ è frutto dell’avvincente sfida e costante ricerca dell’eccellenza nel Metodo Classico. Gli eleganti profumi di pesca ed ananas si integrano ad aromi agrumati e note di lievito e pane tostato su cui si innestano sottili aromi di nocciola tostata e burro. Il fine perlage conferisce una raffinata effervescenza al palato arricchito da squisita mineralità che persiste elegantemente dopo la deglutizione.

Bacen – Blanc de NoirsMetodo Classico

BACEN prende il nome dall’appellativo dialettale del maestoso impianto idrovoro di bonifica situato tra San Matteo delle Chiaviche e Sabbioni – simbolo del territorio- ove ha sede la Cantina.

Viene ottenuto da uve Pinot Nero raccolte a mano esclusivamente nei vigneti di proprietà. BACEN è frutto dell’avvincente sfida e costante ricerca dell’eccellenza nel Metodo Classico.

Delicati aromi di fiori di campo e rose si intrecciano a note agrumate come arance rosse e scorza di pompelmo.

Sentori di mandorla, frutta secca e tabacco si aprono alla raffinata struttura e finissimo perlage di BACEN la cui squisita mineralità ti accompagna a lungo dopo la deglutizione.

Paion – Rosè – Metodo Classico

PAION prende il nome dall’appellativo dialettale riferito alla località di Sabbioni ove ha sede la Cantina e nelle cui vicinanze si trova il vigneto Val d’Oca.

Viene ottenuto da uve Grappello Ruberti raccolte a mano esclusivamente nei vigneti di proprietà.

PAION è espressione della coraggiosa avventura e costante ricerca dell’eccellenza nel metodo classico. Il variegato profilo floreale tra cui emerge la freschezza del gladiolo, si fonde con sentori di frutti rossi freschi, come fragole, lamponi, frutti di bosco e note di spezie come pepe nero e chiodi di garofano.

Note di lievito e pane tostato ricordano il lungo processo di affinamento.

La raffinata struttura, il finissimo perlage e la squisita mineralità di PAION accompagnano a lungo dopo la deglutizione.

Tiziano Bellini è un manager riconosciuto a livello internazionale per innovazione e pragmatismo.

Ha trascorso diversi anni nella City di Londra ricoprendo importanti ruoli nelle più prestigiose istituzioni finanziarie globali.

Ha insegnato in università del calibro della London School of Economics, Imperial College ed ha scritto diversi libri diventati un punto di riferimento per i risk manager di tutto il mondo.

Tiziano ha deciso di rientrare in Italia per realizzare il sogno della vita: “La cantina dell’innovazione”.

L’idea di “sporcarsi le mani” per produrre vino ha preso forma in Sabbioni di Viadana, un piccolo centro in Provincia di Mantova.

Il leit-motiv della sua avventura è valorizzare e riscoprire un territorio i cui vitigni erano già celebrati dal poeta Virgilio. A dir poco sfidante impiantare vitigni quali Pinot Chardonnay e Pinot Nero a una altezza di 14 metri sul livello del mare. Ardita l’idea di produrre bollicine con metodo classico nel parco naturale dove il fiume Oglio confluisce nel Po, così come la realizzazione di uno “sforzato” da uve Ancellotta abitualmente usate come uve da taglio. Condivide con la famiglia il sogno di restituire un volto umano ai sapori della vita con vini ambasciatori dell’estro inventivo italiano nel mondo. I riconoscimenti già ottenuti, come Decanter World Wine Awards, già attestano il valore di questa nuova impresa “Made in Italy”.

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