Bologna si conferma “città delle mostre”; grazie anche agli investimenti di Arthemisia, che ha creduto e continua a credere nel capoluogo emiliano, Bologna si attesta sempre più come epicentro culturale italiano, richiamando visitatori da ogni parte di Italia e del mondo.
Mentre continua con successo e numeri crescenti la mostra “Egitto. Splendore millenario”, frutto della collaborazione tra il Comune di Bologna e Arthemisia Group, tra pochi giorni due nuove mostre apriranno i battenti a Bologna: “Street Art. Banksy & Co.” a Palazzo Pepoli e “Edward Hopper” a Palazzo Fava.
Realizzate con una sinergica e forte cooperazione tra Genus Bononaie e Arthemisia, in collaborazione con il Comune di Bologna per ciò che concerne la grande retrospettiva su Hopper, con queste due nuove proposte la città avrà un’offerta culturale senza uguali: una grande mostra archeologica, una mostra per i giovani e per tutti quelli che guardano al futuro dell’arte, e una mostra iconica sul pittore americano più noto del XX Secolo. Difficile chiedere di più.
“I risultati di Bologna mi riempiono di orgoglio; – afferma Iole Siena, a capo di Arthemisia – a Bologna ho trovato la conferma di quello che penso da sempre ossia che la visione (rendere Bologna una città culturale di riferimento), insieme alla fattiva collaborazione tra soggetti pubblici e privati, e all’entusiasmo della gente, sono la perfetta ricetta per arrivare, tutti insieme, al traguardo”.
Alla tante domande sul futuro di Palazzo Albergati, Iole Siena risponde: “Palazzo Albergati ha ospitato le nostre prime due mostre a Bologna, sono arrivati quasi 350.000 visitatori in un anno tra Escher e Brueghel, e l’immagine delle lunghissime code in via Saragozza è diventata un simbolo della città; rimarremo sempre legati a questo luogo magico. Nell’immediato non è possibile proseguire lì la nostra attività, ma il nostro impegno con la città di Bologna prosegue e si rinforza”.