E’ nato a Montepulciano, vive da sempre a Montepulciano e da sempre lavora nel mondo del vino “perché il vino – dice – lo respiro da quando sono nato”. E’ anche grazie a questa passione innata che Moreno Barbetti è stato proclamato Cantiniere dell’Anno 2016. Classe 1971, Barbetti ha iniziato nel 2002 a lavorare in una delle aziende storiche del Vino Nobile, la Fassati, oggi denominata Fattoria Saltecchio, e passata nella proprietà dei fratelli Gianni e Danilo Della Camera.
Proprio in questa azienda ha avuto modo di conoscere il suo “maestro”, come lo chiama, Giorgio Laurini (Cantiniere dell’Anno 2004, oggi in pensione). “Da Giorgio ho appreso questo mestiere – dice Barbetti – che non si impara a scuola, ma solo praticandolo ogni giorno con fatica, devozione e tanta attenzione, perché dal nostro lavoro ne consegue la qualità finale del prodotto”. Moreno Barbetti si commuove quando parla della figura del cantiniere. “Oggi è molto evoluta rispetto a prima grazie anche alla tecnologia – continua il miglior cantiniere del 2016 a Montepulciano – ma serve sempre la massima conoscenza, dalla vigna alla cantina fino a che il vino viene messo in bottiglia”.
Moreno Barbetti è dunque il migliore cantiniere dell’anno secondo la giuria tecnica, composta dal Presidente del Consorzio Andrea Natalini, dal Sindaco del Comune di Montepulciano Andrea Rossi e dal Presidente dell’Associazione Fiera Tre Berte Nicola Giomarelli, che lo ha designato dopo aver vagliato le candidature proposte dalle aziende associate. Il premio è stato assegnato in occasione della cena-degustazione “A Tavola con il Nobile”, tradizionale appuntamento di apertura della Fiera dell’Agricoltura di Tre Berte, giunta quest’anno alla 35.a edizione.
Il premio. Giunto alla quindicesima edizione, il Premio promosso dal Consorzio del Vino Nobile ha l’obiettivo di premiare il professionista che si è particolarmente distinto in questa particolare attività per un periodo relativamente lungo di tempo. In poche parole intende valorizzare una professione “antica” che possiede un fascino tutto suo, fatto di esperienza, mestiere ed anche piccoli e grandi segreti. Una figura, quella del cantiniere, legata per tradizione al territorio poliziano e al Vino Nobile e che resiste nonostante la meccanizzazione delle tecniche di cantina. Il vino è un prodotto vivo e in quanto tale soggetto a cambiamenti, ecco perché la figura professionale tradizionale del cantiniere continua ad essere estremamente preziosa; grazie alla sua esperienza, alla sua passione e soprattutto alla sua costante presenza a fianco del vino sa cogliere con precisione il momento giusto in cui intervenire.
“Il vino a Montepulciano occupa oltre mille addetti – afferma Franco Fierli, componente della Giunta del Consorzio del Vino Nobile, presente alla premiazione – e la figura del cantiniere è una di queste, fondamentale per il lavoro che viene dopo la vendemmia perché è in cantina che si affinano e si preparano i migliori vini che poi portano in giro per il mondo questa eccellenza di Montepulciano e della Toscana; l’obiettivo del premio è quindi valorizzare questo ruolo che sempre di più occupa giovani”.
A Fierli ha fatto eco il Sindaco di Montepulciano che ha esaltato il ruolo del premio (“in quindici anni, anche grazie allo spirito di questa manifestazione, siamo riusciti a trasmettere ai nostri concittadini il senso di un consumo consapevole e di qualità e del vino”) ed ha sottolineato lo stretto rapporto, anche economico, tra vino e turismo: “I due settori, legati come sono, fatturano ogni anno circa 200 milioni di Euro, occupando – tra diretti ed indotto – circa 10.000 persone: ecco perchè l’Amministrazione Comunale dedica a queste attività impegno ed investimenti, perchè occorre sostenerle in quanto sono un asse portante della nostra economia e del nostro assetto sociale”.
La Fiera dell’Agricoltura di Tre Berte entra nel vivo con il programma del fine settimana che, oltre alla Mostra-mercato delle attrezzature e prodotti per il lavoro in campagna, propone due importanti appuntamenti, l’esposizione dei vitelloni da carne di razza chianina (con una preziosa mostra fotografica retrospettiva, dedicata a 60 anni di partecipazioni di tori e torelli chianini alle grandi esposizioni, anche internazionali) e con le gare e concorsi di equitazione.
Moreno Barbetti, Cantiniere dell’Anno 2016, va ad aggiungersi al palmares dei premiati che comprende Fabrizio Savino (Salcheto), Roberta Vannozzi (Boscarelli), i fratelli Carmine e Orazio Capoccia (Avignonesi), Stefano Rubechini (Fattoria di Palazzo Vecchio), Primo Marinelli (Casale Daviddi), Marco Papini (Vecchia Cantina) Urano Carpini (Tenuta Valdipiatta), Fabrizio Dottori (Fattoria del Cerro), Dino Magi (Cantina Fanetti), Daniele Giani (Vecchia Cantina), Bruna Casagrande (Cantina Gattavecchi), Giorgio Laurini (Fassati), Enzo Barbi (Fattoria della Talosa) fino ad arrivare al primo vincitore del Premio, Adamo Pallecchi, storico cantiniere della Cantina Contucci.