Attilio Muggia. Una storia per gli ingegneri

E’ stato presentato giovedì 10 marzo 2011, presso il Salone delle Feste, de I Portici Hotel – Palazzo Maccaferri a Bologna il volume di ATTILIO MUGGIA “Una storia per gli ingegneri” a cura di M. Beatrice Bettazzi, Paolo Lipparini. All’evento sono intervenuti Gian Paolo Brizzi – direttore Dipartimento di Discipline Storiche, Antropologiche, Geografiche e Archivio Storico, Università di Bologna, Alessandro Marata – presidente Ordine degli Architetti di Bologna, Marco Gaiani – direttore Dipartimento di Architettura e Pianificazione Territoriale, Università di Bologna, Giuliano Gresleri – docente di Storia dell’Architettura, Università di Bologna.Ogni città nasconde i suoi tesori e chi li ha creati. È la storia dell’ingegner Attilio Muggia, (Venezia 1861- Bologna 1936), bolognese d’adozione, docente e riformatore della locale Scuola per gli Ingegneri, progettista di molte delle opere più significative della città felsinea. Attilio Muggia è teorico e utilizzatore del brevetto Hennebique per le costruzioni in cemento armato di cui egli si serve a Bologna, Firenze e in tutta l’Italia centrale. Figlio di una famiglia di commercianti, il suo nome è rimasto legato, tra l’altro, a un importante istituzione per Bologna: la Facoltà di Chimica Industriale.
 
Editrice Compositori gli dedica la prima monografia, frutto del contributo di studiosi autorevoli e di ricerche archivistiche che hanno portato alla scoperta di nuovi “fondi” dell’archivio di famiglia. Il volume “Attilio Muggia, una storia per gli ingegneri”, curato da Maria Beatrice Bettazzi e Paolo Lipparini, raccoglie momenti significativi della storia architettonica della città delle Due Torri: da Palazzo Maccaferri alla scalea della Montagnola, dal tempio israelitico al chiostro maggiore della Certosa, dal Banco di Napoli a villa Gina. Tavole nate dal rigore quasi neoclassico di uomo dell’Unità d’Italia, ma che ha saputo guardar oltre, al chiaroscuro dei tempi moderni.
 
Non solo, Muggia guardava oltre l’Italia. Rimangono, per esempio, le bellissime prospettive acquerellate realizzate per il concorso del Museo del Cairo. Fondamentale, grazie all’impegno di eredi e studiosi, il ritrovamento di due fondi costituiti da tavole originali, pannelli a colori di diversi progetti. Materiale che viene pubblicato per la prima volta in quest’opera e che ha permesso di completare il suo profilo professionale, accademico ed imprenditoriale con nuove attribuzioni e la ricostruzione della cronologia delle sue opere.
 
Gli archivi bolognesi hanno consentito di costruire una storia che, attraverso le vicende professionali di Muggia, si snoda fra le principali questioni che riguardano Bologna fra Otto e Novecento con l’obiettivo di definire il volto di una città alla faticosa ricerca della propria modernità e inserirla nel panorama nazionale. La monografia di Editrice Compositori racconta, con testimonianze, foto e tavole, questo grande lavoro riportando alla luce l’operato di un professionista che non ha ancora avuto il riconoscimento che gli spetta.
Attilio Muggia. Una storia per gli ingegneri, Editrice Compositori, pp. 264, brossura, formato cm 24×25, € 30,00
ISBN 978-88-7794-667-5