Dal 17 giugno al 10 luglio lo Spazio Oberdan della Provincia di Milano accoglierà un suggestivo e inedito progetto espositivo dal titolo “Astrattismi Paralleli”.
Si tratta di una mostra che raccoglie le fotografie di Carlo D’Orta e Danilo Susi, frutto di percorsi distinti ma convergenti di due artisti entrambi impegnati nella ricerca, con lavori che si basano sui riflessi, dell’elemento astratto visto come passaggio tra realtà e fantasia.
L’iniziativa è promossa dalla Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura con il patrocinio di RUFA/Libera Accademia di Belle Arti di Roma e si avvale del prezioso contributo, quale main sponsor, delle Arti Grafiche Boccia.
Come sottolinea il curatore della mostra Valerio Dehò “l’utilizzo del digitale consente di rileggere il paesaggio urbano attraverso inedite inquadrature suggerite da riflessi, dallo specchiarsi delle immagini nell’acqua e nel cristallo, proponendo storie che raccontano la città attraverso inusuali punti di vista”.
Il processo creativo di Carlo D’Orta nasce infatti all’interno della città metropolitana, usata come medium grazie ai riflessi dei grattacieli, delle vetrine o delle altre superfici specchianti. Le sue “Vibrazioni” e “Paesaggi surreali” sono realizzati in base all’assoluta fedeltà alle forme riflesse reperite nella realtà, con un’occasionale rielaborazione digitale dei colori per ottenere una fotografia “pittorica”.
Danilo Susi lega il proprio processo creativo alla natura, all’acqua, elemento primordiale tutt’uno col sacro femminino generatore di vita. Nasce così “Acquastratta”, immagini fedeli alla realtà tanto nelle forme che nei colori, senza alcun intervento post-produzione.
Come lo specchio di Alice è il media di transizione tra realtà e irrealtà, così il vetro di Carlo D’Orta e l’acqua diDanilo Susi sono l’elemento di passaggio dalla dimensione fisica a quella metafisica. La ricerca dei due artisti diventa un viaggio nei recessi dell’anima, attraverso la porta dell’astrazione, secondo la lezione di Paul Klee.
“Con la mostra Astrattismi paralleli – osserva il Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano – Spazio Oberdan rinnova la sua vocazione di luogo aperto al contemporaneo, facendosi in questo modospecchio della realtà artistica del nostro tempo. Il sottile gioco tra astratto e reale, che percorre tutta l’idea espositiva, ci porta a riflettere sul concetto di verità. Una verità intuita e percepita al di là dell’apparenza e per questo più vicina all’essenza stessa delle cose.”
Il percorso della mostra è arricchito dalla sezione dei lavori di Albano Paolinelli dal titolo “La città parallela”,che documenta la ricerca sul “nuovo paesaggio” che l’artista porta avanti da alcuni anni, mettendo in moto dispositivi pittorico-visivi di investigazione profonda che sollecitano una riflessione originale e diversa su “città” e “paesaggio”.
Paolinelli osserva da un punto di vista privilegiato il territorio che appare sfocato, e il colore, l’ombra e la luce che definiscono i volumi disegnando il paesaggio avvolto da un’aura di mistero. L’artista rappresenta scatole aperte verso l’universo, contenitori di contraddizioni, di drammi, di problemi, di scontri, di gioie e di dolori, che appaiono nella loro modellata leggerezza, trasformate da una analisi concettuale.
Carlo D’Orta (1955), giurista, manager pubblico, viaggiatore, coltiva da oltre 35 anni la passione per la fotografia. Nel 2003 incontra la pittura e frequenta per più anni corsi avanzati nell’ambito della Rome University of Fine Arts. Ne nasce una completa trasformazione della visione fotografica, che transita dal reportage alla realizzazione di composizioni di ispirazione astratta e surrealista, memore delle lezioni di Kandisky, Bacon, Dalì, Niki de Saint Phalle e altri. Hanno qui le radici progetti fotografici come “Vibrazioni” e “Paesaggi surreali”.
Nel 2009 e nel 2011 sue fotografie sono state selezionate per la finale dalle giurie rispettivamente del Premio Arte Mondatori e del 55° premio Basilio Cascella. Nel 2010, con la fotografia “Vibrazione FR8”, ha vinto il voto on line nel premio internazionale Celeste Prize ed ha partecipato alla mostra finale al “The Invisible Dog Art Center” di New York. Questa foto è nei giorni scorsi stata scelta per scenografie d’ambiente nel film Usa Arbitrage, in corso di lavorazione con regia di Nicholas Jarecki e interpreti principali R.Gere e S.Sarandon.
Nel biennio 2010/2011 una selezione di immagini tratte dai progetti “Vibrazioni” e “Berlino” è divenuta, con il patrocinio di Ministero degli Esteri e Galleria Tondinelli di Roma, mostra itinerante in Germania, con tappe a Monaco di Baviera, Stoccarda, Francoforte, Colonia, Berlino, Roma.
Delle sue opere hanno scritto critici d’arte e artisti come Wilfried Dechau, Tullio de Franco, Valerio Dehò, Gianni De Mattia, Giorgio Giovanetti, Alfio Mongelli, Andrea Romoli Barberini, Loris Schermi, Floriana Tondinelli.
(www.carlodortaarte.it)
Danilo Susi (1949), medico gastroenterologo, è presidente dell’AMFI (associazione medici fotografi italiani). Inizia negli anni ’70 come autodidatta, con frequentazioni dei maestri pescaresi Moder e Simoncelli e della Galleria Rondinini di Roma. Nel 1980 vive direttamente la I° edizione de “Le mois de la photo à Paris”: ricerca la linea e la luce quali espressioni di vita. Nel 2004 la “svolta innovativa”, grazie al digitale: ricerca il colore nei riflessi dell’acqua secondo l’impressionismo di Claude Monet. Nasce così “Acquastratta”, che diventa anche marchio d’impresa. Nel 2010 inizia una ricerca selettiva dei colori. E’ autore di otto libri fotografici e, in tiratura limitata, di foulards in seta e piatti di porcellana. Mostre personali recenti. 2007: Biblioteca comunale Casa Professa, Palermo; Galleria civica “G.Sciortino”, Monreale (Pa); SportoreEnsemble, 25° ed., Spoltore (Pe). 2008: Accademia navale, 25°TAN, Livorno; Museo d’arte moderna “Colonna” e Fondazione PescarAbruzzo, Pescara. 2009: Galleria Luxardo e Lavatorio Contumaciale, Roma; 2010: IV° Giornata del contemporaneo-Amaci, Bologna e Termoli; Ex-Convento dei Teatini, Lecce. Nel 2011 ha organizzato per il Comune di Termoli la mostra itinerante “Italia150”, che sarà esposta anche a New York ad ottobre. Di lui hanno scritto:Giovanni Benedicenti, Antonio Zimarino, Loris Schermi, Carlo Fabrizio Carli, Eva Clausen, Carlo Gallerati, Giorgio Giovanetti, Achille Pace, Albano Paolinelli, Fausto Raschiatore, Aleardo Rubini, Giorgio Tani, Carla Tommasina, Ugo Zatterin.
(www.danilosusi.com)
Albano Paolinelli (1943), scenografo, ha curato allestimenti scenici per teatro, cinema e varie testate televisive. E’ stato docente di discipline pittoriche e preside vicario del liceo artistico “ G.Misticoni” di Pescara. Dal 1960 ha partecipato a mostre collettive nazionali ed internazionali, è stato presente in diversi premi “Michetti” a Francavilla e “Alternative attuali “ a L’Aquila, ha fatto parte della Galleria “Convergenze-laboratorio comune d’arte” di Pescara e ha partecipato a rassegne dedicate al cinema d’artista. Recentemente è stato invitato a “Videor” (Modena) in una rassegna internazionale dedicata al cinema d’avanguardia. In questi ultimi anni ha tenuto personali a Pescara (2003), a Boston (Usa, 2004) e a Charleroi (Belgio, 2004). Ha inoltre partecipa a diverse collettive tra cui: “Amici miei”, HUB by ferrini artecontemporanea 2006; “Premio Vasto”, 2007; ”Premio Sulmona”, 2008; “ Frames” Chiesa S.Giovanni Battista, Penne 2009; “Abitare Oggi” Lanciano 2010/2011; “Il libro come opera d’Arte, Castello di Nocciano 2010.
Delle sue opere hanno scritto, tra gli altri: Antonio Bandera, Fortunato Bellonzi, Giovanni Carandente, Lucine Cariat, Anna Maria Cirillo, Enrico Crispolti, Jean François D’Angelo, Livia De Leoni, Giacinto Di Pietrantonio, Luigi Paolo Finizio, Maria Torrente Foti, Giuseppe Gatt, Franco Giubilei, Francesco Jengo, Carlo Melloni, Sandra Orienti, Roberto Pasini, Giuseppe Rosato, Aleardo Rubini, Carla Tommasina Marcheggiani, Marcello Venturoli, Peter Weiermair, Antonio Zimarino.
(www.albanopaolinelli.it)