Da giovedì 12 ottobre arriva nelle sale NICO, 1988, il terzo lungometraggio di Susanna Nicchiarelli, vincitore del Leone “Miglior Film” Orizzonti alla 74. Mostra del Cinema di Venezia. A interpretare magistralmente Nico troviamo Trine Dyrholm, attrice e cantante danese Orso d’Argento a Berlino 2016 per la sua interpretazione ne “La Comune” di Thomas Vinterberg. Al Cinema Rialto da giovedì 12 a domenica 15 ottobre per i primi spettatori ogni giorno 25 magliette del film.
Ambientato tra Parigi, Praga, Norimberga, Manchester, la campagna polacca e il litorale romano, Nico, 1988 è un road-movie dedicato agli ultimi anni di Christa Päffgen, in arte Nico. Musa di Andy Warhol e icona musicale accanto a Lou Reed nei Velvet Underground, Nico, donna dalla bellezza leggendaria (anche Fellini la volle nella “Dolce vita”), vive una seconda vita dopo la storia che tutti conoscono, quando inizia la sua carriera da solista. Nico, 1988 racconta degli ultimi tour di Nico e della band che l’accompagnava in giro per l’Europa degli anni ’80: anni in cui la “sacerdotessa delle tenebre”, così veniva chiamata, ritrova se stessa, liberandosi del peso della sua bellezza e ricostruendo un rapporto con il suo unico figlio dimenticato, mai riconosciuto dal padre Alain Delon. È la storia di una rinascita, di un’artista, di una madre, di una donna oltre la sua icona.
Genere: Drammatico
Regia: Susanna Nicchiarelli
Con: T.Dyrholm, A.Marinca, F.Rongione, K.Fernandez
Durata: 93
Lingua: ITALIANA
Trama: Christa Päffgen, in arte Nico, è stata una delle più importanti icone pop del secolo scorso. Famosa modella negli anni Sessanta, habituée della Factory di Andy Warhol, cantante del gruppo musicale Velvet Underground e musa di Lou Reed, che nell’ultima parte della sua vita intraprende la carriera di solista girando per l’europa e interpretando i suoi brani con una band inglese. Il film, ambientato tra Parigi, Praga, Norimberga, Manchester, nella campagna polacca e il litorale romano, racconta gli ultimi tour di Nico e della band negli anni Ottanta: anni in cui la “sacerdotessa delle tenebre”, così veniva chiamata, ritrova sé stessa, liberandosi del peso della sua bellezza e ricostruendo un rapporto con il suo unico figlio dimenticato. È la storia di una rinascita, di un’artista, di una madre, di una donna oltre la sua icona
Note PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM, MENZIONE SPECIALE PREMIO FEDIC, PREMIO SPECIALE FRANCESCO PASINETTI – NGCI ALLA 74ma MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2017)