“1930-2017, Sogni in Movimento”, gli anni di cinema Odeon e non solo… Inaugura la prima collettiva all’interno del Sal8tto con protagonisti quattro artisti di Bologna.
Domenica 15 ottobre, alle ore 18, in occasione dell’European Art Cinema Day (EACD) prenderà vita l’Odeon Gallery, il nuovo spazio espositivo del Sal8tto, la sala polifunzionale del cinema Odeon (Via Mascarella 3) dedicato all’arte contemporanea.
Lo scopo della rassegna annuale è quello di promuovere l’arte e soprattutto gli artisti, proponendo una sorta di vetrina nel pieno centro di Bologna, uno spazio ibrido dove Cinema e Galleria dArte si fondono in un unico progetto.
Essendo il Cinema Odeon da sempre impegnato nella diffusione di film di qualità e di elevato spessore artistico, lincontro e il connubio con le altre arti figurative è un ulteriore passo in tale direzione.
In questo primo anno di programmazione artistica ci piacerebbe coinvolgere principalmente gli artisti della città. Il progetto parte con una prima collettiva il cui titolo, 1930-2017 Sogni In Movimento, va a sottolineare sia la storia del cinema Odeon (nato appunto negli anni ’30) che lo svilupparsi di nuove idee.
Il concetto di movimento che ben si inserisce nel contesto cinematografico (dinamicità, racconto, sviluppo e ricordo della vecchia pellicola) legato a quello di sogno (quindi nuove idee, desideri, pensieri, pulsioni, élan vital che tutto muove..) ci permette di creare un filo conduttore che unisce arte, innovazione, filosofia e ricerca introspettiva sul fronte dellanima e di legare la prima mostra collettiva alle successive esposizioni personali prevalentemente incentrate sulla poetica del singolo artista.
Ogni esposizione prevede un vernissage di apertura e due cene a tema in presenza dell’artista, così da unire arte, cinema e cucina all’insegna dello spirito artistico e culturale del cinema Odeon.
Stefano Cappelletti, Nicola Corona, Elena Fregni, Luca Serio, sono i primi artisti chiamati ad esporre i loro lavori.
STEFANO CAPPELLETTI
Argenta (FE), 1956
Larte magica visionaria senza tempo rivive nel contemporaneo e trova la sua espressione nelle dimensioni del sogno, del gioco e della rappresentazione dellimpossibile, il tutto alla volta della ricerca e dellespressione del Sé. La trasfigurazione del reale e dei significati nasconde e svela allo stesso tempo il vero nascosto dalle sovrastrutture attraverso una pittura al contempo ludica e spregiudicatamente diretta.
NICOLA CORONA
Belluno, 1959
Il fumetto nel suo correre a strisce ogni tanto si ferma e incontra larte.
E così che le tavole divengono opere autonome, ricche di spessore fisico (anche in senso materiale attraverso la tecnica del collage) in un trionfo di tecniche pittoriche dallaura new-dada e pop ed i personaggi si trasformano in immagini umane gelidamente artefatte e opposte, tipiche di una finta umanità camaleontica.
ELENA FREGNI
Crevalcore (BO), 1970
UnAracne della matassa metallica, come descritta da Baccilieri, che disegna sculture intrecciando fili di ferro. Lo spirito del soggetto, in prevalenza animale, si libera dalla gabbia che paradossalmente lo crea, e arriva diretto a colpire lanima dello spettatore che, nonostante la leggerezza delle strutture viene travolto dalla potenza espressiva e dalla maestosità delle figure.
LUCA SERIO
Bologna, 1988
Il Velo della materia continuamente steso e rimosso nella rincorsa al Limite, infinito (o non finito), per definizione irraggiungibile, porta la ricerca del giovane artista sul fronte dellErrore colto come spunto di crescita e formazione; atto creativo e distruttivo vengono quindi a corrispondersi nella tensione verso la resa percettiva dellIo interiore che rimane inesorabilmente inafferrabile.
PER INFO E PRENOTAZIONI
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