Da 33 espositori a 450. In questi giorni in Umbria arrivano imprenditori da tutta Italia. Presenti delegazioni di imprenditori per scambi commerciali da Grecia, Romania, Bulgaria, Tunisia e altri Paesi
Un Lazzaro Bogliari visibilmente emozionato ha inaugurato l’edizione 50 di Agriumbria, di scena nei padiglioni di Bastia Umbra fino a domenica 8 aprile. Un’edizione storica per la fiera agricola nata nel 1969, da un’intuizione dell’Onorevole Lodovico Maschiella, con 33 espositori per lo più locali e che oggi conta 450 stand in rappresentanza di 2.500 marchi e aziende e che nel prossimo futuro vede una forte spinta all’internazionalizzazione.
Come ha spiegato proprio Bogliari, presidente di Umbriafiere, organizzatore di Agriumbria: “Tengo a sottolineare lo sforzo di tutto lo staff di Umbriafiere che negli anni è riuscito a fare di questo appuntamento uno dei più attesi dal mondo agricolo e agroindustriale di tutto il Paese. Le cose buone, come la fiera, nascono dalle buone idee e dall’ostinata voglia e professionalità che poi ci vuole per realizzarle. Tutto quello che oggi vediamo lo dobbiamo all’intuizione di Lodovico Maschiella, per me un’esempio anche a livello personale, oltre che professionale”.
LE PAROLE DELLA PRESIDENTE MARINI che ha ricordato la figura dell’Onorevole Maschiella come esempio di uomo di governo capace di un rapporto di prossimità con il territorio, ma allo stesso tempo riformista in grado di immaginare e progettare futuro: “Umbriafiere è un esempio virtuoso di società a capitale pubblico che dimostra come, se ben guidate, le partecipate possono produrre risultati e innovazione per tutto il sistema economico regionale. A breve annunceremo interventi per migliorare il nostro polo fieristico. Questa è una struttura strategica per la nostra regione, abbiamo individuato canali di finanziamento per ammodernare il centro fieristico”.
Il presidente Bogliari ha citato e ringraziato tutti i partner della manifestazione, le istituzioni, con l’assessorato all’Agricoltura guidato da Fernanda Cecchini, sempre pronto a interloquire e supportare il comparto; le confederazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura e Cia Umbria; l’Università, in particolare il Dipartimento di Scienze agrarie; l’Associazione italiana allevatori e quelle regionali, fiore all’occhiello della fiera; Sviluppumbria e Umbra Export, la Camera di Commercio di Perugia e Unioncamere; Grifo Latte, Federunacoma (Federazione dei costruttori di macchine agricole), partner strategico per la prossima evoluzione della manifestazione che attraverso accordi e parnership sta proiettando gli espositori, in particolare i costruttori di mezzi e macchine, sui mercati europei ed extraeuropei e che sarà al fianco di Umbriafiere a luglio nell’organizzazione di Eima Show, le prove in campo di nuove macchine agricole. Nuovo format, giunto alla seconda edizione, destinato ad affermarsi nel panorama nazionale. Un’evoluzione dinamica, nei campi appunto, per far testare i nuovi mezzi agricoli di precisione direttamente agli agricoltori. Sono intervenuti al taglio del nastro Fernanda Cecchini, assessore alle Politiche agricole della Regione Umbria, che è presente in fiera con uno spazio informativo pensato per fornire orientamento e informazioni agli agricoltori e che ha sottolineato la portata strategica per l’Umbria di un salone come questo; Stefano Ansideri, Sindaco del Comune di Bastia Umbra e Stefania Proietti, Sindaco di Assisi. IL PROGRAMMA DI SABATO 7 APRILE
MANCANO NOCCIOLE PER LA NUTELLA, UN PIANO PER COLTIVALRE IN UMBRIA.
L’azienda di Alba sosterrà i produttori agricoli con un piano che punta a una nocciola di qualità e una filiera sostenibile, tutta italiana, a supporto dell’intero comparto.
Nel pomeriggio presentazione del progetto Nocciole Italia, un futuro da coltivare insieme, a cura di Confagricoltura Umbria in collaborazione con Ferrero. Un convegno incentrato sulle opportunità di sviluppo del settore corilicolo anche nella nostra regione, nell’ambito del progetto nocciola Italia, che vede insieme tutti gli attori interessati. Previsti gli interventi del presidente di Confagricoltura Umbria, Fabio Rossi, insieme a Fabio Piretta, project manager Ferrero Hco, mentre Domenico Brugnoni, Amministratore del Gruppo Fat Fattoria Autonoma Tabacchi spiegherà la prima esperienza corilicola nella regione e il ruolo delle aggregazioni. Giandomenico Consalvo, Presidente CiVi, illustrerà, quindi, il comparto vivaistico certificato in Umbria. Al termine, spetterà all’assessore all’Agricoltura della Regione dell’Umbria, Fernanda Cecchini, il compito di tirare le conclusioni e stimolare riflessioni sul tema.
Alle 9.15, a cura di Cia Umbria, l’importante momento di confronto dal titolo la zootecnia salva l’Appenino, interviene Matteo Bartolini, presidente regionale Umbria CIA-Agricoltori Italiani. Alle 9.15 Gli ovini da carne, passato, presente e futuro, a cura di Assonapa, ARA Umbria e Università degli Studi Perugia. Alle 10 si parla della filiera del latte in Umbria, a cura della Camera di commercio i Perugia. Alle 11 in programma il talk show sul consumo di carne con l’Associazione italiana allevatori. Nel pomeriggio, alle 15, sarà illustrato il progetto I-beef sulla salute e il benessere negli allevamenti di Chianina, a cura di Anabic. In programma la mostra interregionale Frisona Italiana e premiazioni, la nazionale di razza Chianina e la presentazione della mostra nazionale razza Maremmana alla fiera di Grosseto. Agriumbria prosegue fino a domenica 2 aprile. Per info: www.agriumbria.eu