Vino al vino: Bertinoro celebra l’Albana

Da sx Raffeale Nanni e Roberto Giorgini, Vice e Presidente di Ais Romagna, Mirko Capuano Assessore Turismo Comune Bertinoro, Mariella Pieri e Stefano Buda dell’Istituto Alberghiero Artusi di Forlimpopoli.  

È il vitigno bianco per eccellenza esclusiva assoluta della Romagna. L’Albana, prima Docg d’Italia di un vino bianco anno 1987, sarà protagonista della due giorni di “Vino al Vino” in programma a Bertinoro sabato 2 e domenica 3 ottobre. Unico il contenitore promosso dal Comune di Bertinoro, due gli eventi ospitati nel centro storico della cittadina dell’ospitalità: la quinta edizione del Master Romagna Albana Docg di Ais Romagna e l’evento itinerante Albana Dèi del Consorzio Vini di Romagna.

Il tutto con un protagonista assoluto: l’Albana, sempre più nell’Olimpo dei grandi bianchi d’Italia, grazie al prezioso lavoro di tanti produttori che credono in questo “rosso travestito da bianco”, secondo la felice definizione di un critico. Epicentro di un vero e proprio rinascimento in Romagna, l’Albana si è imposta a consumatori e critica grazie alla sua versatilità nelle versioni secco, passito e spumante, fino all’ultima frontiera della macerazione in anfora, abbandonando il vecchio schema di vino dolce di fine pasto.

Un cambio di rotta riconosciuto dalle guide nazionali come nel caso dei prestigiosi Tre Bicchieri del Gambero Rosso 2022 assegnati per il secondo anno di fila a due Albana secco (quest’anno a Celli di Bertinoro e Monticino Rosso di Imola). Lo stesso ha fatto l’ultima edizione della guida Ais “Emilia Romagna da Bere e da Mangiare” 2021/2022 che ha assegnato quasi un terzo dei vini “eccellenti” (punteggio massimo) ad Albana: su 55 vini top, ben 16 sono Albana nelle diverse tipologie.

Il Master Romagna Albana

Giunto alla quinta edizione, mette a confronto 17 sommelier degustatori da sette territori diversi (Puglia, Campania, Toscana, Lombardia, Veneto, Emilia e Romagna) a testimonianza di come l’Albana sia sempre più trasversale a diverse regioni d’Italia. L’evento sarà anticipato sabato 2 ottobre nel pomeriggio nella Riserva storica da una degustazione di Albana insieme ai partecipanti al Master, mentre la sera alle 19.30 nella Rocca ci sarà una cena a tema dal significativo titolo “Aspettando il Master” a cura di Ais Romagna in collaborazione con l’Istituto Alberghiero Artusi di Forlimpopoli (info: 0547 415249 – info@aisromagna.it tel. 3337148500).

Nella giornata di domenica 3 ottobre va in scena il Master, aperto la mattina alle prove di selezione a porte chiuse nella sala della Riserva Storica, da cui scaturiscono i 4 finalisti in gara davanti al pubblico alle ore 15.30 nella Chiesa di San Silvestro. Avvincente e tutto da seguire l’evento pomeridiano con i finalisti alle prese con degustazioni alla cieca, presentazione di fronte a ipotetici clienti, abbinamenti gastronomici, racconto su vecchie bottiglie, domande insidiose della giuria.

A decretare il vincitore, valutando le capacità di degustazione, comunicazione e racconto, competenza, studio e conoscenza dei vini, capacità manageriale e gestionale dei concorrenti, sarà una giuria di esperti, composta da rappresentanti della sommellerie nazionale e romagnola e del Consorzio Vini di Romagna. Ne fa parte, di diritto, anche il vincitore dell’edizione precedente del Master, l’altoatesino Andrè Senoner. Al vincitore vanno 2mila euro messi in palio dal Consorzio Vini di Romagna.

Una ulteriore Giuria formata da produttori determinerà un Premio Speciale al Miglior Sommelier comunicatore del Romagna Albana Docg scelto fra i quattro finalisti.

Albana Dèi

Come nel 2020, posticipato di alcuni mesi rispetto al periodo abituale di svolgimento (maggio-giugno), in ottobre si svolgerà la nona edizione della selezione enologica Albana Dèi, da un’idea di Carlo Catani e Andrea Spada, promossa e coordinata dal Consorzio Vini di Romagna. Potendo contare su uno “zoccolo duro” di produttori che non hanno mai smesso di crederci e che commercializzano con successo anche oltre oceano, la prima Docg bianca d’Italia a essere stata riconosciuta deve continuare ad affermarsi con la forza di cui è capace e per le esperienze che “il giro delle Albane” è in grado di assicurare ai lovers. Un evento itinerante che toccherà alcuni dei borghi più belli della Romagna, a partire proprio da Bertinoro il 3 ottobre (ore 17 Piazza della Libertà il voto della giuria popolare), poi a seguire Castrocaro Terme, Mercato Saraceno, Oriolo dei Fichi (Faenza), Brisighella e Dozza (calendario in via di definizione). Come nell’edizione dello scorso anno, si replica il coinvolgimento diretto dei ristoranti,essendo l’abbinamento cibo-vino un connubio imprescindibile per la valorizzazione delle nostre eccellenze. Le Albane finaliste del concorso saranno quindi anche all’interno dei ristoranti che aderiranno all’iniziativa, con i clienti dei locali chiamati ad esprimere in un bel gioco enogastronomico le proprie preferenze, che si sommeranno ai giudizi raccolti dal pubblico nelle piazze in vista della classifica finale. Sabato 2 ottobre alle 18, inoltre, sulla terrazza dell’Enoteca Cà de Bè di Bertinoro, si terrà la tavola rotonda aperta al pubblico dal titolo: “Albana Day! È il momento dell’Albana”, chiacchierata con alcuni noti giornalisti del vino sui trend di mercato e le vie di consolidamento di questa unicità romagnola.

L’Albana, primadonna di Romagna

Primo vino bianco in Italia ad aver ottenuto la Docg, correva l’anno 1987, a renderla inimitabile è la sua identità territoriale: i vitigni dell’Albana crescono in un’area di 818 ettari, dalle colline del Cesenate a quelle a sud di Bologna. Un centinaio le cantine produttrici, che ogni anno licenziano circa 756.400 bottiglie per 5.673 ettolitri (dati 2020 Consorzio Vini di Romagna). L’Albana è al centro di una vera e propria rinascita negli ultimi anni, basti pensare che nel 2017 le bottiglie prodotte erano 578.933. In soli tre anni, dunque, la crescita è stata di 177mila bottiglie (+30%).

In questo contesto, un posto di riguardo lo occupa la produzione delle colline di Bertinoro, per le quali gioca un ruolo decisivo la presenza dello Spungone, la roccia scaturita da una barriera corallina preistorica. Lo Spungone costringe le radici delle viti a penetrare in profondità aggrappandosi alle rocce del sottosuolo, regalando così ai vini caratteristiche di grande pregio.

Info.

Vino al Vino è organizzato dal Comune di Bertinoro (Assessorato al Turismo), insieme a Ais Romagna e Consorzio Vini di Romagna.

Nel corso della due giorni sarà attivo un servizio navetta gratuito dai parcheggi di via Allende e via Badia. Sabato 2 ottobre dalle 16 alle ore 24. Domenica 3 ottobre dalle 15 alle 19.