Il pomodoro Torpedino sempre più solidale nei confronti dei più deboli e svantaggiati

Grazie all’iniziativa “Adotta un Torpedino”, donati tremila euro a due associazioni non profit del territorio di Fondi: l’Andos  e il Centro per minori Magicabula

Al grido di “Nessuno può restare indietro”, i produttori del famoso minisanmarzano laziale,in accordo con i Servizi Sociali della Città di Fondi,  insieme per sostenere le attività dei diversamente abili e le visite di controllo per le donne operate di tumore al seno.  “Aiutare queste persone – sottolinea l’amministratore  della Torpedino srl, Mariano di Vito – significa far sentire tutti parte di una grande comunità dove ognuno può rendersi utile per sostenere l’altro”

Il tutto nonostante un periodo certo non facile per l’agricoltura italiana vessata dalla pandemia prima e ora dai rincari sconsiderati delle materie prime causati dal conflitto ucraino, che hanno portato ad un innalzamento dei costi di produzione difficilmente risolvibili. “Seppur in un momento difficile per le nostre economie  – continua Di Vito – non ci siamo voluti però esimere dall’impegno preso anche quest’anno con le associazioni di volontariato che operano sul territorio e alle quali abbiamo diviso il ricavato della vendita delle piantine donate dagli agricoltori per sostenere il progetto”.

Considerato il primo pomodoro a marchio del Lazio, il Torpedino è oramai diventato a pieno titolo una tra le varietà più apprezzate non solo a livello nazionale, ma anche a Londra e in Germania  dove sta conquistando sempre più consensi. Ambasciatore delle  produzione di eccellenza della Piana di Fondi, questo pomodoroè oggi coltivato da un piccolo gruppo di  produttori locali per un totale di circa 4.000 quintali all’anno destinati prevalentemente al mercato interno e  alla grande distribuzione. Protagonista di numerose tesi di laurea, il Torpedino è attualmente oggetto anche di

progetti di ricerca ad opera dell’INSOR – Istituto Nazionale di Sociologia Rurale, del Creadell’Università di Tor Vergata e della Regione Lazio per il miglioramento qualitativo attraverso l’ottimizzazione delle risorse idriche e la salvaguardia del suolo. “Siamo orgogliosi del percorso fatto negli anni e degli importanti risultati raggiunti – dice ancora Mariano Di Vito –  I successi però non ci rasserenano di fronte alle tante problematiche di questi ultimi tempi che rischiano di ostacolare pesantemente il settore. Nonostante ciò non ci arrendiamo e sempre in collaborazione con i Servizi Sociali, stiamo già pensando per il prossimo anno ad una grandissimo evento in cui confluire le numerose iniziative solidali che già svolgono le attività produttive del territorio a favore dei più deboli, insieme anche ai ristoratori e alla delegazione della Federazione Italiana Cuochi della provincia di Latina. Insieme si vince sempre”.