“Valorizzazione e promozione delle produzioni ovi-caprine di qualità per lo sviluppo del territorio locale e regionale”. Sarà questo il tema dell’Incontro-Dibattito che si terrà a Farnese, storica località in provincia di Viterbo, giovedì 23 agosto, presso la Sala Convegni della sede della Riserva Naturale “Selva de Lamone”. Scopo dell’incontro sarà quello di discutere in generale di agricoltura e di pastorizia e in modo particolare di alcune delle problematiche più scottanti che tengono acceso il dibattito fra allevatori, produttori e distributori dei prodotti caseari più rinomati. Il riferimento è alla etichettatura obbligatoria, alla salvaguardia del made in Italy, alla tracciabilità, alla sicurezza alimentare, senza perdere di vista la valorizzazione del paesaggio e la tutela ambientale. Senza dire della scottante questione del pecorino romano, interamente prodotto nel Lazio (dalla produzione della materia prima fino alla sua trasformazione) che prima è stato inserito nel programma di aiuti sostenuti dalla comunità europea e successivamente tolto, facendo perdere ai produttori uno stanziamento valutato intorno ai 900 mila euro.L’incontro si avvarrà dei contributi che saranno portati dal Direttore della Condiretti Provinciale di Viterbo, Gabriele Battistelli, dal Presidente Confagricoltura Viterbo-Rieti, Giuseppe Ferdinando Chiarini, dal Presidente di Viterbo della Confederazione Nazionale Agricoltori, Coretti Petronio, e dal Prof. Bruno Ronchi del Dipartimento di Produzioni Animali (DiPa) dell’Università degli Studi della Tuscia. Hanno assicurato, altresì, la loro presenza Angela Birindelli, Assessore alle Politiche Agricole della Regione Lazio, e Francesco Battistoni, Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio. Porteranno il loro saluto il Presidente della Camera di Commercio di Viterbo, Ferindo Palombella, il presidente della Confesercenti di Viterbo, Vincenzo Peparello, nonchè il sindaco della città di Farnese, Alessandro Santi.
L’incontro-dibattito si terrà in occasione dell’inaugurazione della 5^ Sagra della Pastorizia che si svolge dal 23 al 26 agosto e che fin dalla sua prima edizione, oltre all’aspetto folcloristico ed enogastronomico, ha cercato sempre spunti per poter parlare dell’attività agro-pastorale e delle problematiche che l’affliggono, senza sapere che altrove questa è considerata una risorsa del territorio, fino a diventare vera e propria offerta turistica. “Pochi, ha dichiarato Gianni Pira, Presidente dell’Associazione Agropastorizia Farnesana-Sarda, organizzatrice della manifestazione, si rendono conto dell’immenso patrimonio di saperi, sapori e culture che possono offrire le zone tradizionalmente legate alla pastorizia e del rischio che politiche perverse possono in sol colpo cancellare”.