È giunto il momento di cambiare il passo, è giunta l’ora che la Toscana inizi a lavorare di dettaglio, di sfumature. La culla della cultura etrusca è oggi uno dei più importanti territori vinicoli del mondo ed è giusto intraprendere il percorso di esaltazione della biodiversità e delle sfaccettature di ogni singolo terroir. Nel Chianti Classico è nata la tradizione vinicola toscana, che negli anni ha lavorato molto sulla ricerca del gusto anziché sulla valorizzazione delle piccole sfumature di ogni singolo terroir.
Negli ultimi anni invece il Chianti Classico ha avviato un importante percorso con la definizione delle UGA (unità geografica aggiuntiva), è un grande piccolo passo dal quale è giusto andare ancora oltre. Oggi è tempo che il Chianti Classico interpreti sempre di più ogni singola collina attraverso l’esaltazione non solo dei diversi comuni o delle diverse zone storiche, ma anche delle singole vigne.
Ed è per questo che il Colombaio di Cencio ha deciso di interpretare la menzione Chianti Classico Gran Selezione proprio per come era stata progettata. Suggerendo così un nuovo corso. Tutto all’unico scopo, di valorizzare le grandi sfumature territoriali.
Grazie a quest’idea, dopo uno studio nato nel 2018, il Colombaio di Cencio ha deciso di interpretare i propri terroir: Vinci, Montelodoli e Cornia. Tre vigneti, da cui nascono oggi per la prima volta gli omonimi Gran Selezione.
Un racconto che si declina su terroir differenti, che seguono però la medesima filosofia aziendale: la purezza.
Vinci, Montelodoli e Cornia sono quindi solo Sangiovese.
“Il Colombaio è la nostra casa il sangiovese e la nostra essenza. In questi primi cinque anni abbiamo sperimentato, studiato, ma soprattutto conosciuto in maniera approfondita i nostri vigneti e le nostre uve. attraverso questa conoscenza ci ha permesso dopo 5 anni di presentare i nostri tre cru provenienti dalle tre nostre zone di produzione più iconiche. Questa differenziazione nasce soprattutto dalla zona origine. La creazione di questi tre nuovi vini è frutto di un percorso nato dalla conoscenza dei nostri vigneti e dalla volontà di cercare la massima espressione qualitativa del nostro Sangiovese. “-dichiara Manuel Pieri, vigneron della cantina di Gaiole in Chianti- “Abbiamo effettuato prove sulle migliori tecniche enologiche da adottare per cercare di esaltare le note espressive di ogni singolo terroir. Le vinificazioni vengono differenziate a seconda delle caratteristiche dei terreni e dei circostanti microclimi al fine di riescono ad esprimere la tipicità, l’eleganza e la potenza delle uve provenienti dalle 3 zone di produzione.”
Vinci – Subito fuori l’abitato di Gaiole si trova la località Vinci. Un vero e proprio anfiteatro ad una buona altimetria, zona che insieme ai vigneti di Capannelle e di Riecine, hanno fatto la storia del Chianti e che ancora oggi si distinguono per il particolare mix di struttura, austerità ed eleganza. I vigneti di Vinci che si sviluppano proprio nel cuore di questa zona hanno una buona origine sassosa, ma al tempo stesso i vigneti che si trovano più in basso si caratterizzano per terreni ancora molto sassosi, ma in genere con un po’ più di terra, caratteristiche che regalano alle uve e successivamente ai vini, una buona dose di profumi di frutti rossi e note di amarena.
Vinci, sulla sommità di una dolce collina del paese di Gaiole in Chianti, detiene quindi un’interessante caratteristica. Non solo per l’altezza, di 430 mt abv, ma bensì per la completa esposizione a sud-est. Il vigneto ha un’età importante, poiché impiantato più di 40 anni or sono, e ciò porta ad avere caratteristiche evolutive molto interessanti sotto l’aspetto qualitativo.
La particolarità di vinificazione è che si effettua una macerazione post fermentazione prima di iniziare il periodo di affinamento di 30 mesi in botti di legno. Il Chianti Classico Gran Selezione Vinci è un vino dal colore rosso rubino, con sentori al naso di frutta rossa, spezie e sentori erbacei. In bocca risulta caldo e pieno, con una complessa struttura e un tannino morbido.
Montelodoli – Il vigneto di Montelodoli ha un’esposizione ottimale e una costante ventilazione, la quale permette maturazioni fenoliche importanti. Caratteristica fondamentale del microclima della zona di Montelodoli è l’importante escursione termica tra giorno e notte, che permette di esaltare in fase di lavorazione tutti i profumi primari caratteristici di questo vitigno. La composizione del terroir inoltre è un giusto mix tra la struttura tipica della zona, quindi con una ricchezza importante di sasso del Chianti, arenaria e alberese, nonché una componente più sciolta di argilla.
La fermentazione avviene a “Grappolo Intero”, effettuando una sgranellatura dell’acino senza pressatura e segue così una fermentazione spontanea ad acino intero.
Una procedura che regala una maggior intensità di colore al vino, nonché tannini più morbidi e aromi fruttati, e, specialmente, importanti sentori speziati. A termine della vinificazione, il vino riposa in botti di rovere di Slavonia per 30 mesi, le quali donano un bouquet speziato e aromi di tostatura e vaniglia.
Cornia – È la zona dove sorge circostante alla cantina, un piccolo anfiteatro di vigneti dove il Sangiovese esprime caratteristiche uniche trasmesse grazie alla componente pedoclimatica e al microclima. Un terreno ricco di scheletro, con pochissima sostanza organica, caratteristica che dona alla pianta di Sangiovese la massima espressività varietale. Terreno di origine marino con importanti quantità di sali minerali e carbonati: il microclima di questa zona è caratterizzato da venti freschi e risorse idriche capaci di minimizzare le fasi di stress estivo eccessivo.
Nella prima fase di vinificazione si procede con una tecnica enologica tradizionale, con follatura e rimontaggio. Conclusa la fermentazione alcolica, per le uve di questo vigneto si è scelto di adottare una macerazione post-fermentativa a “Cappello Sommerso”. Per due motivi: in primis per il colore del vino, che con questo processo si stabilizza in modo completamente naturale. In secondo luogo, per favorire la polimerizzazione delle molecole dei tannini, così da garantire un vino dal carattere più lineare e tipico.
Il Chianti Classico Gran Selezione Cornia svolge un affinamento di 30 mesi in botti di rovere di Slavonia e al naso si presenta con note di frutta rossa matura, con sentori di ciliegia, fragola, vaniglia e spezie. L’ingresso in bocca è setoso ed elegante, con un finale lungo e persistente.
In occasione del suo 30simo anniversario dalla fondazione il Colombaio di Cencio si fa quindi portavoce della bellezza del territorio, presentando la propria interpretazione del territorio di Gaiole in Chianti, piccolo comune in provincia di Siena. Un posto speciale dove la diversità e la specificità del territorio regalano non soltanto una cartolina per gli occhi, ma donano anche una peculiarità unica ai frutti di queste terre. In poche decine di km quadrati un terreno unico, che dona al vino le caratteristiche organolettiche del Chianti Classico, permettendo a questo vino di esser un intramontabile portavoce di arte ed espressione pura di bellezza.