Oltre 70 ospiti hanno partecipato alla presentazione di Testamento, l’autobiografia integrale del musicista futurista Francesco Balilla e all’Aperitivo rigorosamente a tema con degustazione di POLIBIBITE, cocktail futuristi su ricetta originale di Marinetti e Failla. Correva l’anno 1914 Filippo Tommaso Marinetti, insieme a Francesco Balilla Pratella, Boccioni, Russolo e Balla, dava vita a Bologna, nei sotterranei del Grand Hotel Majestic “già Baglioni”, a una mostra destinata a rimanere nella storia dell’arte nonostante la brevissima durata: 24 ore soltanto.
In omaggio a questo evento, all’hotel che lo ospitò e che per anni fu quartier generale del movimento futurista in città e, soprattutto, alla figura del grande musicista Francesco Balilla Pratella, giovedì 21 marzo, si è svolto l’aperitivo futurista con la presentazione di Testamento, edizione integrale dell’autobiografia del maestro Pratella.
Il volume è testimonianza eccezionale e ultimo gesto del centenario del manifesto futurista, che ha rilanciato in tutto il mondo l’unica avanguardia novecentesca italiana, e narra pagine e pagine di avvenimenti e cronache di quel tempo. In particolare, si sofferma sulle vicende bolognesi, che portarono Marinetti e i suoi a risiedere volentieri nella città felsinea. Marinetti adorava alloggiare al Baglioni ed è proprio il Baglioni che divenne sede di alcune tra le serate futuriste più azzardate, proprio come la celeberrima mostra di 24 ore.
Pratella,raccontata da Beatrice Buscaroli, critico d’arte, insieme al presidente delle edizioni Del Girasole, Ivan Simonini, alla presenza della figlia del maestro Eda Pratella.