L’Istituto di Tutela della grappa del Trentino sarà presente a Vinitaly, dal 7 al 10 aprile, con uno stand istituzionale che ospiterà le etichette dei soci. Padiglione 3 stand E1: queste le coordinate per scoprire i gioielli della distillazione storica del Trentino.
Nello spazio del Consorzio Vini del Trentino saranno rappresentate le aziende associate all’Istituto di Tutela con la possibilità per appassionati e operatori di scoprire le ultime annate in commercio. Nell’aria dell’Istituto sarà possibile anche per i neofiti e gli appassionati avvicinarsi alla grappa di qualità attraverso degustazioni guidate e dei veri e propri “mini corsi” di degustazione.
Nei giorni della fiera sarà l’occasione per la prima presentazione della guida Trentino Grappa, un nuovo strumento informativo che l’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino, in collaborazione con la Trentino Sviluppo Spa, ha ideato per accompagnare il turista in una nuova forma di viaggio alla scoperta del distillato italiano per eccellenza, la grappa. Una pubblicazione che raccoglie le aziende socie spiegandone i prodotti in altrettante schede.
La Grappa del Trentino è tra i distillati più antichi d’Italia. Oltre alla qualità della materia prima a distinguere il prodotto è infatti proprio la tradizione che da tempo ha portato i distillatori a non guardare alla quantità, ma alla qualità attraverso l’impiego del sistema “bagnomaria” che consente di riscaldare le vinaccia in modo indiretto. Si utilizzano alambicchi discontinui caricando nella cucurbita (il paiolo) la vinaccia insieme ad acqua e proprio qui sarà riscaldata lentamente. Fu proprio un trentino a progettare questo tipo di alambicco, Tullio Zadra. Oggi quello del “bagnomaria” è il sistema più utilizzato dai distillatori perché nonostante sia più costoso e più impegnativo a livello di lavorazione, esalta la morbidezza e rende migliori profumi e aromi delle grappe.
Tra le tipologie principali di grappa presenti quest’anno a Vinitaly quelle da uve a bacca rossa e fra queste spicca quella di Teroldego; quelle ottenute da vinacce di uve a bacca bianca guidate dall’autoctona Nosiola, le aromatiche (Moscato e Traminer) e le grappe invecchiate. L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è nato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 29 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine e qualità: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”.