Se la cucina italiana ha avuto come padre Pellegrino Artusi, il suo figlio prediletto non può che essere Gualtiero Marchesi. La sua è una storia di successi, di sperimentazioni, di riconoscimenti mondiali, una missione che ha per fine l’insegnamento del buono e la cura del bello: questi i due aggettivi alla base della Fondazione che porta il suo nome. Perché se oggi la cucina è un tratto distintivo del “made in Italy” nel mondo, Marchesi è l’ambasciatore che l’ha fatta conoscere a livello internazionale, in un percorso iniziato negli anni ’40 del secolo scorso, al Kulm di St. Moritz, in età adolescenziale. Un cammino mai interrotto e che oggi, all’età di 84 anni, lo ha portato a inaugurare l’Accademia Gualtiero Marchesi a Milano in via Bonvesin de la Riva numero 5, luogo di studio, di apprendimento e di sperimentazione dove formare i cuochi e divulgare i principi di una sana alimentazione. “La cucina è di per sé scienza; sta al cuoco farla divenire arte”. Il fil rouge di un’intera vita.
Inevitabile che il suo nome finisse per incrociare la strada del prestigioso Premio Nazionale Galvanina, da anni tra i riconoscimenti più importanti in ambito enogastronomico, culturale ed economico, per essere stato assegnato a personaggi che indiscutibilmente si sono distinti nei loro settori di competenza: negli anni passati il premio alla cultura è stato conferito a Tonino Guerra (2011), Vittorio Sgarbi (2012), Pier Luigi Celli (2013). La consegna del Premio avverrà domenica 7 settembre alle ore 17,30 a Rimini, nell’ambito della quattordicesima edizione del Festival della Cucina Italiana (5-7 settembre 2014).
Chi è Gualtiero Marchesi.
Nasce a Milano nel 1930. La sua formazione professionale inizia al Kulm di St. Moritz e alla scuola alberghiera di Lucerna in Svizzera (1948- 1950). Tornato in Italia lavora all’albergo Mercato di proprietà dei genitori dove propone una cucina d’avanguardia che attinge ai testi classici.
Successivamente perfeziona le sue tecniche culinarie in alcuni dei migliori ristoranti francesi quali il Ledoyen a Parigi, Le Chapeau Rouge a Digione e il ristorante dei fratelli Troisgros a Roanne, e anche grazie a questa esperienza Gualtiero Marchesi si dimostra come sempre attento all’evoluzione che anima l’alta cucina. Ritorna in Italia nel 1977 e inaugura a Milano il suo ristorante di via Bonvesin de la Riva riscuotendo un immediato successo: una stella della guida Michelin, due stelle nel 1978. A due anni dall’apertura, i gastronomi Gault e Millau, nel corso di un’intervista al Time, lo annoverano tra i quindici ristoranti al mondo da loro preferiti.
Gualtiero Marchesi è inoltre tra i membri fondatori dell’Euro-Toques International, la Comunità Europea dei cuochi, fondata sotto il patrocinio della CEE. Nel 1986 viene insignito Cavaliere della Repubblica e nello stesso anno gli viene consegnato l’Ambrogino d’Oro, la più alta attestazione di stima della città di Milano. Nel 1990, a conferma del ruolo che riveste nell’ambito internazionale, viene fregiato dal ministro della Cultura e della Comunicazione Francese Jack Lang, dell’onorificenza di Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres. Nel 1991 il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga lo nomina Commendatore.
Nel settembre 1993 trasferisce il Ristorante Gualtiero Marchesi a Erbusco nel cuore della Franciacorta.
Nel 1999 la Regione Lombardia gli consegna il Sigillo Longobardo d’Oro, riservato alle più alte personalità lombarde che si sono affermate in Italia e nel mondo.
Nel giugno 2000, riceve il famoso Premio Paul Harris dal Rotary; premio replicato anche nel 2007.
Nel 2002, l’Accademia Internazionale della Gastronomia conferisce a Gualtiero Marchesi il Grand Prix Mémoire et Gratitude.
Nel gennaio 2004 apre i battenti ALMA, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, fortemente voluta da Gualtiero Marchesi.
Nel maggio 2008 ha aperto a Milano il Ristorante Teatro alla Scala Il Marchesino. Nel giugno dello stesso anno Marchesi rinuncia pubblicamente ai punteggi delle guide.
Nel gennaio 2009 riceve a Madrid il Grembiule d’oro insieme ad altri dieci cuochi internazionali che hanno influenzato la cucina dell’ultimo decennio.
Sempre a Madrid, in febbraio, il settimanale Metropoli (supplemento del quotidiano El Mundo) gli consegna il Premio Internazionale alla carriera, istituito per il primo anno.
Il 19 marzo 2010 Gualtiero Marchesi, in occasione del suo ottantesimo compleanno, crea la Fondazione Gualtiero Marchesi che ha come missione l’insegnamento del buono e la cura del bello, in altre parole la diffusione delle arti, attraverso il gusto.
Nel periodo aprile/luglio 2010, ha luogo al Castello Sforzesco di Milano la Mostra “Gualtiero Marchesi e la Grande Cucina Italiana” La Mostra “Gualtiero Marchesi e La Grande Cucina Italiana” è stata presentata all’Ambasciata italiana di Bruxelles e dal 26 al 29 ottobre nella Sede del Parlamento europeo.
Il 10 ottobre 2012, l’Università degli studi Parma ha conferito al Maestro Gualtiero Marchesi la laurea Honoris Causa in Scienze Gastronomiche.
A dicembre 2012 il Centro Studi Grande Milano gli riconosce il premio le Grandi Guglie che viene assegnato annualmente a personalità che si sono distinte nei vari settori ed hanno contribuito a rendere la “Milano più Grande”, un punto di riferimento nel mondo.
A gennaio 2013 riceve il prestigioso Premio Nonino. Lo stesso premio viene consegnato anche a Ezio Santin, Annie Feolde, Peter Higgs, premio Nobel per la fisica 2013, Fabiola Giannotti, Jolie Graham e Michael Pollan.
Il 14 ottobre 2013 riceve a Marsiglia da “Les Grandes Tables du Monde”, prestigiosa associazione che riunisce 156 ristoranti al mondo, il premio ad onore in una serata dedicata a lui.
Sempre ad ottobre 2013 è nominato membro dell’Altagamma International Honorary Council; la Fondazione Altagamma riunisce le aziende italiane che operano nella fascia più alta del mercato, si distinguono per innovazione, qualità, servizio, design e prestigio, ed esprimono la cultura e lo stile italiani nella gestione d’impresa e nel prodotto.
Il 18 giugno 2014 inaugura l’Accademia Gualtiero Marchesi in via Bonvesin de la Riva numero 5, indirizzo significativo per la storia del Maestro che rappresenta un vero e proprio “Ritorno al futuro”. Un luogo di studio, di apprendimento e di sperimentazione dove formare i cuochi e divulgare i principi di una sana alimentazione, dove la cucina e l’arte, in tutte le sue manifestazioni, dalla musica alla scultura, alla pittura, all’architettura, al teatro …potranno contribuire alla definizione del buono e del bello, coinvolgendo sia gli adulti sia i bambini.
Il Festival della Cucina Italiana.
Giunto alla 14ª edizione è uno degli appuntamenti enogastronomici più rilevanti che raccoglie il meglio del cibo e del vino, patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dalla Regione Emilia-Romagna. Dopo avere fatto tappa in giro per l’Italia (Isola d’Elba, Pergola, Piobbico, San Benedetto del Tronto, San Patrignano) e all’estero (Londra), per il secondo anno consecutivo si svolgerà a Rimini nel Parco Terme della Galvanina, trasformato in ‘parco tematico’ dell’enogastronomia.
Info Festival della Cucina Italiana:
www.festivaldellacucinaitaliana.it
Venerdì 5 settembre ore 16,00-24,00;
Sabato 6 settembre ore 10,30-24,00;
Domenica 7 settembre ore 10,30-22,00.
Ingresso gratuito
facebook: www.facebook.com/festivaldellacucinaitaliana