GRAPPA TRENTINA: NASCE IL RICONOSCIM​ENTO PER I DECANI DEL SETTORE

grappaPer aver saputo trarre dalla vinaccia un’ottima grappa e dal suo lavoro un elisir di lunga vita”. Con questo epiteto è Ginetto Tranquillini, classe 1924, il primo nome a riempire gli annali della Grappa del Trentino, grazie all’iniziativa promossa per la prima volta nel 2014 dall’Istituto di Tutela Grappa del Trentino che prende il nome “Il Più”, premio che intende ogni anno puntare i riflettori su un personaggio che ha contribuito negli anni a scrivere la storia di questo prodotto invidiato da tutto il mondo per la sua unicità.Per questo, il popolo della Grappa trentina si è dato appuntamento lunedì 18 agosto scorso, negli ampi spazi verdi attrezzati, che fanno corona alla distilleria Pisoni a Pergolese (Tn), per festeggiare “Il Più” anziano della compagine, Ginetto Tranquillini, di Arco giunto alla soglia dei novant’anni. Un traguardo al quale Ginetto si avvicina ancora in perfetta salute e con una lucidità di mente da far invidia ad un quarantenne. Nel suo racconto, proposto ieri nel corso dei festeggiamenti, mai un vuoto di memoria mai una pausa per ricordare.
 
Il premiato. Nato a Mori il 16 novembre del ’24 Ginetto Tranquillini ha attraversato, assieme ai suoi 11 fratelli, la prima guerra mondiale conoscendo da vicino le difficoltà che una simile catatrofe ha causato anche ai Trentini che allora erano ancora sudditi austriaci. Dopo alcuni anni di apprendistato in casa di distillatori già affermati il Tranquillini, nel 1948 acquista prima una piccola distilleria ad Ala e successivamente quella che diventerà la sua distilleria a Mori. Con la infaticabile collaborazione della moglie Giovanna il Tranquillini da vita ad una serie di grappe di grande qualità fra le quali  memorabile quella di moscato. La costruzione del collegamento di Mori con l’autostrada lo costringe ad abbandonare la  sua distilleria e a realizzarne una per lui e per suo figlio Amedeo vicino ad Arco, in località Noreda,  in un casolare del 700 incastonato fra olivi e vigneti.
 
A  Tranquillini e alla sua famiglia ha portato il saluto il Presidente dell’Istituto tutela Grappa del Trentino, Beppe Bertagnolli al quale ha fatto eco un altro decano dei distillatori trentini Arrigo Pisoni. Bertagnolli ha sottolineato l’importanza di questi incontri che oltre ad affrontare temi piacevoli, lasciano spazio a valutazioni che attengono in maniera precisa al settore. L’incontro si é concluso con un buffet a base di un’eccellete carne salada proposta dalla macelleria di Massimo Cis di Bezzecca.
 
L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino  è nato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 29 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 10 mila ettanidri di grappa (circa il 10% del totale nazionale) vale a dire circa 4 milioni di bottiglie equivalenti (da 70 centilitri) distillando 15 mila tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve aromatiche (40% del totale), quella destinata all’invecchiamento (circa il 35%) e quella da vinacce miste (circa il 25% della produzione). Il fatturato medio annuo che la grappa genera in Trentino è calcolato intorno ai 15milioni di euro per l’imbottigliato e 2 milioni di euro per quanto riguarda la materia prima.