Milano, Villa Clerici Galleria dArte Sacra dei Contemporanei 11 giugno – 23 ottobre 2010 Inaugurazione giovedì 10 giugno ore 18 Trentacinque anni dopo il suo esordio, Pino Pedano fa il punto del suo percorso artistico con una grande mostra nelle prestigiose sale di Villa Clerici. Le opere dello scultore che meglio di chiunque altro ha saputo cogliere la vitalità del legno, la sua storia e la sua memoria rendendolo materia dopera darte, dialogano con gli ambienti settecenteschi e le opere della Galleria dArte Sacra dei Contemporanei.
Dopo lanteprima in occasione della Giornata di Primavera del Fai, a cui hanno partecipato oltre tremila persone, dall11 giugno apre al pubblico negli ambienti del piano nobile della settecentesca villa di Niguarda la retrospettiva di Pino Pedano Orizzonte. Quarantacinque opere, di cui dieci realizzate per loccasione, ricostruiscono il percorso creativo dal 1975 a oggi dell artista del legno interiore, come lha definito Tommaso Trini. Presenti nella mostra, curata da Giovanni Gazzaneo, le ormai classiche sfere, i totem, le madri. Ma anche limponente Porta del Paradiso, realizzata da Pedano per la personale del 2008 alla Chiesa Rossa in dialogo con i neon di Dan Flavin. Tra gli inediti i totem Passio, Trinitas e il dittico in pioppo Orizzonte, che dà il nome alla mostra.
In bilico tra alta ebanisteria e scultura, arte e raffinatissimo artigianato, Pedano lavora il legno a partire dal suo interno, sezionato e ricomposto alla ricerca di unarmonia perfetta di forme, ritmi, colori. Una scultura ecologica: per le sue opere non è mai stato abbattuto un albero ma utilizzati solo materiali di recupero. Una scultura interiore: porta in superficie lanima del legno, perché racconta lartista la sua vita non muore nonostante tagli, manipolazioni, trattamenti industriali.
Pino Pedano scrive il teologo Pierangelo Sequeri nel testo in catalogo, che contiene scritti tra gli altri di Antonia Arslan, Pierluigi Lia, Gabriel Mandel, Inge Feltrinelli si rivolge con gratitudine e rispetto al racconto del legno. Più che scolpirlo, se ne lascia colpire. Lo asseconda, con animo vergine (ma non ignaro: luomo conosce il doloroso passaggio dalla tragica imminenza del congedo alla grazia inattesa di una vita nuova). Pedano ha la pazienza del vero ascoltatore, la tenacia senza tempo del contemplativo autentico. È così che si merita le rivelazioni dellanima del legno, che incantano anche noi. Entriamo così, anche noi, nel giardino segreto, in cui lalbero-legno offre i suggestivi incanti della sua seconda vita. Lingrandimento dei dettagli mostra qui un continuum variegato, che si rinnova incessantemente e sconfina letteralmente allinfinito. Non è scultura in legno, questa. Qui è proprio il legno che scolpisce te, semplicemente rivelandosi. La mostra, patrocinata dalla Regione Lombardia, è promossa da Crocevia Fondazione Alfredo e Teresita Paglione e realizzata in collaborazione con Luoghi dellInfinito, mensile di arte e cultura di Avvenire.