Anastasia Mancini è la nuova presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana

È la giovane produttrice aretina Anastasia Mancini la nuova presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana. Succede a Violante Gardini Cinelli Colombini (Az. Agr. Donatella Cinelli Colombini) da qualche mese alla presidenza del Movimento Turismo del Vino nazionale. La nomina è arrivata il 9 dicembre in occasione dell’ultima riunione del Consiglio direttivo. Nata nel 1981ad Arezzo dove vive e lavora nell’azienda di famiglia, Buccia Nera. Ha studiato legge all’Università di Bologna, due figli avuti con il compagno, l’enologo Sandro Nalli. La sua Azienda è entrata a far parte del Movimento da diversi anni con l’obiettivo di aiutare le cantine a valorizzare il proprio territorio, a far conoscere la propria realtà anche fuori dai confini regionali attraverso molteplici strumenti che spaziano dalla promozione alla formazione. Il Movimento, per Anastasia Mancini, accompagna anche nuove cantine in un percorso di crescita e può essere un punto di riferimento.

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Ecco Bꝏrder, il vino che celebra i 25 anni “oltre frontiera” di Tenuta il Plino

Preannunciato lo scorso giugno, in occasione della cena celebrativa dei venticinque anni di Tenuta il Plino, è ora pronto a debuttare Bꝏrder, il nuovo vino destinato a diventare una “bottiglia-icona” della cantina cesenate. Nel nome scelto, che in inglese significa “confine, frontiera”, è racchiuso infatti il cuore della filosofia produttiva di Tenuta il Plino, che da un quarto di secolo sperimenta le illimitate possibilità della natura per dar vita a vini capaci di emozionare a ogni sorso. Il desiderio di andare oltre le strade già battute è richiamato in etichetta anche dal simbolo “ꝏ”, astrazione matematica del concetto di infinito, utilizzato al posto della lettera “o” nel nome del vino.

La nostra passione per il buon vino è sempre andata di pari passo con l’amore per la natura e il desiderio di cercare le migliori possibilità che essa ci dona ogni giorno” spiegano Antonella e Alessandro Ramilli, dal 1999 titolari dell’azienda vitivinicola biologica situata sui colli di San Carlo e vocata a piccole produzioni di elevata qualità. “Invece di rincorrere le mode del momento o i principali trend di consumo, preferiamo comprendere le nostre vigne e la loro evoluzione nel tempo, cercando di intuire come possono sorprenderci vendemmia dopo vendemmia”.

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In Alta Maremma nasce un Cabernet Franc sorprendente: è Ampeleia, capace di incarnare il territorio come mai prima d’ora

Il Cabernet Franc Ampeleia, che porta il nome dell’azienda, è un vino in purezza che rappresenta un’intuizione vincente. Questo vitigno incarna l’essenza della nota cantina toscana ed è un interprete fedele della realtà pedologica e del territorio, senza mai perdere la propria identità. Con l’annata 2021 Ampeleia esprime la sua mineralità, intrecciandosi con piccoli frutti di bosco, note balsamiche e speziate. Un vino profondo, con tannini setosi e un colore intenso. 
UN TERROIR DI ANTICHI MINATORI E ALTO BOSCO
Ampeleia proviene da vigne selezionate, coltivate in un anfiteatro naturale circondato da boschi di lecci, querce e castagni, e rivolto verso il mare. Le piante crescono a 500 metri di altitudine in un microclima che si distingue per la sua natura più continentale: qui l’escursione termica e i venti conferiscono straordinaria freschezza e mineralità. Il risultato? Un vino nobile, frutto di una profonda conoscenza dei vigneti, ottenuto con il 10% di grappolo intero e 18 mesi di affinamento in cemento, seguiti da un anno in bottiglia. Un lavoro che si rispecchia nei riconoscimenti da parte di critici nazionali e internazionali, tra cui il punteggio di 95 assegnato da James Suckling per l’annata 2021, di cui sono state prodotte solo 10.000 bottiglie. Continua a leggere “In Alta Maremma nasce un Cabernet Franc sorprendente: è Ampeleia, capace di incarnare il territorio come mai prima d’ora”

Innovazione come unica risposta alle sfide dei produttori di Arancia Rossa di Sicilia IGP. Il progetto NOVARANCIA del CREA

Gerardo Diana (presidente Consorzio): «Cambiamenti climatici e “malattie” sono le più importanti, ma ci sono anche quelle sull’origine del prodotto e altre sfide che ci attendono».

Si è svolto martedì 3 dicembre 2024 presso la Sala Convegni del CREA di Acireale il convegno promosso nell’ambito del Progetto Novarancia, misura 16.1, su Tecnologie Innovative e Agrumicoltura Sostenibile. Forte la partecipazione degli addetti ai lavori, produttori, docenti universitari e ricercatori. Il convegno è stato coordinato dal giornalista Salvo Falcone, che ha ricordato i partner del Progetto a partire dal CREA, il Parco Scientifico e Tecnologico, Piante Faro, AgroBioteh, il Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, il Consorzio Euroagrumi e le aziende agricole Oliveri Lucio, capofila del progetto, Di Lella Carmine, Giovanni Crispi e Eredi Motta.

Dopo i saluti di rito si sono susseguiti gli interventi di Cinzia Oliveri, responsabile del progetto, che ha ripercorso le tappe del Progetto NovArancia illustrando i risultati raggiunti in campo e gli obiettivi tutt’ora in corso, sottolineando l’importanza della innovazione che il progetto sta perseguendo e che rappresenta la risposta efficace per le sfide che i produttori di arancia rossa devono ogni giorno affrontare.

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La Piadina Romagnola Igp piace sempre di più: 62 milioni di euro +6,2%

La Piadina Romagnola Igp piace sempre di più. Lo attesta il Rapporto Ismea-Qualivita 2024 sulla Dop Economy presentato nei giorni scorsi a Roma alla presenza del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida. Secondo i dati riferiti all’anno 2023 la Piadina Romagnola Igp per la prima volta in valore oltrepassa la soglia dei 60 milioni di euro, toccando per la precisione quota 62 milioni, per una crescita del +6,2% sull’anno precedente. Si tratta di una crescita costante che nell’ultimo triennio ha visto incrementare la Piadina certificata del +17%, passando dai 53 milioni del 2021 ai 62 milioni del 2023.

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Per la prima volta a Ravenna il Corso di Sommelier della birra

Ogni italiano ne consuma 25 litri a testa, in una passione di Paese che coinvolge 30 milioni di persone. È l’amore per la birra, la “bionda” per eccellenza, alla quale l’Associazione Italiana sommelier della Romagna (Ais Romagna) dedica un corso di primo livello per la prima volta a Ravenna. Viene ospitato nel Darsenale e martedì 7 gennaio sarà presentato agli interessati, mentre il corso vero e proprio prende il via giovedì 16 gennaio.

Condotto da sommelier Ais professionisti, il corso di primo livello pone l’attenzione sui rudimenti della degustazione con accenni sull’abbinamento col cibo, le tecniche di produzione e le materie prime, gli stili più noti, le leggi e la storia della birra. Più nel dettaglio il percorso formativo include le materie prime e la produzione, la degustazione della birra con relativa scheda di valutazione, e i diversi stili da tutto il mondo: Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Repubblica Ceca, Belgio e ovviamente Italia.

Ogni lezione prevede la degustazione di quattro birre. Il livello comprende anche una visita a un birrificio e, a conclusione del corso, un quiz di valutazione e la degustazione di una delle birre oggetto delle lezioni.

Info: Tel. 0547 415249 | info@aisromagna.it

COLOMBA BIANCA, LA COOPERATIVA RESILIENTE DEI VINI DI SUCCESSO CHE GARANTISCE SOLIDE REMUNERAZIONI AI SOCI

La viticoltura è una coltivazione perenne, e in Sicilia è spesso contraddistinta da una storia multigenerazionale: la realtà produttiva di Colomba Bianca lo sa bene, e lo sanno bene i suoi 2480 soci, che si sono riuniti domenica 1 dicembre a Salemi in Assemblea per affrontare i temi chiave del futuro della cooperativa.

Colomba Bianca è radicata nello scenario trapanese e si affaccia al 2025 con una performance solida, dimostrando di essere stata capace di reagire alle disastrose crisi climatiche rispettando gli impegni remunerativi nei confronti dei soci – con anticipo 2024 e saldo 2023 – rispondendo positivamente alle aspettative sia in termini di quantità sia per tempismo. I vigneron siciliani sono contemporaneamente motivati e tutelati perché stanno alla base della filiera e di un percorso lungimirante, fatto di obiettivi raggiunti e prospettive concrete.

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LT Wine & Food Advisory sostiene i giovani talenti e le startup della wine economy aderendo al progetto Empirìa

LT Wine & Food Advisory sostiene i giovani talenti e le startup della wine economy aderendo a Empirìa – Romagna Marche Crea Impresa. Progetto di supporto e crescita rivolto ai giovani imprenditori, Empirìa nasce all’interno del Comitato Territoriale Romagna e Marche, l’organismo voluto e promosso da Crédit Agricole Italia, in collaborazione con Wylab e Le Village by CA Triveneto.

Ideato quale strumento in sostegno degli aspiranti imprenditori, Empirìa si rivolge a progetti che operano in settori strategici del territorio, tra i quali l’innovazione e la ricerca nell’agribusiness. E proprio in virtù della decennale esperienza nella wine industry, LT Wine & Food Advisory ha deciso di mettere a disposizione le sue skill del comparto vitivinicolo in sostegno delle startup giovanili valutando la fattibilità e il potenziale di mercato delle loro idee innovative.

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SINAGRA INAUGURATA LA MOSTRA “GLI AGRUMI NELL’ARTE” E LA MOSTRA DEI “PRESEPI ARTISTICI – IV EDIZIONE”

Giorno 15 dicembre, alle 16.30, a Palazzo Salleo, sono state inaugurate la mostra “Gli agrumi nell’arte” e la mostra dei “Presepi artistici”, due esposizioni che hanno attirato un gran numero di partecipanti.
Organizzate dalla Pro Loco di Sinagra in sinergia con il Comune, la Parrocchia San Michele Arcangelo e l’associazione Vincenzo Bellini. La prima, riguarda opere artistiche realizzati da professionisti dell’arte, ma
anche da studenti e appassionati, che hanno voluto rappresentare i frutti tipici del nostro territorio. La
seconda, è la mostra giunta alla quarta edizione che, ormai da anni, richiama tanti artisti e ammiratori.
Ogni anno, su invito della Pro Loco, sono in molti, sia adulti che bambini, singoli artigiani, artisti, ma anche associazioni e scuole, a mettersi in gioco per adornare il nostro bellissimo palazzo, location unica e fiore all’occhiello del paese, con i loro lavori. I presepi realizzati, comprendono tante tipologie, dal cartellone, al quadro, al plastico tradizionale e fino ad arrivare a vere e proprie vetrine.

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21/12 FERZAN OZPETEK A REGGO EMILIA, MODENA E BOLOGNA

Intensa giornata emiliana per Ferzan Ozpetek che sabato 21 dicembre presenterà il suo ultimo film DIAMANTI in quattro sale, a partire dalle ore 18.00 al cinema Alcorso di Reggio Emilia, per poi spostarsi alle 19.45 al cinema Victoria di Modena, quindi due saluti a Bologna, rispettivamente al cinema Fossolo in apertura alle ore 21.15 e al cinema Chaplin al termine della proiezione delle ore 21.15.

In sala dal 19 dicembre DIAMANTI, distribuito da Vision Distribution, è un grande omaggio alle donne con un cast maestoso: Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, e in ordine alfabetico Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Vinicio Marchioni, Paola Minaccioni, Edoardo Purgatori, Carmine Recano, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic. E con Lorenzo Franzin, Antonio Iorio, Antonio Adil Morelli, Valerio Morigi, Dario Samac, Edoardo Stefanelli, Erik Tonelli.

Nel film vediamo un regista che convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato.

Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare, finché il suo immaginario non le catapulta in un’epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume.

Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile.